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02 Aprile 2025 - 19:13
Una valigia per la Luna: lo Spazio conquista le scuole del Torinese
Lo Spazio non è più solo sopra le nostre teste. Entra tra i banchi di scuola, conquista la curiosità dei più piccoli e orienta i grandi verso nuove possibilità di studio e di lavoro. Con un progetto capillare che coinvolge 26 scuole primarie e secondarie superiori del Torinese, prende il via il percorso educativo del Space Festival in vista della sua quarta edizione, in programma a Torino dal 22 al 25 maggio 2025.
Un’invasione pacifica, stellare e ad alto tasso di stupore, promossa da Marco Berry, ideatore e direttore artistico del Festival, in collaborazione con Antonio Lo Campo, giornalista aerospaziale, e con il supporto della Regione Piemonte, Città di Torino, Ufficio scolastico regionale, Thales Alenia Space, Altec e TÜV Italia.
Il progetto, articolato in due percorsi distinti per età, porta nelle aule di 24 istituti primari e diversi licei e scuole tecniche la magia dell’Universo e le concrete opportunità offerte da un settore in rapida espansione come quello della Space Economy, in cui il Piemonte riveste ormai un ruolo centrale.
Una lezione spaziale – così si chiama l’attività dedicata alle scuole primarie – ha già preso il via con incontri emozionanti: martedì 8 aprile, ad esempio, Marco Berry ha incontrato i bambini della scuola primaria Audo Gianotti di Barbania (I.C. Corio), mentre Antonio Lo Campo ha fatto tappa all’I.C. San Mauro e all’I.C. Gassino per accendere nei piccoli della 3°, 4A e 4B la scintilla della curiosità cosmica.
Durante questi incontri, tra immagini, aneddoti e racconti, i bambini ricevono una Valigia per la Luna, con cui vengono invitati a giocare immaginando cosa porterebbero con sé su un’astronave. Alla classe più creativa spetterà un premio fuori dall’orbita: una visita agli stabilimenti di Thales Alenia Space di Torino e un incontro dal vivo con un astronauta durante il Festival. Tutti riceveranno una mappa concettuale tridimensionale dell’esplorazione spaziale, mentre le "valigie" verranno esposte nei giorni della manifestazione.
Per i ragazzi delle scuole superiori c’è invece Space P(iemonte): un vero e proprio viaggio tra scienza, tecnologia e orientamento professionale. Gli studenti esploreranno una mostra di oggetti di uso quotidiano – dal trapano senza fili al mouse ergonomico – nati per lo Spazio e poi tornati sulla Terra. Capiranno così come l’innovazione spaziale abbia già cambiato, spesso senza saperlo, le nostre vite.
Il racconto si arricchisce poi con interventi d’eccezione: Marco Berry riporta in vita l’epopea spaziale dallo Sputnikallo Shuttle, Antonio Lo Campo illustra il peso dell’industria piemontese nelle missioni spaziali, con focus su Stazione Spaziale Internazionale e missione Artemis. A completare il percorso, anche le testimonianze di aziende del settore e di esperti del Politecnico e dell’Università di Torino, fino alla straordinaria partecipazione dell’astronauta Maurizio Cheli, che condividerà la sua esperienza a bordo dello Space Shuttle Columbia.
«Quest’anno per la prima volta Space Festival si affaccia al dialogo diretto con gli studenti dei primi due cicli scolastici», spiega Marco Berry. «L’esplorazione spaziale ha ripreso a correre, e i ragazzi di oggi potranno viverla da protagonisti. È importante accendere in loro la curiosità, offrire strumenti e stimolare sogni».
Gli fa eco Andrea Tronzano, assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte: «Il Piemonte è già un riferimento internazionale nel settore aerospaziale. Con “Una lezione spaziale” portiamo questa eccellenza direttamente nelle scuole, per preparare le nuove generazioni alle sfide del futuro».
E proprio sulla necessità di dare ai giovani l’accesso a una conoscenza ampia e senza confini insiste anche Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino: «Lo spazio non è irraggiungibile: con iniziative come questa possiamo far volare alto i sogni delle nuove generazioni».
Nel frattempo, mentre il conto alla rovescia verso il Space Festival 2025 è già iniziato, a centinaia di bambini e ragazzi del Torinese viene consegnata la loro prima “valigia spaziale”. E chissà, tra quei disegni colorati e quelle idee strampalate, non si nasconda già l’embrione del prossimo astronauta italiano.
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