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Proiettili tra i rifiuti in Canavese: il camion della spazzatura poteva esplodere

Un operatore scopre 15 munizioni nel giro di raccolta a Favria: il pericolo di detonazione era reale

Proiettili tra i rifiuti

Proiettili tra i rifiuti in Canavese: il camion della spazzatura poteva esplodere

Un ritrovamento inaspettato e pericoloso ha interrotto il consueto giro di raccolta rifiuti a Favria nella mattinata di mercoledì 29 gennaio. Un operatore della Teknoservice, azienda con sede in Strada del Ghiaro a Castellamonte, ha individuato una quindicina di proiettili nascosti tra i sacchi dell’immondizia. L’episodio ha sollevato immediati timori per la sicurezza pubblica e ha richiesto l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

L’operatore, mentre svolgeva il suo lavoro quotidiano di raccolta rifiuti in via Bertano, ha notato il luccichio sospetto di alcuni oggetti metallici. Dopo aver trovato i primi cinque proiettili, ha deciso di ispezionare meglio il carico e ha scoperto che altri erano nascosti nei sacchi di immondizia provenienti da un condominio della zona. Non sapendo come gestire il pericoloso ritrovamento, ha consultato i colleghi e ha prontamente avvisato la Polizia municipale di Favria.

L'episodio è avvenuto in un momento critico: molti genitori stavano accompagnando i figli a scuola e la presenza di munizioni tra i rifiuti rappresentava un potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Per questo, la massima attenzione è stata posta nell’evitare il peggio.

Una volta allertata, la Polizia municipale ha richiesto il supporto dei Carabinieri di Castellamonte, che sono intervenuti per mettere in sicurezza i proiettili e coordinare le operazioni di ispezione. Nel camion della raccolta, oltre ai primi cinque proiettili individuati, ne sono stati trovati altri dieci. Le indagini successive hanno confermato che si trattava di munizioni per un fucile di calibro 7.62, un’arma utilizzata sia in ambito militare che civile.

L’ipotesi più plausibile è che qualcuno, trovando le munizioni magari a casa di un parente defunto, abbia deciso di disfarsene senza seguire le procedure di smaltimento corrette. A differenza dei bossoli di plastica già esplosi, che possono essere riciclati, i proiettili inesplosi devono essere consegnati direttamente alle forze dell’ordine, che si occupano della loro distruzione in condizioni di sicurezza

Proiettili nella spazzatura

L'allarme di Teknoservice e il rischio di detonazione

A raccontare i dettagli del ritrovamento è Piero Grisolia, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e delegato sindacale Fit-Cisl dei dipendenti Teknoservice. Grisolia ha sottolineato come l’azienda abbia seguito scrupolosamente le procedure di sicurezza.

La preoccupazione principale era legata alla possibilità di detonazione durante il compattamento dei rifiuti, un rischio che sarebbe stato maggiore nei mesi estivi a causa delle alte temperature.

Questo episodio non è un caso isolato. Grisolia ha ricordato che in passato i lavoratori della raccolta rifiuti si sono trovati di fronte a situazioni altrettanto critiche. Tuttavia l’episodio di Favria sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza sullo smaltimento dei materiali pericolosi. Le munizioni inesplose non possono essere considerate semplici rifiuti e devono essere segnalate alle forze dell’ordine per il corretto smaltimento. Fortunatamente, in questo caso, la prontezza dell’operatore Teknoservice ha evitato conseguenze potenzialmente gravi.

Le indagini proseguono per risalire alla provenienza delle munizioni, mentre i lavoratori della raccolta rifiuti continuano a svolgere il loro compito con attenzione e professionalità, garantendo la sicurezza della comunità.

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