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03 Gennaio 2025 - 17:18
Criminalità online: crescono vittime e indagati, boom di arresti (foto di repertorio)
Nel 2024, i cyber crime hanno registrato un netto aumento in Piemonte e Valle d'Aosta, spingendo la polizia postale a intensificare le proprie attività di contrasto. Dal revenge porn alle sex extortion, passando per le frodi online e la pedopornografia, il report annuale C3 evidenzia una realtà preoccupante sul fronte della criminalità informatica.
Il numero dei delitti contro la persona trattati dagli uffici territoriali è cresciuto significativamente: nel 2024, sono stati 573 i casi affrontati, contro i 402 del 2023. In particolare, le sex extortion hanno registrato un aumento da 109 a 136, mentre gli indagati sono saliti da 84 a 150. Anche i casi di stalking sono cresciuti, passando da 10 a 15.
Uno degli episodi più eclatanti riguarda una persona che, dopo aver raccontato sui social il proprio percorso di cambio di sesso, è diventata vittima di minacce di morte, hate speech, ricatti e diffusione indebita di dati personali. A febbraio, due sospettati sono stati colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare.
La quantità delle frodi online appare stabile (da 1.751 nel 2023 a 1.794 nel 2024), ma il numero degli indagati è aumentato notevolmente, da 278 a 412. Sul fronte dei crimini finanziari, spicca l’arresto a Tirana di due albanesi, accusati di far parte di un’organizzazione dedita all’autoriciclaggio attraverso un falso sistema di trading online. I fondi raccolti dagli ignari investitori venivano convertiti in criptovalute e trasferiti tramite blockchain, rendendo difficile il tracciamento.
La quantità delle frodi online appare stabile (da 1.751 nel 2023 a 1.794 nel 2024), ma il numero degli indagati è aumentato notevolmente, da 278 a 412
Nonostante il calo dei dossier trattati sulla pedopornografia (da 119 nel 2023 a 79 nel 2024), i risultati investigativi sono stati significativi: i denunciati sono saliti da 62 a 78, mentre gli arrestati sono passati da 4 a 11. Due operazioni hanno avuto particolare rilevanza:
Un’altra indagine ha riguardato il commercio di stupefacenti tramite internet. La Sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Asti ha portato all’arresto di un cittadino italiano, smascherando un sistema di vendita illegale attuato attraverso piattaforme online.
I dati del report C3 confermano la necessità di potenziare ulteriormente le risorse e le competenze delle forze di polizia per contrastare la crescente minaccia del cybercrime. La criminalità informatica non solo si evolve rapidamente, ma coinvolge un numero sempre maggiore di vittime e indagati, rendendo essenziale un approccio coordinato tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini per garantire la sicurezza digitale.
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