AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
27 Febbraio 2025 - 10:00
Foto Osservatorio Torino-Ceres
Proseguono i lavori lungo la linea Torino-Ceres, un'odissea infrastrutturale che da anni tiene in ostaggio i pendolari. L'ultimo fine settimana ha visto interventi cruciali sulla tratta Ciriè-Germagnano, con il rinforzo del ponticello sul canale a Mathi, la sostituzione dei passaggi a livello di Villanova e via Faletti a Nole, e il ripristino delle recinzioni in vari punti. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta cercando di portare la linea agli standard moderni, migliorando la resistenza della rete e consentendo il passaggio di treni più capienti e confortevoli.
Questi interventi, che dovrebbero concludersi entro la fine di marzo, rappresentano un passaggio necessario per eliminare il cambio obbligato a Ciriè e per estendere fino a Germagnano le linee SFM4 e SFM7, garantendo un aumento della frequenza delle corse. L'attivazione di questa nuova configurazione è attesa nel primo semestre del 2025, ma la fiducia dei pendolari è ormai ridotta al minimo, dopo anni di disagi e promesse disattese.
La necessità di eliminare il trasbordo forzato è stata più volte ribadita dall'Osservatorio sulla ferrovia Torino-Cerese dagli amministratori locali. La mancanza di collegamenti diretti crea sovraffollamento, rende difficoltosa l’integrazione con gli autobus e allunga i tempi di viaggio in modo esasperante. La gestione attuale della linea costringe i passeggeri a continui cambi di mezzo, con fermate sparse e orari che non garantiscono coincidenze efficienti.
Ma il cantiere non si fermerà qui. In estate inizierà la terza fase dei lavori, che interesserà la tratta Germagnano-Ceres, lunga 12,5 chilometri. Qui saranno necessari interventi di adeguamento infrastrutturale, tra cui la sostituzione dell'armamento ferroviario, la messa in sicurezza delle gallerie e dei viadotti, la soppressione dei passaggi a livello e l’implementazione del sistema di controllo della marcia del treno. Un altro problema da risolvere riguarda proprio i passaggi a livello, per i quali si sta discutendo con i Comuni interessati la loro eventuale chiusura e sostituzione con nuove opere.
La riapertura completa della tratta fino a Ceres è prevista per il primo semestre del 2026, con un finanziamento in parte coperto dal PNRR. Fino ad allora, i disagi continueranno, con l’attivazione di autobus sostitutivi che però non garantiscono la stessa efficienza del servizio ferroviario. Inoltre, questi bus non permettono il trasporto di biciclette o animali di grossa taglia, eccezion fatta per i cani guida. Maggiori dettagli su orari e variazioni sono disponibili sul sito Trenitalia, nella sezione Infomobilità, o al numero verde dedicato.
Nel frattempo, martedì 11 febbraio, durante il secondo incontro programmatico tra pendolari, RFI, Trenitalia Piemonte e l'Agenzia della Mobilità, sono state discusse le numerose criticità del sistema ferroviario piemontese. Tra le problematiche più pressanti, i continui ritardi a catena causati dalla cosiddetta “triangolazione ferroviaria”, introdotta dopo l’apertura della linea Torino-Caselle Aeroporto. La gestione attuale delle tratte Alba-Ciriè, Ciriè-Fossano, Fossano-Ciriè e Ciriè-Alba ha creato un effetto domino: se un treno accumula ritardo, tutte le altre linee ne subiscono le conseguenze.
I pendolari hanno chiesto una gestione più efficiente della rete ferroviaria e, tra le soluzioni proposte, vi è la separazione delle tratte per limitare le ripercussioni sistemiche. Tuttavia, interventi strutturali in tal senso non sono previsti prima del 2026, data in cui dovrebbero concludersi i lavori finanziati dal PNRR.
Nel frattempo, la linea Torino-Ceres rimane un cantiere a cielo aperto. Gli utenti, ormai rassegnati a coincidenze impossibili, trasbordi forzati e treni insufficienti, attendono con scetticismo la conclusione dei lavori, sperando che questa volta i tempi vengano davvero rispettati.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.