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09 Marzo 2025 - 23:38
Bruna Bertolo
8 marzo: festa o Giornata della donna? Un interrogativo che continua a dividere, mentre si perpetua l'abitudine di celebrare un evento senza interrogarsi sul suo vero significato. Il problema di fondo resta irrisolto: disparità salariale, discriminazione culturale, pressione sociale sul ruolo femminile e, soprattutto, un drammatico bilancio di donne uccise, molestate e perseguitate solo per il fatto di essere donne. E non parliamo di un passato remoto: meno di mezzo secolo fa, le leggi sul matrimonio riparatore e sul delitto d'onore relegavano le donne a un ruolo di subordinazione privo di libertà e volontà. Cosa stiamo festeggiando davvero?
L'8 marzo 2025, nella Sala Magaton di Piazza Mazzini a Caluso, dalle ore 16, si è tenuta la presentazione del saggio di Bruna Bertolo, "Donne protagoniste per la Costituzione italiana", con il sostegno dell'ANPI e del Coordinamento Donne SPI-CGIL dell'Alto Canavese. Un incontro dedicato agli 80 anni dalla Liberazione, con un'attenzione particolare al ruolo delle donne. A introdurre l'autrice è stata Daniela Oberto, responsabile del Coordinamento SPI CGIL di Ivrea, che ne ha evidenziato il valore professionale: "È una donna molto competente che ha scritto diversi libri, specializzandosi nelle storie delle donne". Oberto ha poi ricordato la partecipazione della scrittrice all'evento dello scorso anno sulle donne nella Shoah, evidenziando il successo dell'iniziativa e il sostegno ricevuto dal Comune di Caluso e dalla Biblioteca locale per questa nuova occasione.
A seguire, è intervenuto Alfredo Ghella, segretario della SPI CGIL di Ivrea, che ha messo in luce la crescente svalutazione del ruolo femminile in molte culture, con un parallelo tra la situazione italiana e le drammatiche condizioni delle donne in Afghanistan: "Stiamo andando verso una società darwiniana, e questo è un problema per le donne e per tutti. Sarà una vera festa quando l'8 marzo non sarà più necessario, quando le disuguaglianze saranno superate. Ma non è ancora così". Ghella ha poi lanciato una stoccata ai leader mondiali, criticando le dichiarazioni del presidente del più grande paese del mondo: "Vediamo che dice cose allucinanti e drammatiche. Queste iniziative servono a contrastare una visione distorta della società, sviluppando memoria e ragionamento".
Nel corso dell'incontro, Maria Teresa Rosa, responsabile del Coordinamento delle Donne, ha ribadito il valore della libertà in relazione alla resistenza, chiarendo che non deve essere confusa con il libero arbitrio: "La libertà di stuprare ragazze in discoteca non può essere considerata legittima libertà sessuale".
Successivamente, Bruna Bertolo ha presentato il suo libro, ripercorrendo il ruolo femminile nella Costituzione e nella democrazia italiana. Ha ricordato che nei primi anni della Repubblica si contavano solo 11 sindache e 21 madri costituenti su 226 candidate. In Piemonte, esempi emblematici furono Teresa Noce, Rita Montagnana e Angiola Minella, donne che hanno saputo dar vita a un movimento sociale senza necessitare di una legittimazione maschile.
L'introduzione di Daniela Oberto
Alfredo Ghella
Maria Teresa Rosa
Ha chiuso l'incontro l'intervento critico del capogruppo di minoranza di Caluso, Giuseppe Ferrero, che ha sottolineato le contraddizioni ancora presenti in Italia: "Purtroppo, ci sono ancora molti bigotti anche a sinistra. Perfino all'interno dei partigiani e del mio amato Partito Comunista si sono verificate discriminazioni nei confronti delle donne". Ferrero ha poi attaccato la recente decisione del governo Meloni sul femminicidio: "L'ergastolo? Una mossa propagandistica. Cosa cambia rispetto all'omicidio di un fratello o di un amico?".
"Non è così che si cambia la società, ma con la cultura", ha concluso Ferrero, sottolineando la perdita della tensione politica delle generazioni passate: "L'articolo 3 della Costituzione si rispettava tutti i giorni, non solo l'8 marzo. Oggi quei valori sembrano sbiaditi: dovremmo chiederci se l'ideologia e il senso di giustizia sociale siano ancora quelli di un tempo".
L'incontro ha saputo coniugare riflessione storica e attualità, tra la celebrazione della Liberazione e il riconoscimento del ruolo delle donne nella nascita della Repubblica. Un evento che ha restituito all'8 marzo il suo vero significato: non una festa, ma una giornata di consapevolezza e impegno per un futuro realmente equo.
La lettura di poesie per la Giornata Internazionale della Donna da parte del Coordinamento delle Donne
La prefazione della Senatrice al saggio di Bruna Bertolo
L'articolo 3 della nostra Costituzione come saluto conclusivo
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