Cerca

Attualità

Torrazza Piemonte, vergogna ferroviaria: il sottopasso è un acquitrino, la stazione un rudere

Buche, ruggine, allagamenti e marciapiedi fatiscenti: il degrado della stazione di Torrazza Piemonte è sotto gli occhi di tutti, ma Trenitalia e l’amministrazione comunale restano a guardare

Torrazza Piemonte, vergogna ferroviaria: il sottopasso è un acquitrino, la stazione un rudere

La stazione di Torrazza Piemonte

In quanti ricordano che a Torrazza Piemonte esiste una stazione ferroviaria? Probabilmente solo chi ogni giorno è costretto a passarci davanti, assistendo impotente al suo inesorabile declino. Chiusa, inutilizzata e abbandonata a se stessa, l’infrastruttura è diventata il simbolo perfetto dell’incuria e dell’indifferenza di Trenitalia e RFI.

Ma non basta chiudere una stazione per cancellarla dalla realtà. Il sottopasso ferroviario, ancora utilizzabile e utilizzato, è infatti ridotto a uno schifo con pareti scrostate, ruggine e infiltrazioni d’acqua. Le caditoie sono intasate, l’acqua non defluisce e ad ogni pioggia si formano veri e propri acquitrini.

Sui marciapiedi della linea Torino-Milano, la situazione non migliora: crepe nell’asfalto, segnaletica sbiadita e sporcizia ovunque.

La verità è che se il degrado regna sovrano, è perché qualcuno ha deciso di far finta di niente.

Trenitalia e RFI, evidentemente, considerano la stazione di Torrazza Piemonte, così come tutte le altre, un fastidio.

Non così la dovrebbe pensare l’amministrazione comunale? Perché il sindaco Massimo Rozzino e la sua giunta non si fanno sentire con la stessa determinazione con cui si occupano di altre iniziative? Possibile che nessuno abbia il coraggio di chiedere a Trenitalia e RFI spiegazioni concrete e soprattutto un piano d’azione per il recupero della stazione?

marciapiedi

sottopasso ferroviario

Sottopasso ferroviario

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori