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12 Marzo 2025 - 23:11
Scommesse sportive, i dati del mercato italiano
Il mercato italiano del betting continua a crescere, in linea con il trend che ha caratterizzato l’ultimo decennio; i dati di settore mostrano un costante aumento della raccolta complessiva e del relativo gettito erariale. Si tratta di un fenomeno dovuto a molteplici cause, dall’aumento degli eventi sportivi - soprattutto quelli calcistici, ma non solo - alla diversificazione dei canali autorizzati a raccogliere le scommesse.
Da tempo, infatti, si è sviluppato il betting online, alternativa digitale alle ricevitorie abilitate e alle agenzie fisiche; questa modalità è resa possibile da piattaforme specializzate, gestite da società concessionarie autorizzate ad operare sul mercato italiano solo a fronte di un’apposita concessione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I portali di betting come, chiamati anche bookmakers in gergo anglosassone, consentono di consultare non soltanto le quote scommesse partite di Serie A ma anche di molti altri eventi sportivi, nazionali e internazionali, tra cui gare di basket o tennis, ma anche pallavolo e Formula 1.
I dati sulle scommesse calcio
Il calcio è uno degli sport con maggior appeal dal punto di vista del betting, sebbene gli scommettitori italiani sembrino preferire gli eventi esteri e le gare internazionali a quelle di Serie A. Secondo i dati Agipro riportati dal portale CalcioandFinanza, infatti, gli utenti scommettono di meno sul campionato italiano rispetto a qualche anno fa. La percentuale di giocate piazzate sugli incontri di massima serie a gennaio 2024 rappresentavano il 13% del totale, in calo di oltre il 4% rispetto al 2021 e del 7% se si considera il dato del 2015.
Ciò nonostante, nel complesso la raccolta derivante dalle scommesse continua a crescere, come testimoniato anche dai dati pubblicati dalla FIGC all’interno del bilancio integrato 2023. In particolare, al termine della stagione 2022/23, la raccolta ha raggiunto quota 14,8 miliardi di euro, ovvero sette volte in più rispetto al 2006, con un gettito erariale superiore a 370 milioni di euro e un impatto sul PIL oltre 1,5 miliardi di euro. Significativo anche il dato legato alle gare della Nazionale: i dieci incontri disputati dagli azzurri, infatti, hanno prodotto una raccolta di 5,7 milioni di euro circa (e 200mila euro di gettito erariale), la rappresentativa nazionale maschile che ha attirato il volume di scommesse di gran lunga più ampio.
Canali fisici e digitali
Come già accennato, la diversificazione dei canali di gioco ha contribuito non poco a far crescere il mercato italiano. Nonostante l’espansione dell’online, le scommesse in agenzia restano un punto fermo; secondo le elaborazioni a cura della Agimeg, basate sui dati forniti dagli operatori, il 2024 è stato un anno di segno marcatamente positivo per il canale ‘fisico’. La spesa complessiva, infatti, è stata superiore a 950 milioni di euro, frutto di un aumento del 2,6% rispetto al dato registrato nel 2023. Anche la raccolta, di riflesso, è aumentata, passando dai 5,1 miliardi del 2023 ai 5,4 miliardi dello scorso anno.
Dello stesso tenore anche i dati riguardanti le scommesse online; nel 2024 la raccolta ha superato quota 14 miliardi, facendo segnare un incremento di quasi un terzo (+28,8%) sul dato del 2023 (11,1 miliardi di euro). Anche la spesa è cresciuta (+6,7% rispetto al 2023), arrivando a 1,6 miliardi di euro; i dati, quindi, dimostrano non solo lo stato di salute del settore, ma anche la spiccata propensione da parte degli utenti verso il canale di digitale, che rappresenta la fetta più grossa del mercato già da alcuni anni. Ciò vale non soltanto per il segmento betting ma per tutto il settore del gioco pubblico, nel quale l’online ha sopravanzato il retail fisico durante il periodo pandemico.
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