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14 Febbraio 2025 - 11:01
Lavori in corso
Sono entrati nel vivo lo scorso fine settimana i lavori di potenziamento infrastrutturale lungo la tratta Ciriè-Germagnano, interventi che rientrano in un programma più ampio di adeguamento della linea ferroviaria Torino-Ciriè-Germagnano. Tra le opere previste, spiccano il rinforzo del ponticello sul canale a Nole, in prossimità di via 1° Maggio, il rinnovo impiantistico del passaggio a livello di via Matteotti a Lanzo, il ripristino della recinzione lungo la SP2 e la manutenzione dei passaggi a livello di Germagnano. L'obiettivo principale è quello di rendere la tratta adeguata alla circolazione di convogli più pesanti, garantendo un servizio più efficiente e sicuro.
Le operazioni proseguiranno nei fine settimana del 22 e 23 febbraio, quando verrà nuovamente interrotto il traffico ferroviario per consentire ulteriori lavori sugli impianti e sulle strutture della linea. Le modifiche rientrano in un piano concordato tra Rete Ferroviaria Italiana, la Regione Piemonte e gli enti locali, finalizzato a incrementare la sicurezza e l'affidabilità del servizio ferroviario, oltre che a elevare la massa assiale consentita sulla linea, permettendo il passaggio di convogli di peso maggiore.
Per ridurre i disagi agli utenti, è stato predisposto un servizio sostitutivo di autobus che coprirà le tratte interessate dall'interruzione ferroviaria. Tuttavia, la durata dei viaggi potrebbe subire variazioni a causa delle condizioni del traffico stradale. Inoltre, sui bus non sarà possibile trasportare biciclette e animali di grossa taglia, ad eccezione dei cani guida per non vedenti. Maggiori informazioni sugli orari e sulle modifiche al servizio possono essere reperite sul sito www.trenitalia.com, nella sezione Infomobilità, oppure tramite il call center gratuito 800.892021.
Una volta conclusi questi interventi, previsti per il mese di aprile, si potrà procedere con l'attivazione del prolungamento delle linee SFM4 e SFM7 da Ciriè fino a Germagnano, con l'obiettivo di incrementare la frequenza dei treni e ridurre i cambi di convoglio a Ciriè. Questo passaggio è atteso con impazienza dai pendolari, che da anni lamentano inefficienze e interruzioni nel servizio ferroviario locale.
Per quanto riguarda il collegamento ferroviario con Ceres, invece, i tempi saranno più lunghi: l'arrivo dei treni nella località montana è previsto non prima del 2026. I lavori per la tratta Germagnano-Ceres dovrebbero partire nei prossimi mesi, a meno di ulteriori ritardi o imprevisti.
Nel frattempo, martedì 11 febbraio si è svolto il secondo incontro programmatico tra i pendolari piemontesi e i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia Piemonte e Agenzia della Mobilità, con l'obiettivo di affrontare le numerose criticità che affliggono il trasporto ferroviario regionale. L'incontro ha visto la partecipazione dell'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e ha messo in evidenza le problematiche più pressanti, tra cui quelle relative alla linea Torino-Savona e alla linea Alba-Ciriè. Uno dei nodi più spinosi è la cosiddetta "triangolazione ferroviaria" introdotta dopo l'apertura della linea Torino-Caselle Aeroporto, che ha avuto ripercussioni sull'intero sistema ferroviario locale.
Oggi, infatti, i convogli seguono percorsi che comprendono Alba-Ciriè, Ciriè-Fossano, Fossano-Ciriè e Ciriè-Alba, creando un effetto domino nei ritardi: un problema su una delle tratte genera automaticamente ripercussioni sulle altre linee, penalizzando migliaia di pendolari ogni giorno. "Se un treno della linea Ciriè-Fossano subisce un ritardo, questo si ripercuote automaticamente anche sulla Ciriè-Alba", hanno spiegato i pendolari, sottolineando la necessità di una gestione più efficiente dei collegamenti.
Una delle soluzioni al vaglio è quella di separare maggiormente le tratte per ridurre l'effetto a catena dei ritardi. Tuttavia, fino al completamento dei lavori finanziati dal Pnrr, atteso per il 2026, non sarà possibile intervenire in modo strutturale. I pendolari restano dunque in attesa di risposte concrete, mentre il trasporto ferroviario piemontese continua a essere caratterizzato da carenze, ritardi e disagi quotidiani, con la speranza che i lavori in corso possano finalmente portare miglioramenti tangibili al servizio.
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