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Metti il Berretto Frigio e scopri il Carnevale di Ivrea

Come accedere alla città e vivere la Battaglia delle Arance senza sorprese

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Il Carnevale di Ivrea è uno degli eventi più spettacolari e attesi dell'anno, con la celebre Battaglia delle Arance che attira migliaia di turisti. Tuttavia, proprio per la sua popolarità, l'accesso alla città durante i giorni clou della manifestazione segue precise regole di sicurezza e organizzazione, stabilite nel Piano Sicurezza 2025. L’accesso al Centro Storico e al Borghetto, cuore del Carnevale, è regolamentato per garantire la sicurezza dei visitatori. Gli ingressi principali per i turisti saranno collocati sul lato nord della città, tra cui Porta Vercelli, mentre le uscite saranno orientate verso sud, con flussi regolati per evitare sovraffollamenti. Il varco di via Corte d’Assise sarà riservato esclusivamente all’uscita. Per chi vuole assistere alla sfilata del Corteo Storico, si consiglia di raggiungere corso Re Umberto, mentre per uno spettacolo meno affollato, gli sbandieratori si esibiranno domenica in corso Massimo D’Azeglio. Per aiutare i turisti a muoversi facilmente, è stata rinnovata la segnaletica con nuove mappe semplificate, disponibili gratuitamente ai varchi di accesso e nei punti vendita ufficiali del merchandising del Carnevale. Saranno anche consultabili online sul sito storicocarnevaleivrea.it.

scacchi

Per garantire la sicurezza di tutti, è vietato introdurre nelle aree della manifestazione passeggini e carrozzine nelle zone della Battaglia delle Arance, valigie, trolley e carrelli, a meno che non si abbia una prenotazione in una struttura ricettiva. Non sono ammessi oggetti pericolosi, come armi, spray, fuochi d'artificio, oggetti appuntiti e bastoni, fatta eccezione per dispositivi sanitari o ombrelli. Anche le biciclette non sono consentite, salvo per persone con disabilità, e le bevande in contenitori di vetro o lattine non possono essere introdotte. Per un’esperienza piacevole e sicura, gli organizzatori raccomandano di indossare sempre il Berretto Frigio, simbolo della manifestazione, di non attraversare il Corteo Storico mentre sfila per le vie della città, di mantenere una distanza di sicurezza dai cavalli e dai cocchi della Mugnaia e di proteggere il viso con un braccio alzato nelle zone della Battaglia delle Arance. È importante evitare di appoggiarsi alle reti di protezione e di lanciare arance verso cavalli e cavalieri, oltre a scegliere un abbigliamento adeguato con scarpe comode e antiscivolo.

Durante i giorni del Carnevale, l’accesso al centro sarà esclusivamente pedonale e la viabilità sarà regolata da interruzioni temporanee gestite dalla Polizia Municipale. Le aree di parcheggio saranno segnalate e situate fuori dal centro storico. Si consiglia di arrivare presto per trovare posto nei parcheggi più vicini o di utilizzare i mezzi pubblici. Durante la manifestazione, il personale addetto alla sicurezza sarà a disposizione per fornire informazioni e indicazioni ai turisti. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza coordinerà la gestione dell’evento in tempo reale per garantire un Carnevale fluido e sicuro.

Il Carnevale di Ivrea è un’esperienza unica, ma per viverlo al meglio è fondamentale rispettare le regole di accesso e sicurezza. Con una buona organizzazione e seguendo le indicazioni fornite, si potrà godere appieno della magia di una festa che unisce storia, tradizione e spettacolo in un’atmosfera inimitabile.

Il berretto frigio:
simbolo di libertà e di adesione agli ideali

• Il berretto frigio è simbolo di aspirazione alla libertà e di adesione agli ideali della rivolta

• Tracce della sua presenza si ritrovano già nell’arte greca del periodo ellenistico

• Pifferi e Tamburi indossano un berretto frigio corto, come quello tipico della tradizione francese, Mugnaia e popolo portano una calza in lana rossa più lunga che scende a sacco sulla spalla

Il Berretto Frigio è un cappello rosso a forma di calza che tutti i cittadini e i visitatori del Carnevale sono tenuti a indossare, su ordinanza del Generale, a partire dal Giovedì Grasso, sia per evitare di essere colpiti dalla arance nei tre giorni di battaglia, ma soprattutto in segno di partecipazione alla festa.

berretto frigio

Il Berretto Frigio è un simbolo di libertà che ha una tradizione radicata in tempi remoti: nell’arte greca del periodo ellenistico appare come indumento tipico degli orientali.

Fu uno degli attributi del dio Mitra, poi adottato dai soldati dell’esercito persiano e più tardi, nell’Antica Roma, divenne il copricapo che veniva donato dal padrone agli schiavi liberati, i liberti; fu quindi, molto probabilmente in epoca romana, che il Berretto Frigio (chiamato pileus) assunse il suo valore simbolico di libertà.

In Canavese già si ritrova alla fine del 1300 nella rivolta popolare del Tuchinaggio e nelle antiche stampe che raffigurano gli abitanti dei dintorni di Ivrea, i contadini sono rappresentati con in capo il Berretto Frigio rosso. Entra nell’ufficialità del Carnevale nel periodo della dominazione napoleonica e si carica di ulteriori significati libertari.

Si può dire che a Carnevale il Berretto Frigio rappresenti un vero e proprio marchio di eporediesità. Lo si deve indossare a partire dalle 14.30 di Giovedì Grasso non soltanto per evitare, nei tre giorni della battaglia delle arance, di essere fatti oggetto di lancio – proprio come vogliono la tradizione e l’Ordinanza del Generale – ma anche e soprattutto come espressione di partecipazione attiva alla manifestazione.

Una curiosità: i Pifferi e Tamburi e gli Alfieri indossano un Berretto Frigio corto, come quello tipico della tradizione francese, mentre Mugnaia e popolo portano una calza in lana rossa più lunga che scende a sacco sulla spalla. Tradizione vuole che lo si indossi insieme ad una spilla in argento con i simboli di pich e pala.

Pich e pala

• Il Pich e Pala sintetizza tutti gli elementi originari del Carnevale: il piccone e la pala, lo spadino degli Abbà, il Berretto Frigio e l’arancia

Il Pich e Pala è il simbolo grafico e il vero e proprio marchio dello Storico Carnevale di Ivrea. Gli elementi che lo compongono sono: il piccone e la pala utilizzati per la Zappata degli Scarli, annodati da un nastro e incrociati con lo spadino degli Abbà, che a sua volta presenta l’arancia conficcata in punta e il Berretto Frigio. 

È un simbolo che concentra in sé tutti gli elementi originari della tradizione.

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