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Devietti come Meloni: il bilancio sotto accusa

I consiglieri del Partito Democratico contestano il sindaco di Ciriè: "Chi guadagna meno pagherà di più. Solidarietà verso i più deboli? Solo a parole."

Loredana Devietti

Loredana Devietti

Non si placano le polemiche a Ciriè dopo l’ultima seduta consiliare del 2024. I consiglieri del Partito Democraticoattaccano duramente il sindaco Loredana Devietti, accusandola di presentare numeri "fuorvianti" sul bilancio comunale. Il paragone che scuote l’aula non tarda ad arrivare: "Devietti come Giorgia Meloni: usa la calcolatrice, ma non sa fare i conti". È questo il giudizio tranchant espresso dai consiglieri di opposizione Marta Vittone, Federico Ferrara e Luca Capasso.

Al centro della bufera c’è la decisione di innalzare l’aliquota dell’addizionale Irpef dallo 0,7% allo 0,8%, una misura che i consiglieri dem definiscono come una stangata per i redditi più bassi.

Capasso Luca

Luca Capasso

Le critiche si concentrano sulla presunta minimizzazione dell’impatto economico da parte del primo cittadino, che ha parlato di un aumento di appena un euro al mese. Un’interpretazione che l’opposizione boccia senza mezzi termini: "Questa affermazione è fuorviante. Per chi aveva un reddito sotto i 10mila euro, l’impatto sarà ben più pesante, arrivando fino a 80 euro l’anno. Si passa da una totale esenzione al pagamento pieno dell’addizionale, comprensiva dell’aumento", evidenziano i consiglieri.

Non manca il confronto con altre realtà: "Mentre Comuni virtuosi come Rivoli alzano la soglia di esenzione fino a 15mila euro, qui a Ciriè chi guadagna meno sarà costretto a pagare di più. Si tratta di un’iniquità evidente". Per i dem, la misura rappresenta una contraddizione rispetto alle politiche di aiuto alle fasce deboli. I 30mila euro che il Comune prevede di incassare, denunciano, rappresentano un sacrificio sproporzionato per le famiglie già in difficoltà.

A poco più di tre anni dall’inizio del secondo mandato della Devietti, il clima politico si surriscalda in vista delle elezioni. L’opposizione insiste: "Non serve un grande calcolo, ma una riflessione: questi pochi spiccioli per il bilancio comunale si trasformeranno in una batosta per molte famiglie. Non è da qui che dovrebbe partire la solidarietà verso i meno abbienti?".

Un interrogativo che risuona come un atto d’accusa verso la linea politica dell’amministrazione comunale, accusata di guardare più alle cifre che alle persone. La replica del sindaco non si è fatta attendere, ma per il momento i numeri sembrano pesare più delle parole.

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