AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
10 Marzo 2025 - 10:55
Degrado a Settimo Torio. Nella foto la sindaca Elena Piastra. Sullo sfondo via G. Ferraris, ex Rimbalzopoli
Vetri rotti, un palo sradicato, panchine divelte e escrementi ovunque. No!, non è il bollettino di guerra di una zona di frontiera, ma la triste realtà in cui versa il giardinetto dedicato al Torino Calcio in via Silvio Pellico, proprio di fronte ad una scuola materna. Benvenuti a Settimo Torinese la città della sindaca Elena Piastra, quella che un giorno sì e l'altro pure racconta in radio, sui giornali e sui social di quanto sia bello vivere qui, quella di "quei pezzi di città" che tutto il mondo invidia, quella del festival dell'innovazione e della scienza, quella che si vanta di spendere in cultura più di 2 milioni di euro l'anno.
La segnalazione ci arriva da un cittadino, con tanto di foto dello stato di degrado. A guardarle c'è da mettersi le mani nei capelli, c'è da vergognarsi, c'è da rimanere increduli, c'è da mettersi a piangere, c'è da vergognarsi, ce n'è quanto basta per dire che il problema è l'inciviltà ma anche l'inerzia di chi dovrebbe governare ma non lo fa, affaccendato com'è ad andare in cerca di "like" tutto il giorno...
"Doveva essere un angolo di aggregazione e memoria sportiva..." ci dice i cittadino. “È uno schifo”, aggiunge.
E come dargli torto?
Ma il dettaglio più grottesco riguarda le solite, immancabili promesse mai mantenute da una compagine che alle ultime elezioni a raccolto il 75 per cento dei consensi.
Secondo quando ci dice questo cittadino, l'assessore Giancarlo Brino aveva garantito l’installazione di telecamere di sicurezza. Qualcuno le ha viste? Sono rimaste nei proclami pre-elettorali, salvo poi scomparire nel nulla, come troppe altre promesse.
E così, mentre il degrado avanza, i vandali si divertono indisturbati e i vigili urbani passano dritti senza nemmeno accorgersi di cosa stia accadendo.
Un atteggiamento che ormai sembra essere la norma: si preferisce chiudere un occhio (se non due) anziché intervenire per garantire un minimo di decoro e sicurezza.
Ironia della sorte, il giardino è dedicato al Torino Calcio, squadra che nella sua storia ha conosciuto gloria e tragedia.
Oggi quel piccolo spazio urbano è un triste monumento al disinteresse, all’inerzia amministrativa e alla mancanza di rispetto per i beni comuni.
Ci si chiede: quanto tempo dovrà ancora passare prima che qualcuno si decida a intervenire? Servirà un'altra tornata elettorale per vedere finalmente qualche azione concreta? Intanto, il degrado avanza, le promesse restano lettera morta e i cittadini devono rassegnarsi all’idea che Settimo Torinese non sia più una città per chi ama il decoro e la sicurezza.
Ah già! Giusto! Dimenticavamo. Oggi c'è un'altra segnalazione con foto. E' il Centro Paolina Bosio, l' ex Rimbalzopoli di via Galileo Ferraris. Altra strada, altro giardino, altro degrado, altra schifezza davanti agli occhi di un bel po ' di cittadini...
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.