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27 Febbraio 2025 - 18:28
Bancoposta
Da giorni i cittadini di Ceres trovano la porta chiusa dell’ufficio postale e dovranno attendere almeno fino al 7 marzo per rivederlo operativo. Il motivo? L’adesione del comune al Progetto Polis – Casa dei Servizi di Cittadinanza digitale, iniziativa finanziata con fondi del Pnrr e presentata come una rivoluzione per gli uffici postali nei piccoli centri. L’idea è quella di trasformare la tradizionale filiale in un punto di accesso avanzato ai servizi della Pubblica Amministrazione, offrendo non solo i classici sportelli, ma anche funzionalità digitali e, novità per la zona, il rilascio di passaporti elettronici e l’introduzione del banco posta.
L’annuncio del restyling è stato accolto con un mix di curiosità e scetticismo dai residenti. Da un lato, la prospettiva di un ufficio postale rinnovato e dotato di nuovi servizi è vista come un passo avanti per una comunità che spesso si trova a dover fare i conti con spostamenti verso centri più grandi per esigenze burocratiche. Dall’altro, l’inevitabile interruzione del servizio solleva perplessità, soprattutto tra le fasce di popolazione meno avvezze alla tecnologia o con difficoltà di spostamento.
Il progetto si inserisce in un piano nazionale che interessa numerosi comuni sotto i 15 mila abitanti, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il digital divide e migliorare l’accesso ai servizi pubblici. Tra gli interventi previsti, oltre ai lavori strutturali sull’edificio, ci sarà anche un potenziamento dell’infrastruttura digitale per garantire un accesso più agevole ai servizi online, dai certificati pensionistici Inps fino alla progressiva attivazione dei servizi Anpr. Un ulteriore tassello riguarda la sostenibilità ambientale, con la previsione di un’area dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici nei pressi dell’ufficio postale.
Ma non tutti sembrano convinti che questa operazione si tradurrà automaticamente in un beneficio per la cittadinanza. L’esperienza insegna che, quando si parla di ristrutturazioni e nuovi servizi, i tempi possono allungarsi ben oltre le previsioni iniziali. Inoltre, resta da vedere se le nuove dotazioni digitali saranno davvero intuitive e facilmente fruibili per tutti o se finiranno per complicare ulteriormente le operazioni quotidiane.
Nel frattempo, gli abitanti di Ceres devono riorganizzarsi. Per chi ha urgenza di eseguire operazioni postali, la soluzione è rivolgersi agli uffici di altri comuni, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi e spostamenti. E mentre la promessa di un ufficio postale più moderno e funzionale aleggia nell’aria, rimane la speranza che, una volta riaperti i battenti, il servizio non solo riprenda regolarmente, ma sia davvero all’altezza delle aspettative.
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