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San Benigno Canavese celebra il FAI: un weekend di cultura e storia

Grande successo per le Giornate FAI di Primavera, con 900 visitatori e iniziative che hanno valorizzato il patrimonio storico e culturale del paese

San Benigno Canavese celebra il FAI: un weekend di cultura e storia

Le Giornate FAI di Primavera, un evento che ogni anno attira milioni di visitatori, quest’anno hanno avuto un significato ancora più speciale. La ricorrenza dei cinquant’anni dalla nascita del FAI, la Fondazione che da sempre promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale italiano, ha reso quest'edizione un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cultura e di storia del nostro paese.

Un anniversario che non solo celebra il percorso straordinario della Fondazione, ma ribadisce anche l’importanza di un impegno continuo a fianco delle istituzioni e dei cittadini per la salvaguardia del nostro patrimonio.

Fondata nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con la collaborazione di Alberto Predieri e Franco Russoli, la Fondazione si è imposta come punto di riferimento per la cultura e la tutela dei luoghi più preziosi d’Italia.

L’obiettivo delle Giornate FAI di Primavera è sempre stato quello di sensibilizzare la collettività alla conoscenza e alla protezione dei beni culturali, un impegno che, in oltre 32 edizioni, ha visto la partecipazione di oltre 13 milioni di visitatori e l’apertura di più di 16.000 luoghi in oltre 7.000 città. Ogni anno, grazie a una rete capillare di volontari e collaboratori, il FAI offre l’opportunità di scoprire luoghi straordinari e spesso poco conosciuti, ma ricchi di storia e bellezza.

Anche quest’anno, l’iniziativa ha avuto un grande successo, e a San Benigno Canavese, paese che ha visto un afflusso record di visitatori, il coinvolgimento della comunità è stato palpabile. L’evento si è svolto in un’atmosfera di festa, dove la cittadinanza ha avuto l’opportunità di vestire il proprio paese di storia e cultura. Un weekend di iniziative che ha visto la partecipazione attiva dei sanbenignesi, ma anche di tante persone arrivate da lontano per scoprire le bellezze nascoste di questo angolo del Canavese.

Giornate FAI a San Benigno Canavese 

Il sindaco di San Benigno, Alberto Graffino, ha voluto sottolineare il valore dell'iniziativa, evidenziando quanto sia stato importante per la comunità sentirsi orgogliosa di mostrare le proprie ricchezze storiche e culturali ai visitatori.

"Basterebbe un dato: quasi 900 ingressi in 2 giorni in Abbazia e Palazzo Cardinalizio", ha scritto il sindaco Alberto Graffino , celebrando il grande successo della manifestazione. A questi numeri si aggiunge anche l’affluenza alla mostra temporanea "C'era una volta San Benigno", che ha riscosso un successo straordinario, tanto che è stata prorogata fino al 29 marzo, vista la grande richiesta. Questo evento ha permesso di riscoprire il passato di San Benigno attraverso fotografie storiche che raccontano più di un secolo di storia del paese, curato da Battista Aghemo nel 2000.

Un’altra parte rilevante del programma è stata la conferenza di Giuse Scalva, che sabato pomeriggio ha tenuto un intervento sulla storia degli scavi di Fruttuaria, una delle aree archeologiche più significative della zona, che ha affascinato tutti gli appassionati di archeologia e storia locale.

Le scoperte di Fruttuaria, infatti, raccontano una parte importante della storia medievale del Canavese, e la conferenza è stata una testimonianza del continuo impegno di San Benigno nel far conoscere il proprio patrimonio.

Non è stata solo la bellezza storica e culturale a rendere speciale l’edizione delle Giornate FAI, ma anche il clima di collaborazione che ha coinvolto tutte le realtà locali. Il supporto delle associazioni come gli Amici di Fruttuaria e Rievocando, della Comunità Salesiana, della Parrocchia e degli esercizi commerciali che hanno partecipato all'iniziativa ha mostrato quanto possa essere forte e fruttuosa la sinergia tra pubblico e privato, tra cittadini e istituzioni. Insieme, hanno dimostrato come la valorizzazione del patrimonio culturale possa rappresentare un’opportunità non solo di crescita sociale ed educativa, ma anche di sviluppo economico per il territorio.

La bellezza dell'Abbazia di Fruttuaria 

Un aspetto che non è passato inosservato è stato l’entusiasmo dei visitatori, che hanno elogiato la bellezza di San Benigno, con un pensiero speciale per chi, purtroppo, non c'è più, come Giorgio Culasso, ex sindaco che tanto si era speso per la  promozione del paese. "Giorgio, saresti stato davvero contento", ha scritto commosso il sindaco Graffino, ricordando una figura amata dalla comunità e venuta a mancare da poco. 

Le Giornate FAI di Primavera, quest’anno più che mai, si sono confermate come un momento di crescita educativa e culturale, ma anche come una manifestazione che aiuta a rafforzare il senso di comunità e appartenenza. Sono un esempio tangibile di come la cultura possa essere una risorsa per il futuro e di come l’impegno civico possa essere trasformato in un’occasione di sviluppo e riscoperta del proprio patrimonio.

L’iniziativa di quest’anno a San Benigno Canavese, con le sue mostre, conferenze e aperture straordinarie, ha rappresentato il cuore pulsante di un movimento che ha come obiettivo non solo la tutela del patrimonio, ma anche la promozione di una cittadinanza attiva e consapevole.

"A volte sentire così tanti complimenti da chi viene da lontano aiuta a capire quanto siamo fortunati ad avere tanta bellezza a portata di mano", ha concluso soddisfatto Alberto Graffino.

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