Cerca

Attualità

Dove il cielo è il soffitto e gli alberi fanno da pareti: a Pavone nasce l’aula all’aperto

Una scuola che respira, ascolta e accoglie: il 16 aprile si inaugura lo spazio per una didattica più libera, creativa e inclusiva. Nel giardino della scuola media, un’aula sotto le nuvole per imparare a guardare il mondo con occhi nuovi. Durante la cerimonia, anche la proclamazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi: la voce degli studenti entra nella vita pubblica

Dove il cielo è il soffitto e gli alberi fanno da pareti: a Pavone nasce l’aula all’aperto

Scuola all'aperto

Non è solo un tetto mancante o quattro panchine di legno: un’aula all’aperto è una piccola rivoluzione silenziosa, un modo diverso di pensare la scuola. È la voglia di liberare la conoscenza dai muri, di respirare insieme alle parole e ai numeri, di ascoltare il fruscio delle foglie mentre si legge una poesia, o osservare le nuvole mentre si parla di geografia. È l’idea che imparare non debba essere sempre e solo stare seduti su una sedia, guardando una lavagna.

Mercoledì 16 aprile alle ore 11, anche Pavone Canavese inaugurerà la sua Aula all’Aperto, all’interno del giardino della Scuola Secondaria di Primo Grado di Via Vignale. Uno spazio costruito per offrire agli studenti un ambiente più stimolante, sostenibile e inclusivo, dove la lezione diventa incontro, scambio, esplorazione.

Il progetto è il frutto di un lavoro condiviso tra il Comune di Pavone Canavese e l’Istituto Comprensivo Pavone, reso possibile grazie al bando nazionale “Educare in Comune” promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Un fondo pensato per contrastare la povertà educativa e moltiplicare le occasioni di crescita per bambini e ragazzi, anche fuori dalle aule tradizionali.

Ma cos’è, davvero, un’aula all’aperto?

È uno spazio didattico che sfrutta la bellezza e la varietà dell’ambiente naturale per rendere l’apprendimento più dinamico. Non è solo un’idea moderna: già Maria Montessori, cento anni fa, parlava di “educazione cosmica” e dell’importanza del contatto diretto con la natura. E oggi, dalla Svezia alla Toscana, dalla Finlandia alle valli alpine, le scuole che sperimentano la didattica all’aperto sono sempre di più. Non solo per motivi sanitari (come è accaduto durante il Covid), ma perché funziona: migliora la concentrazione, riduce lo stress, accende la creatività. E insegna, anche senza libri, a rispettare il mondo.

scuola all'aperto

A Pavone, l’aula sarà uno spazio aperto per lezioni, letture, laboratori, attività collettive, con la possibilità di adattarsi a ogni stagione e a ogni esigenza didattica. Una scuola che respira, letteralmente.

Durante la cerimonia del 16 aprile, ci sarà anche un altro momento importante: la proclamazione ufficiale del Consiglio Comunale dei Ragazzi. La giovane sindaca e i dieci consiglieri eletti lo scorso 7 aprile inizieranno il loro mandato biennale. Un’esperienza di partecipazione civica concreta, che insegna ai più giovani il valore del dialogo, della responsabilità e della democrazia vissuta, non solo studiata sui libri.

Insomma, a Pavone non nasce solo un’aula all’aperto. Nasce un’idea di scuola che esce dalle porte, che guarda il mondo e si lascia guardare. Una scuola che accoglie e include. Una scuola che ascolta.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori