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Cultura
02 Febbraio 2025 - 00:37
Il pronipote Carlo come testimone della storia di Florenc Peila
“Ricordare è un dovere, dimenticare è un delitto”. Tra le tante frasi celebri di Sandro Pertini, questa risuona ancora oggi con forza. Il Presidente più amato dagli italiani, stimato trasversalmente da tutte le parti politiche, persino dal suo storico avversario Giorgio Almirante, è il punto di riferimento del lavoro portato avanti dall'Associazione culturale Terre da Raccontare.
Venerdì 31 gennaio 2025, il Comune di Mazzè ha ospitato la proiezione del docu-film “Con gli occhi di Florenc”, realizzato proprio dall'Associazione per commemorare gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Oltre alla visione del film, la serata è stata l’occasione per presentare un reperto storico di straordinario valore: l’armistizio tra il Comitato di Liberazione Nazionale e i gerarchi nazisti in fuga, siglato proprio a Mazzè. Davanti a oltre 70 persone, il pubblico ha potuto immergersi in un pezzo di storia che rischiava di perdersi nel tempo.
A introdurre l’evento è stata l’Assessora alla Cultura di Mazzè, Isabella Bellissimo, seguita dall’intervento di Mila Bruno, vice-sindaco e Capo-gruppo Alpini locale. “Grazie al figlio del Commendatore Solza, un nome noto ai mazzediesi più longevi, oggi abbiamo in dono questa preziosa testimonianza storica”, ha raccontato Bruno. “Il documento dell’armistizio venne firmato 80 anni fa proprio nel nostro Castello, tra il Comitato di Liberazione Nazionale della sezione di Ivrea e i nazisti in fuga. Il figlio del Commendatore ha voluto rendere omaggio ai suoi ricordi d’infanzia, vissuti in quei giorni cruciali”.
Poco prima della proiezione, Rino Coppola, segretario dell’Associazione, maestro elementare con la passione per il teatro, ha raccontato il valore del progetto: “Siamo un professore, un soggettista e un videomaker. Tre persone che, in maniera totalmente volontaria, hanno deciso di preservare la memoria del nostro Canavese con gli strumenti e la passione che abbiamo”.
Il docu-film ripercorre il cosiddetto “Giorno più lungo” per i cittadini bosconeresi, il 5 ottobre 1944, quando Bosconero, fino a quel momento risparmiata dalla guerra, divenne improvvisamente teatro di violenza e paura. La narrazione si sviluppa attraverso la testimonianza diretta di Florenc Peila, oggi 87enne, che all’epoca aveva solo 7 anni. Il titolo “Con gli occhi di Florenc” richiama proprio il suo sguardo innocente sulla guerra. A rendere ancora più intensa la pellicola, l’interpretazione della sua storia da parte del pronipote Carlo Silva, testimone di una memoria che non deve essere dimenticata.
Il reperto datato 3 maggio 1945
La presentazione dell'Assessora Isabella Bellissimo con a fianco il capo-gruppo degli Alpini di Mazzè Mila Bruno
L'incontro tra l'Associazione culturale Terre da Raccontare con l'Assessora alla cultura di Mazzè Isabella Bellissimo e il capo-gruppo alpini di Mazzè Mila Bruno
Il momento della proiezione del docu-film al Comune di Mazzè
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