AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
15 Marzo 2025 - 15:33
Un momento della protesta
Un centinaio di residenti si sono radunati questa mattina in piazza Livio Bianco, a Mirafiori Nord, per chiedere maggiore sicurezza e interventi concreti contro il degrado nel quartiere. La manifestazione, organizzata dal comitato cittadino, è partita con uno striscione eloquente: "Più sicurezza, meno degrado", a sottolineare il malcontento diffuso tra i residenti della zona.
Nel mirino dei manifestanti, la crescente presenza di baby gang, il fenomeno dei bivacchi notturni davanti ai distributori h24 e ai mini market – in particolare quello di via Sanremo – e l’aumento di accampamenti abusivi, come quello segnalato di fronte alla parrocchia del Redentore.
"La situazione è ormai fuori controllo", hanno denunciato alcuni partecipanti, evidenziando come il quartiere stia diventando sempre più insicuro, soprattutto nelle ore serali e notturne. "Non è più possibile passeggiare tranquillamente, i nostri figli non possono stare in strada senza il rischio di essere importunati" – hanno aggiunto i residenti, esasperati da quella che definiscono una "convivenza impossibile" con gruppi di giovani che stazionano in strada fino a tarda notte.
Dal comitato è arrivata anche una richiesta chiara all’amministrazione comunale: più presidi delle forze dell’ordine e un aumento delle telecamere di videosorveglianza. Secondo i residenti, la presenza costante di pattuglie potrebbe ridurre episodi di vandalismo e microcriminalità, mentre il monitoraggio video rappresenterebbe un deterrente contro il degrado.
Il corteo ha attraversato alcune delle strade più colpite dal fenomeno: via Carlo Del Prete, via Sanremo, corso Tazzoli, corso Siracusa, via Don Grazioli, via Pertinace e piazza Pitagora, un percorso simbolico per toccare i punti più critici del quartiere.
A commentare le proteste è stato Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2, che ha riconosciuto la necessità di interventi più incisivi sul territorio: "Si può e si deve fare di più per migliorare la vivibilità di questa zona di Mirafiori Nord. I cittadini hanno il diritto di manifestare e di portare avanti le loro istanze di sicurezza".
Rolandi ha poi ricordato che il 12 marzo la Circoscrizione ha firmato un Patto di collaborazione con alcune associazioni del territorio per il recupero di alcune aree degradate, tra cui il tratto che va da piazza Livio Bianco ai giardini della ex bocciofila. Il progetto prevede il rilancio di spazi pubblici come i locali del Lilluput e il giardino della ex bocciofila, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di aggregazione per il quartiere.
"Le prossime assegnazioni delle ex bocciofile Redentore e Carlo Del Prete vanno nella direzione di un miglioramento complessivo dell’area", ha concluso Rolandi, sottolineando che il degrado non si combatte solo con la repressione, ma anche con una riqualificazione urbana che restituisca spazi sicuri e fruibili alla comunità.
Nonostante le rassicurazioni della Circoscrizione, i residenti restano in allerta: "Abbiamo bisogno di risposte concrete, non solo di promesse" – hanno ribadito. La mobilitazione, assicurano dal comitato, non si fermerà fino a quando il quartiere non tornerà a essere un luogo sicuro per tutti.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.