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Turismo
28 Gennaio 2025 - 15:57
Il castello di Ivrea
Visitare i castelli del Canavese è come attraversare una porta temporale, immergendosi in un passato fatto di cavalieri, dame e storie affascinanti. Questa terra, incastonata tra montagne e colline, è un gioiello ricco di storia, che si manifesta nei suoi imponenti castelli, ognuno con una personalità unica. Ho deciso di dedicare una giornata a esplorarne alcuni: il Castello di Ivrea, il Castello di Pavone Canavese, il Castello di Mazzè e il Castello di Montalto Dora. Un viaggio che non solo mi ha riempito gli occhi di bellezza, ma anche il cuore di meraviglia.
Il castello di Ivrea
La mia prima tappa è stata il Castello di Ivrea, conosciuto come il "Castello dalle Rosse Torri". Costruito nel 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia, è un luogo che trasuda storia da ogni angolo. Le sue tre torri, sopravvissute ai secoli, si stagliano contro il cielo e raccontano di battaglie, prigionie e vite vissute tra queste mura. È uno dei pochi castelli della zona completamente accessibile al pubblico, grazie a un recente restauro che ha riportato in vita il suo fascino originale. La visita è stata un’esperienza incredibile: camminare tra i cortili, esplorare le antiche celle e salire sui camminamenti di ronda è come tornare indietro nel tempo. Il panorama che si gode dalle torri è straordinario, con una vista che abbraccia la città di Ivrea e l’Anfiteatro Morenico. Per chi vuole visitarlo, consiglio di prenotare i biglietti sul sito di Kalatà, dove è possibile scegliere l’orario della visita. Il biglietto intero costa 15 euro, ma è un piccolo prezzo da pagare per un viaggio nella storia.
Dopo Ivrea, mi sono spostato verso Pavone Canavese, un piccolo borgo dominato dal suo castello fiabesco. Visibile già dall’autostrada Torino-Aosta, questo maniero è uno spettacolo per gli occhi. Costruito tra il IX e l’XI secolo, è stato restaurato nel XIX secolo dall’architetto Alfredo d’Andrade, che lo ha trasformato in una vera e propria opera d’arte. Le sue torri eleganti, le mura possenti e i giardini curati lo rendono uno dei castelli più belli d’Italia. È facile immaginare cavalieri e principesse passeggiare tra queste mura, che oggi ospitano eventi esclusivi, matrimoni e persino cene medievali. Fortunatamente, il castello è visitabile anche per chi, come me, vuole semplicemente immergersi nella sua atmosfera senza bisogno di una scusa speciale. Per organizzare una visita, è sufficiente chiamare il numero +39 0125 672111 o consultare il loro sito ufficiale. L’accoglienza è stata calda e professionale, e le storie raccontate durante il tour hanno aggiunto un tocco di magia all’esperienza.
Il castello di Pavone
La mia terza tappa è stata il Castello di Montalto Dora, che si erge su una collina a 405 metri di altezza, affacciandosi sulle acque del Lago Pistono. Questo castello medievale ha un’aura speciale, amplificata dal fatto che è stato restaurato da due grandi architetti, Alfredo d’Andrade e Carlo Nigra, che lo hanno usato come modello per il Borgo Medievale di Torino. Passeggiare intorno al castello, con la vista sul lago e le montagne circostanti, è stato un momento di pura poesia. Il castello, con le sue mura, il mastio e la cappella affrescata, sembra ancora oggi un luogo vivo, custode di segreti e storie antiche. Anche se è una proprietà privata, è possibile organizzare visite su prenotazione. Vi consiglio di contattare direttamente la proprietà o di consultare il sito del comune di Montalto Dora per informazioni aggiornate.
La mia ultima tappa è stata il Castello di Mazzè, una delle sorprese più suggestive della giornata. Situato su una collina che domina la Dora Baltea, questo castello ha un’aria misteriosa e affascinante. Le sue origini risalgono all’epoca romana, ma l’aspetto attuale, con il suo stile neogotico, è frutto di un restauro del XIX secolo. Il castello comprende due edifici principali, il "Castello Grande" e il "Castello Piccolo", separati da un parco che sembra uscito da un quadro. Qui ho scoperto che, in passato, i sotterranei del castello ospitavano un Museo della Tortura, con una collezione di strumenti inquietanti provenienti da tutta Europa. Purtroppo, attualmente le visite sono sospese, ma anche solo passeggiare nei dintorni e ammirare l’edificio dall’esterno è stato emozionante. Mazzè è un luogo che invita a fantasticare, con le sue leggende e il fascino antico che permea ogni pietra.
Il castello di Mazzè
Questa giornata tra i castelli del Canavese è stata un’esperienza indimenticabile. Ognuno di questi luoghi racconta una storia unica, fatta di arte, architettura e tradizioni. È un viaggio che consiglio a chiunque ami la bellezza, la cultura e l’emozione di scoprire tesori nascosti. Ogni castello ha lasciato un segno, non solo nella mia memoria, ma anche nel mio cuore. Se state cercando una destinazione che sappia stupirvi e regalarvi momenti speciali, il Canavese e i suoi castelli vi aspettano. Non dimenticate la macchina fotografica e, soprattutto, lasciate spazio all’immaginazione.
Ultima tappa Chivasso. Ho cenato in uno dei locali situati in via Roma nei pressi della stazione ferroviaria. Ho dormito in un Airbnb sempre a Chivasso.
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