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24 Gennaio 2025 - 18:10
Dare nuova vita a un’area abbandonata e trasformarla nel cuore pulsante della comunità. È questa la sfida che sta affrontando il Comune di San Maurizio, impegnato in un ambizioso progetto di riqualificazione del complesso dell’ex Ozella, storico sito industriale in disuso da anni. Dopo aver acquisito la parte industriale della vecchia manifattura di via Bertalazona, l’Amministrazione guidata dal sindaco Michelangelo Picat Re guarda al futuro con un piano che punta a trasformare l’area in un luogo strategico per la città, combinando spazi pubblici, servizi e opportunità per i privati.
L’ex Ozella copre una superficie di circa 4mila metri quadrati, un tempo fulcro dell’industria locale, ma oggi simbolo di abbandono. Per restituire dignità a quest’area, il Comune ha deciso di partecipare a un bando governativo che mette sul piatto risorse complessive per 210 milioni di euro, con un massimo di 10 milioni finanziabili per progetto. L’obiettivo è ambizioso, ma chiaro: attrarre fondi pubblici e privati per avviare un restyling radicale.
«L’area è di grande interesse, siamo vicini al centro di San Maurizio e alla linea ferroviaria Torino-Ceres», spiega il sindaco Picat Re, sottolineando come il progetto potrebbe rappresentare una svolta per la città. Il bando, infatti, prevede la possibilità di creare una partnership pubblico-privata, aprendo la strada a investitori interessati a collaborare con l’Amministrazione nella trasformazione dell’ex complesso industriale.
Il piano di riqualificazione prevede una serie di interventi strutturali che cambieranno il volto dell’ex Ozella. La storica palazzina uffici che si affaccia su via Bertalazona diventerà la sede amministrativa della Cuki Cofresco, ex proprietaria dell’intero complesso, mentre gli spazi rimanenti ospiteranno progetti cruciali per la comunità. Tra questi, il trasferimento degli archivi comunali, il magazzino degli operai attualmente situato in via dei Fiori, e la creazione di un atteso salone polivalente, una struttura richiesta da anni dai cittadini.
Il progetto non si ferma qui. È prevista anche la realizzazione di un parcheggio pubblico da 1.000 metri quadrati, fondamentale per migliorare la mobilità urbana, e una revisione della viabilità nella zona, che sarà ridisegnata per adattarsi al nuovo assetto dell’area.
L’ex Ozella rappresenta oggi una ferita aperta nel tessuto urbano di San Maurizio, ma per l’Amministrazione è anche un’opportunità unica per creare un simbolo di rinascita. Dopo anni di abbandono, a dicembre 2024 sono finalmente iniziati i primi interventi: il complesso è stato ripulito da erbacce e arbusti, un passo necessario per preparare il terreno ai prossimi cantieri.
Le discussioni politiche non mancano. Negli ultimi mesi, si sono accavallate diverse ipotesi per la riconversione dell’area, tra cui la possibilità di inserire servizi commerciali e sanitari. Al momento, però, nulla è stato deciso. Ciò che è certo è che il futuro dell’ex Ozella resta al centro dell’agenda comunale e che l’Amministrazione sta facendo tutto il possibile per assicurarsi i fondi necessari a concretizzare la trasformazione.
«Rendere l’ex Ozella un luogo vivo e funzionale è una priorità per questa Amministrazione», ribadisce Picat Re, consapevole che il successo del progetto dipende anche dalla capacità di coinvolgere partner privati e di garantire la sostenibilità economica dell’operazione. La sfida è impegnativa, ma il Comune sembra determinato a vincerla, trasformando un simbolo di abbandono in un modello di rigenerazione urbana.
Il destino dell’ex Ozella potrebbe rappresentare un punto di svolta non solo per San Maurizio, ma anche per il territorio circostante, diventando un esempio di come recuperare aree dismesse per restituirle alla comunità. Ora, con il bando governativo e la prospettiva di nuovi investimenti, la città è pronta a voltare pagina. Il futuro, per San Maurizio, sembra passare proprio da qui.
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