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L’Italia sbarca sulla Luna: il navigatore LuGre batte ogni record nello spazio

Dopo 45 giorni di viaggio, il lander Blue Ghost atterra sul Mare Crisium portando con sé la tecnologia italiana. Il ricevitore LuGre, frutto della collaborazione tra ASI e NASA, dimostra la fattibilità dei servizi di navigazione lunare, segnando un traguardo storico per la ricerca spaziale italiana.

Blue Ghost: L'Italia Sbarca sulla Luna con Tecnologia di Navigazione Satellitare

Missione compiuta per la seconda azienda privata che ha fatto posare il suo lander sulla Luna, un grande successo anche per l'Italia, che ha contribuito alla missione con uno strumento all'avanguardia destinato a dimostrare la fattibilità dei servizi di navigazione per l'esplorazione lunare. Dopo 45 giorni di viaggio, il lander Blue Ghost, realizzato dall'azienda texana Firefly Aerospace, è finalmente atterrato nel Mare Crisium, la vasta distesa di lava sul lato della Luna che guarda la Terra. A bordo, tra i dieci strumenti presenti, spicca il ricevitore satellitare LuGre, frutto della collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA. Questo sofisticato apparato è stato costruito in Italia dall'azienda Qascom di Bassano del Grappa, con il supporto scientifico del Politecnico di Torino.

"Che orgoglio, l'Italia è sulla Luna!" ha esultato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "È un'impresa storica, l'ennesima riprova dell'eccellenza italiana che continua a distinguersi nel mondo." Parole di entusiasmo anche dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha rivolto le sue congratulazioni alla squadra italiana che ha lavorato a LuGre. "Lo strumento testimonia ancora una volta l'alto livello della ricerca e dell'innovazione tecnologica del nostro Paese e conferma le grandi capacità del settore spaziale italiano."

Anche il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l'importanza del traguardo raggiunto: "L'Italia è protagonista di una nuova storica tappa nell'esplorazione lunare. Grazie alla sinergia virtuosa tra industria, università e istituzioni, si stanno aprendo nuove frontiere per la conoscenza e la scoperta della Luna."

Entusiasmo condiviso anche dal presidente dell'ASI, Teodoro Valente, che ha commentato: "Mai nessuno aveva osato tanto con un navigatore satellitare. LuGre è una sfida vinta ed è frutto della capacità di tutto il nostro settore spaziale."

La missione Blue Ghost rientra nel programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, che mira a raccogliere dati e testare tecnologie per supportare le future missioni umane del programma Artemis, attraverso collaborazioni con aziende private. In questa nuova fase della corsa alla Luna, il lander Blue Ghost è stato lanciato il 15 gennaio scorso con un razzo Falcon 9 di SpaceX. A bordo era presente anche il lander Resilience, dell'azienda giapponese ispace, attualmente ancora in viaggio.

Al momento, Blue Ghost è l'unico veicolo attivo sulla superficie lunare. Il primo veicolo privato a compiere un allunaggio di successo è stato Odysseus, costruito dalla texana Intuitive Machines, che è arrivato sulla Luna nel gennaio 2024. Altri tentativi di aziende private non hanno avuto lo stesso esito: il lander Peregrine, dell'azienda Astrobotic, è stato costretto a invertire la rotta verso la Terra a metà viaggio. Nei prossimi mesi, altri lander privati tenteranno l'allunaggio: Athena di Intuitive Machines è atteso per il 6 marzo, mentre Resilience dovrebbe arrivare tra la fine di maggio e i primi di giugno.

In questo contesto, lo strumento italiano LuGre (Lunar GNSS Receiver Experiment) si conferma un'innovazione fondamentale per il futuro dell'esplorazione lunare. Il suo compito è sperimentare la ricezione dei segnali di navigazione satellitare GPS e Galileo a distanze superiori ai 200.000 chilometri, dimostrando la fattibilità della trasmissione di segnali tra Luna e Terra e aprendo la strada a ricevitori di navigazione satellitare destinati all'ambiente lunare.

Il primo traguardo da record di LuGre è stato raggiunto il 17 gennaio scorso, quando ha captato segnali per la navigazione satellitare alla distanza record di 200.000 chilometri, mai raggiunta fino a quel momento. Pochi giorni dopo, il 22 gennaio, ha tracciato cinque satelliti per la navigazione a 331.000 chilometri di distanza.

Prima di LuGre, un altro strumento italiano aveva già funzionato sulla Luna: si tratta del retroriflettore laser INRRI(INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations), sviluppato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e imbarcato sulla missione cinese Chang'e 6.

L'Italia si conferma dunque un attore chiave nell'esplorazione spaziale, con il proprio contributo tecnologico e scientifico che continua a lasciare il segno anche nella conquista della Luna.

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