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Parthenope, la voce che sfida il tempo: musica e teatro come battito dell’anima

Jessica Grande, in arte Parthenope, racconta il suo viaggio tra note e palcoscenico, tra sogni e sacrifici, in un mondo che premia i numeri ma dimentica l’essenza. Una storia di talento, resistenza e passione pura

La voce di Parthenope

L'artista Jessica Grande

L'arte dell'ascolto è diventata un tesoro nascosto nelle profondità del mare. In un'epoca di frenesia, in cui la distrazione è la regina incontrastata e il silenzio sembra quasi un tabù, siamo immersi in un oceano di suoni, immagini e parole svuotate di significato. Eppure, a volte, dalle onde emergono voci che riescono ancora a incantare. Voci che non si limitano a riempire lo spazio, ma che sanno raccontare, emozionare, smuovere le anime. Una di queste voci appartiene a Jessica Grande, in arte Parthenope, cantante e attrice torinese con profonde radici campane, capace di trasformare la sua passione in un percorso artistico intenso, vissuto con dedizione e sacrificio.

28 anni, una vita spesa tra palcoscenico e studio, tra il teatro e la musica, tra prove infinite e quella fame di bellezza che caratterizza gli artisti veri. Jessica sa bene cosa significhi cercare il proprio spazio in un mondo che spesso premia la superficialità e i numeri. Il talento, nella sua visione, non è un dono che si riceve e si custodisce passivamente, ma una fiamma da alimentare con costanza, con lo studio e la disciplina. "Scegliere l'arte come professione richiede una straordinaria forza d'animo. Se si vuole diventare avvocati, medici o psicologi, il percorso è chiaro: studi, esami, tirocini. Ma nell'arte non esiste una strada tracciata, non esistono regole certe che ti conducano al successo. Devi costruire il tuo cammino con le tue mani, giorno dopo giorno", racconta Parthenope.

E il suo cammino è stato tutt’altro che semplice. Diplomata in arti scenografiche e teatrali presso il Liceo Teatro Nuovo di Torino, Jessica ha continuato a formarsi incessantemente, consapevole che il palcoscenico è una palestra dove ogni giorno si impara qualcosa di nuovo. "Ciò che mi ha formato di più è, e sarà sempre, l’esperienza del palco", ammette. Ed è lì, sotto le luci, con il fiato sospeso prima di ogni esibizione, che ha trovato la sua vera essenza.

Viviamo in un’epoca in cui la fama si misura in like, follower e visualizzazioni, e dove spesso il successo arriva prima della competenza. Jessica osserva con amarezza il fenomeno per cui gli influencer sembrano rimpiazzare gli artisti, ottenendo ruoli per il solo fatto di avere visibilità sui social. "In questi ultimi tempi, vediamo sempre più spesso come la popolarità online finisca per avere più peso del vero talento. La nostra società premia i numeri, non la preparazione, lo studio, la dedizione. E questo è profondamente ingiusto", afferma con fermezza.

L'esibizione come cantante 

L'artista Parthenope fotografata per un evento 

Ma, anziché scoraggiarla, questa realtà ha reso Parthenope ancora più determinata nel suo percorso. Lei non cerca scorciatoie, non ha mai barattato la sua arte per la viralità effimera dei social. Il suo obiettivo è un altro: emozionare chi la ascolta, regalare momenti di vera connessione attraverso la musica e il teatro.

Il canto, per Parthenope, è molto più di una performance: è un rituale, un viaggio dentro se stessa e dentro il cuore di chi la ascolta. Ogni esibizione è un’alchimia di emozioni contrastanti, un mix di ansia, adrenalina e pura estasi. "Prima di salire sul palco, sento quel nodo allo stomaco, quella tensione che ti fa chiedere se sarai davvero pronta. Poi, nel momento in cui la musica inizia, tutto cambia: è un’esplosione di energia, un'onda che mi travolge. E quando canto, quando il pubblico risponde, sento quel rilascio meraviglioso di emozioni. È lì che tutto ha senso", racconta.

La sua voce è capace di toccare corde profonde, portando il pubblico dentro mondi sonori inaspettati. Spesso, nelle sue performance, gioca con le armonie, reinterpreta melodie note intrecciandole con nuove sonorità, creando qualcosa di unico. E il pubblico risponde, dapprima con sorpresa, poi con entusiasmo, fino a lasciarsi completamente trasportare. "Amo coinvolgere chi mi ascolta. Quando c'è l'occasione, lascio che siano loro a far parte della mia esibizione, trasformando la musica in un’esperienza condivisa. La mia gioia più grande è vedere le persone cantare con me, sentirle vibrare insieme alla mia voce".

Oltre alla musica, il teatro è l’altra grande passione di Jessica. Qui, l’esperienza artistica assume un carattere ancora più profondo, perché il teatro è metamorfosi, è immedesimazione, è viaggio interiore. "Interpretare un personaggio significa esplorare un'anima che non è la tua. Significa abbattere barriere, scoprire parti di te che non sapevi nemmeno di avere. È un'esperienza che ti trasforma, che ti mette alla prova e ti arricchisce enormemente".

L’ultima grande esperienza teatrale di Jessica è stata con la compagnia "Torino Spettacoli", sotto la direzione di Girolamo Angione, nel ruolo di Audrey Strange nel giallo di Agatha Christie Verso l’ora zero. "All’inizio ero terrorizzata: le prove, il testo da memorizzare, l’ansia di non essere all’altezza. Ma poi, giorno dopo giorno, quella paura si è trasformata in un legame profondo con il personaggio. Non ero più solo Jessica, ero Audrey, con i suoi pensieri, le sue emozioni, il suo modo di vedere il mondo".

Per quanto l’amore per il teatro sia immenso, Parthenope sente che manca ancora un tassello al suo percorso artistico: il cinema. "Ho sempre desiderato recitare davanti alla macchina da presa. Amo il teatro, ma so che il cinema può darmi nuove sfide, nuove opportunità per esprimermi. Per questo sto cercando un'agenzia che possa accompagnarmi in questa avventura. È il mio prossimo grande obiettivo", confida.

Jessica Grande è molto più di una cantante o un’attrice: è una narratrice di emozioni, un'artista che ha scelto di non piegarsi alle logiche del mercato, ma di rimanere fedele alla propria visione. Il suo messaggio è chiaro: non basta avere talento, serve costanza, studio, sacrificio e il coraggio di non mollare mai. "L’unica cosa che fa davvero la differenza è non prendersi troppo sul serio. Bisogna giocare, accettare gli errori, lasciarsi sorprendere. Questo mondo è difficile, fatto di porte chiuse e di occasioni che si guadagnano con fatica. Ma se ami davvero quello che fai, trovi sempre un modo per andare avanti".

E chissà dove porterà il suo viaggio. Forse sui più grandi palcoscenici, forse sul grande schermo. Ma una cosa è certa: la voce di Parthenope continuerà a risuonare, sempre più forte, sempre più in alto.

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