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08 Aprile 2025 - 09:57
I ragazzi del D'Oria
C’è un momento, nello sport, in cui tutto si allinea: il talento, la fatica, il gioco di squadra, la voglia di vincere. È quello che è accaduto il 25 febbraio scorso nella palestra dell’Istituto D’Oria, trasformata per un giorno in un’arena infuocata, vibrante di passione e adrenalina. Sei scuole, una sola certezza: a dominare il torneo di basket 3vs3 dei Campionati Studenteschi, organizzato dal M.I.U.R., sono stati loro. I ragazzi del D’Oria. I nostri.
Una squadra che ha il cuore prima ancora delle mani, il sacrificio prima dei riflettori. Lorenzo Zimbardo, Nicolò Maccario, Matteo Samela e William Semrouni: quattro nomi che da oggi risuonano nei corridoi della scuola con la forza delle imprese che non si dimenticano. A guidarli, l’inesauribile energia del professor Riccardo Procacci, anima e architetto di un gruppo cresciuto settimana dopo settimana, negli allenamenti della succursale di via Battitore, tra rimbalzi sudati e strategie disegnate sulla lavagna e nel cuore.
Il risultato? Un cammino netto. Pulito. Perfetto. Tutte le partite vinte. Ogni sfida trasformata in un'occasione per brillare, senza mai perdere il sorriso e il rispetto per gli avversari. Una cavalcata trionfale che ha consegnato al D’Oria il primo posto nel girone e l’accesso alle fasi finali del 7 aprile.
E lì, nel momento in cui il sogno sembrava a un passo, è arrivata una battuta d’arresto. Pochi punti di scarto, abbastanza per dire addio alla corsa al titolo, ma non abbastanza per cancellare la grandezza di questo viaggio. Perché ci sono sconfitte che insegnano più di mille vittorie, e questa – amara quanto onorevole – ha il sapore di una promessa: torneremo. Più forti di prima.
Ma il torneo non è stato solo canestri e cronometri. È stato anche un capolavoro corale, in cui ogni tassello ha fatto la sua parte. Gli arbitri-studenti, impeccabili e coraggiosi: Davide Gorgerino, Alberto Crosa, Luigi L’Imperio, Endri Sheshi, Gabriel Lo Cascio. E le ragazze della segreteria sportiva, instancabili e precise nel gestire referti e punteggi: Noemi Mendrano, Vanessa Beqiraj, Beatrice Pozzo, Nicole Argentero. Senza di loro, niente sarebbe stato possibile.
Quella del D’Oria è una storia di sport, sì. Ma è anche una storia di scuola, di amicizia, di ragazzi che credono in se stessi e si prendono il diritto di sognare. È una storia che va raccontata.
E allora, alziamoci in piedi. Applaudiamo. E diciamolo a gran voce, come fosse un grido d’appartenenza: Forza D’Oria! Sempre. Ovunque. Di più.
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