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Re Pignatun è donna e dedica il momento al marito scomparso: “Senza di lui non sarebbe stato possibile”

Omaggio a Eugenio Coello: la nuova Re Pignatun lo ricorda nel giorno della sua proclamazione

Re Pignatun è donna e dedica il momento al marito scomparso: “Senza di lui non sarebbe stato possibile”

Re Pignatun è donna e dedica il momento al marito scomparso: “Senza di lui non sarebbe stato possibile”

Il Re Pignatun di Castellamonte è una donna: Giuseppina Viglia Ron, presidente dell’Ordine della Bela Pignatera e Primo Console. Il Re Pintun è invece il sindaco Pasquale Mazza. Le novità sono state rese pubbliche nella mattinata di domenica 2 marzo, al termine della consueta sfilata che ha visto il centro della città nuovamente attraversato dai figuranti.

Questo del 2025 è stato per Castellamonte il Carnevale delle Sorprese o meglio ancora delle Emozioni, come l’ha definito qualcuno. Ora le sorprese dovrebbero essere terminate, ma sono state numerose: una Bela Pignatera che si muove in carrozzina, un Re Pignatun donna, un Re Ciucalun che è il sindaco della città.

La più significativa delle novità era stata resa pubblica la sera di sabato 22 febbraio, in occasione della presentazione ufficiale della Pignatera e del Primo Console, ed era stata per tutti una sorpresa perché circondata da un rigoroso riserbo. Meno imprevista, a quanto pare, la scelta di Giuseppina Viglia Ron, visto che qualche voce su un Pignatun donna era serpeggiata nei giorni precedenti.

Non c’è dubbio che si tratti di un Carnevale al femminile… In realtà non è la prima volta che per il Pignatun viene scelta una donna, ma avviene solo ogni tanto: l’ultima era stata la ristoratrice Angela Bollatto nel 2017.

Come da tradizione, la giornata si era aperta con il rinfresco presso il Ristorante Tre Re ed il successivo affaccio di Pignatera e Primo Console dal balcone dell’edificio, che guarda la piazza principale della città e il Palazzo Municipale. A seguire il corteo, con i due protagonisti ed il loro corteggio; con i sette gruppi della città e quello ospite della frazione Muriaglio, con la banda musicale.

L’arrivo in Piazza Vittorio Veneto è il momento più atteso perché è lì che viene svelata l’identità del Re Pignatun, ovvero del personaggio raffigurato da un enorme fantoccio di cartapesta che verrà poi bruciato nel falò del Mercoledì delle Ceneri. Come già il sabato precedente, gruppi e personaggi sono scesi dalla scalinata scenografica per poi raggrupparsi ai piedi del monumento, in attesa che sopraggiungesse – preceduto dalla banda musicale – il carro con il fantoccio, debitamente coperto da panneggi.

Nel frattempo erano arrivati i numerosi e rumorosi componenti del gruppo degli Arduini di Chautemont, che nel pomeriggio si sarebbero poi recati al Carnevale di Ivrea. Fedele ai principi della goliardia, il gruppo sceglie il Re Pintun (in dialetto il bottiglione), che si rifà al Pignatun, ma che invece del fantoccio si limita ad una più modesta riproduzione su cartone dell’effige ingigantita del prescelto.

Srotolando il loro striscione con il motto Non contrastare mai l’onda ed esibendo il loro allegro costume giallo e verde, si sono sistemati accanto ai più composti e solenni figuranti, abbigliati con abiti e mantelli di velluto.

Ed ecco sopraggiungere il carro trainato da un cavallo, mentre in piazza si metteva in scena un’allegra schermaglia tra il cerimoniere Onofrio Amore e l’ex presentatrice della Mostra della Ceramica, la signora Marinella, che da pensionata si è prestata a ricoprire analogo ruolo nel Carnevale.

Il Re Pignatun – ha spiegato – è documentato fin dal 1197 ed era già allora un enorme fantoccio di cartapesta che doveva seguire i carri. I giovani di quell’epoca dovevano danzare alla sera intorno al falò, cercando di non bruciarsi i piedi con le ceneri, altrimenti non avrebbero più trovato il moroso o la morosa”.

Il momento più atteso è arrivato: la rivelazione dell’identità del Re Pignatun. Qualcosa in più si era già intuito dalla gigantesca mano del fantoccio, che reggeva un’autovettura con la scritta R.C.A., chiaro indizio della sua professione. Poi lo scoprimento e la conferma: Giuseppina Viglia Ron, nota titolare di un’agenzia assicurativa, che ha dedicato la giornata al marito Eugenio Coello, scomparso 19 anni fa e che nel 1989 aveva interpretato il Primo Console accanto a lei.

A realizzare il fantoccio è stato l’artista Brenno Pesci, coadiuvato da due allieve del Liceo Artistico: Chiara Simoncelli e Ingrid Raccuglia, in soli quindici giorni di lavoro.

Poi è stato il turno del Re Pintun, con Mazza divertito che ha ricevuto il riconoscimento: una bottiglia dorata, tra risate e applausi. Ha espresso la sua emozione per questo Carnevale “che segna una svolta” e ha ringraziato i tanti gruppi, associazioni e cittadini che rendono questa festa più vivace e allegra.

Emozionatissima, la Pignatera Marina ha espresso ancora una volta la sua gioia per il sogno realizzato e la gratitudine a quanti l’hanno sostenuta ed incoraggiata:
Per primo a mio marito, senza il quale non sarebbe stato possibile, e poi ad Onofrio, che non ha avuto paura delle difficoltà fisiche ed architettoniche”.

Alla fine, il corteo si è rimesso in moto, diretto verso la Rotonda Antonelliana, dove ad attenderli c’erano i fagiolai. Ormai era mezzogiorno passato, ma l’entusiasmo era ancora alle stelle.

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