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12 Gennaio 2025 - 00:05
"Il film? Una breve storia della mia vita che mi vede sorridente sulla spiaggia di Pesaro, da me molto amata, ma non erano ancora successe alcune cose. Il film era stato girato prima del 7 ottobre e prima dell'8 ottobre, due date che hanno segnato profondamente il mio carattere, il mio umore, la mia percezione dei fatti di cui sono ancora una volta testimone. Spero che il film venga capito per quello che è: la storia di una vita".
Con queste parole, la senatrice a vita Liliana Segre ha aperto, attraverso un videomessaggio, l'evento organizzato dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte presso la Citroniera della Reggia di Venaria. Una serata dal forte valore simbolico, arricchita dalla proiezione del docufilm Liliana, seguito da un dibattito moderato dalla stessa Claudia Conte.
Tra gli ospiti presenti, il regista Ruggero Gabbai, il presidente del Consorzio Michele Briamonte e la direttrice Chiara Teolato, insieme a personalità di spicco come Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah, Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino, e Giulio Disegni, vicepresidente dell'Ucei. Tra i relatori anche Ugo Foà, che ha ricordato la sua drammatica esperienza durante il regime fascista, costretto a vivere in clandestinità per sfuggire alle deportazioni.
Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha voluto esprimere la sua gratitudine alla senatrice: "Grazie per averci fatto dono non solo di questa sua testimonianza intima e personale, ma anche per il suo impegno costante verso le nuove generazioni, tramandando il valore della memoria e della dignità umana. Oggi più che mai ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte, perché barbarie come quella dell'Olocausto non si ripetano più".
Parole di profondo rispetto anche dal presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone: "Liliana Segre è un simbolo e una testimone instancabile della Shoah, un baluardo contro l'antisemitismo. Ascoltare la sua storia è un atto di amore verso la nazione e di responsabilità verso il futuro dello Stato. Commemorare il Giorno della Memoria deve essere anche un monito per continuare a fare luce sull'antisemitismo latente che purtroppo ancora falcidia alcune piazze e organizzazioni".
Michele Briamonte ha sottolineato l'importanza della serata: "Ho voluto fortemente che alla Reggia di Venaria si tenesse questa iniziativa toccante dal valore non solo simbolico. Aver costruito un ponte tra passato e presente in un luogo patrimonio Unesco conferma il ruolo fondamentale che i beni culturali possono svolgere nella società civile".
La giornalista e scrittrice Claudia Conte, tra le organizzatrici dell’evento, ha lanciato un monito chiaro: "Esiste oggi un antisemitismo latente e strisciante, subdolo e insidioso, che va fermato a ogni costo. Il film sulla senatrice Liliana Segre non è solo un'opera cinematografica, ma un faro acceso sulla memoria collettiva. Raccontare la sua storia significa ricordare uno dei periodi più bui dell'umanità, per insegnarci a non ripetere gli stessi errori. La sua voce, il suo coraggio e la sua resilienza sono un dono prezioso per tutte le generazioni, ma anche un monito a combattere l'indifferenza e a promuovere la pace e la tolleranza. Guardare questo film è un atto di responsabilità verso il passato, ma anche verso il nostro futuro".
L’iniziativa ha ribadito, con forza, l’importanza di preservare la memoria della Shoah e di promuovere un’azione culturale e civile contro ogni forma di odio e discriminazione.
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