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Benessere ad alta quota: scopri i segreti della montagnaterapia nel Canavese

Il progetto C.A.R.E. promuove l'accessibilità ai servizi socio-sanitari attraverso la montagnaterapia e iniziative educative

Benessere ad alta quota

Benessere ad alta quota: scopri i segreti della montagnaterapia nel Canavese

La montagna non è solo una meraviglia naturale, ma può trasformarsi in un autentico alleato della salute fisica e mentale. Nel cuore del Canavese, il progetto C.A.R.E. (Comunità a Supporto della Resilienza degli Ecosistemi Socio-Sanitari) dimostra come la montagna possa diventare un luogo di inclusione e resilienza. Il 22 gennaio, a Cantoira, si terrà una ciaspolata che promette di essere non solo un’esperienza indimenticabile per gli appassionati, ma anche un’opportunità per esplorare un nuovo approccio al benessere: la montagnaterapia.

Studi scientifici confermano che l’ambiente montano ha un effetto positivo sulla salute. Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health (2020) ha dimostrato che attività fisiche svolte in montagna, come trekking o ciaspolate, riducono i livelli di stress, migliorano l’umore e potenziano le funzioni cognitive. L’altitudine, con la sua aria pulita e ricca di ossigeno, favorisce inoltre la salute cardiovascolare, mentre il contatto con la natura aiuta a combattere l’ansia e la depressione.

La montagna agisce anche come una sorta di "palestra naturale": camminare su terreni irregolari migliora l’equilibrio, la forza muscolare e la resistenza fisica. Inoltre, il silenzio e la maestosità del paesaggio offrono uno spazio per riflettere, favorendo il rilassamento e la mindfulness.

La montagnaterapia: un percorso di inclusione

La montagnaterapia va oltre i benefici fisici, trasformando l’ambiente naturale in un vero e proprio strumento terapeutico. Questo approccio innovativo utilizza la montagna per creare percorsi di riabilitazione e crescita personale, integrando partecipanti con disabilità motorie e cognitive. Grazie all’uso di dispositivi come le joelette, carrozzine monoruota progettate per terreni impervi, le escursioni diventano accessibili a tutti.

La ciaspolata a Cantoira, organizzata dalla cooperativa Se.Sa.Mo in collaborazione con il CAI di Lanzo Torinese e il C.I.S. Ciriè, è un esempio concreto di come la montagna possa essere uno spazio di inclusione. “Non è solo un’attività sportiva, ma un’esperienza di comunità e condivisione,” spiegano gli organizzatori.

La ciaspolata a Cantoira

Avviato nell’ottobre 2023, il progetto C.A.R.E. è una delle iniziative più ambiziose nell’ambito della cooperazione transfrontaliera ALCOTRA, che coinvolge la Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è migliorare l’accesso ai servizi sociali e sanitari per le comunità rurali e montane, spesso trascurate nei piani di sviluppo.

Tra le attività di punta c’è il coinvolgimento di specializzandi in medicina generale, che nel 2024 hanno partecipato a laboratori specifici sulle sfide della pratica medica in territori montani. Per il 2026, è previsto un percorso educativo per gli studenti di medicina dell’Università degli Studi di Torino, che si concentrerà sul ruolo del medico di base in contesti montani. Una formazione che punta a creare professionisti capaci di affrontare le sfide sanitarie in ambienti remoti, promuovendo la resilienza delle comunità.

La montagna come strumento di crescita personale

Partecipare a una ciaspolata come quella di Cantoira non significa solo vivere un momento di svago, ma intraprendere un viaggio interiore. Il contatto con la natura, l’attività fisica e la condivisione con gli altri partecipanti offrono un’esperienza di benessere integrato. In un mondo dominato dalla frenesia, la montagna rappresenta un antidoto: un luogo dove il tempo sembra rallentare, permettendo di riconnettersi con se stessi e con l’ambiente circostante.

Per chi desidera partecipare alla ciaspolata, è possibile contattare il numero 351 5178015 per prenotazioni e informazioni. L’iniziativa è aperta a tutti, indipendentemente dal livello di esperienza, grazie al supporto di operatori e volontari del CAI.

Il progetto C.A.R.E. e le iniziative di montagnaterapia rappresentano un modello innovativo di utilizzo del territorio montano come risorsa sociale e sanitaria. Guardando al futuro, queste esperienze possono diventare un punto di riferimento per integrare natura, salute e inclusione, ispirando nuovi modi di vivere e valorizzare la montagna.

La montagna ci insegna che il benessere non è solo una questione fisica, ma un equilibrio tra corpo, mente e spirito. E in questa visione, la montagnaterapia rappresenta un faro per un futuro più consapevole e armonioso.

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