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Cultura
28 Marzo 2025 - 01:30
Gianmattia Gandino
La musica è molto più che intrattenimento. È linguaggio universale, ponte tra generazioni, veicolo di emozioni e riflessioni. In un’epoca segnata dalla frenesia e dalla superficialità, si conferma come presidio di bellezza e profondità, capace di unire comunità, raccontare storie e risvegliare coscienze. Dai grandi concerti ai momenti di intimità collettiva, la musica continua a intrecciare fili di cultura e passione, arricchendo il nostro vivere quotidiano.
In questo scenario, l’Associazione Organistica del Canavese ETS si distingue come esempio virtuoso di dedizione e lungimiranza. Fondata nel 2019 e formalizzata nel 2022 da un gruppo di giovani musicisti e appassionati eporediesi, l’AODC si è posta l’obiettivo ambizioso – e necessario – di valorizzare l’arte organaria del territorio canavesano e piemontese, riportando al centro dell’attenzione strumenti storici, tradizioni musicali e nuove energie creative.
Una missione oggi rafforzata dall’arrivo alla direzione artistica di Gianmattia Gandino, classe 1994, calusiese doc, musicista poliedrico, percussionista, timpanista, pianista, organista, compositore, direttore d’orchestra e insegnante. A trent’anni, Gandino porta con sé un bagaglio di esperienze che spaziano dalla didattica alla scena sinfonica internazionale.
"Nel corso della mia carriera da timpanista e percussionista ho suonato con alcune delle principali orchestre sinfoniche italiane – da Torino a Milano, da Firenze a Parma – ma anche all’estero, da Parigi ad Amman fino a San Pietroburgo", racconta con orgoglio.
Diplomato in ambito scientifico al “Martinetti” di Caluso e laureato in Strumenti a percussione e Direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, è dal 2019 alla guida della Banda Musicale del Comune di Caluso. Una carriera in costante crescita che oggi si arricchisce di una nuova responsabilità: la direzione artistica dell’AODC, assunta al termine della riunione annuale dei soci, svoltasi nel marzo 2024.
“È un incarico che vivo come un ritorno alle origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Ho conosciuto l’Associazione come semplice socio fin dal 2022, e ho sempre ammirato la forza e la passione con cui si è mossa per valorizzare il patrimonio organistico canavesano”, spiega Gandino. “Accettare questo ruolo è stato naturale. Mi permette di unire due amori: quello per l’organo e quello per la mia terra.”
Nel suo nuovo incarico, Gandino coordinerà la stagione concertistica, scegliendo i programmi, gli artisti e le sedi degli eventi. Un impegno che affianca al lavoro quotidiano da docente e musicista. “Nei difficili anni della pandemia, ho avuto il tempo di riscoprire il Canavese, la sua storia e le sue leggende. Ora voglio restituire qualcosa, contribuendo a far brillare questo patrimonio anche al di fuori dei suoi confini.”
Il logo dell'Associazione
La visita con le scuole
L'Associazione sceglie con cura il percorso e collabora con ogni scuola di ordine e grado al fine di educare più persone possibili alla cultura musicale del nostro territorio
Il gruppo al completo dell'Associazione Organistica del Canavese
L’AODC si muove proprio in questa direzione. Il Canavese, infatti, è una terra ricca di organi storici di pregio, testimoni di una grande tradizione musicale. L’associazione lavora per catalogare, valorizzare, promuovere e rendere accessibili questi strumenti attraverso concerti, conferenze, visite guidate, progetti scolastici, laboratori e contenuti multimediali.
I concerti restano il cuore pulsante dell’attività: esibizioni che coinvolgono solisti, ensemble, cori, artisti affermati e giovani talenti, con l’obiettivo di spaziare tra luoghi, repertori e strumenti. A questi si affiancano momenti di approfondimento musicologico, tecnico e storico, capaci di coinvolgere anche chi si avvicina per la prima volta all’universo dell’organo.
Centrale è anche l’uso dei social media per raggiungere le nuove generazioni e raccontare, in forma accessibile e coinvolgente, un mondo troppo spesso relegato ai margini della contemporaneità.
Con sede a Ivrea, l’associazione punta a mantenere viva e dinamica la tradizione musicale locale, promuovendola anche oltre i confini regionali e stimolando la partecipazione di chi, in questa terra, vive e cresce.
“In tutta la frenesia dei nostri giorni, qualcuno deve pur saper tenere il ritmo naturale delle cose. L’organo ha questo potere, e il Canavese ha tutto per farlo risuonare ancora”, afferma Gandino con passione.
Chi desidera sostenere l’Associazione Organistica del Canavese – giovane, ambiziosa e aperta a nuove energie – può diventare socio o contribuire con una donazione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.aodc.it o scrivendo all’indirizzo mail aodc@aodc.it.
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