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14 Febbraio 2025 - 09:26
Stefano Tacconi: dall'aneurisma alla casa popolare, la nuova vita dell'ex portiere della Juventus
Che cosa succede quando un nome noto del calcio italiano si trova al centro di una controversia non per le sue gesta sportive, ma per questioni di vita quotidiana? Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, è tornato sotto i riflettori, ma questa volta non per una parata spettacolare o un trofeo conquistato. Dopo aver affrontato una battaglia personale contro un aneurisma cerebrale che lo ha colpito nell'aprile del 2022, Tacconi si trova ora a vivere in una casa popolare, un fatto che ha sollevato non poche polemiche.
Stefano Tacconi, un nome che evoca ricordi di partite memorabili e di un decennio trascorso a difendere la porta della Juventus dal 1983 al 1992, si trova oggi a fare i conti con una realtà ben diversa. Dopo l'aneurisma che lo ha colpito, l'ex portiere ha dovuto affrontare una serie di interventi chirurgici e una lunga riabilitazione. A 67 anni, Tacconi è stato dimesso dall'ospedale Molinette di Torino solo sette giorni fa, segnando un nuovo capitolo nella sua vita.
La vera notizia, tuttavia, non riguarda solo la sua salute, ma la sua residenza. Su richiesta della moglie Laura Speranza, sposata nel 2011, Tacconi ha ottenuto l'assegnazione di due case popolari da parte dell'ALER, l'agenzia che si occupa di edilizia pubblica in Lombardia. La prima assegnazione è avvenuta nell'hinterland milanese, mentre la seconda, dove risiede attualmente, si trova alla periferia sud di Milano. Questa doppia e rapidissima assegnazione ha sollevato critiche e sospetti di favoritismi, soprattutto perché di solito tra l'assegnazione di un appartamento pubblico e un altro deve passare almeno un anno.
Stefano Tacconi
Alcuni politici lombardi hanno espresso dubbi sulla regolarità del processo, insinuando che il nome altisonante di Tacconi possa aver influenzato l'assegnazione. Tuttavia, Laura Speranza ha respinto con forza queste accuse, dichiarando: "Mio marito è disabile al 100% e aveva bisogno di una casa priva di barriere architettoniche. Abbiamo presentato domanda nel 2023, quando Stefano ancora stava male, e l'assegnazione è stata del tutto regolare, nel pieno rispetto di tempi e requisiti".
La vicenda di Stefano Tacconi solleva interrogativi più ampi sulla gestione delle case popolari e sulla trasparenza dei processi di assegnazione. Ma al di là delle polemiche, resta la storia di un uomo che, dopo aver vissuto momenti di gloria sui campi di calcio, si trova ora a dover ricostruire la propria vita in un contesto completamente diverso. Tacconi, che ha affrontato con coraggio la sua battaglia personale, continua a essere un simbolo di resilienza e determinazione.
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