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26 Dicembre 2024 - 21:55
Khaby Lame, il tiktoker con più follower al mondo
Non è facile stare al passo con i tempi che cambiano. Quante volte abbiamo sentito frasi come “trovati un lavoro vero” o “io ci pago le tasse, tu invece?” rivolte a professioni che fatichiamo a riconoscere come tali. Ma il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e l'esplosione dei social media ha portato alla nascita di una nuova figura professionale: il Content Creator. Un fenomeno che non può più essere ignorato, come dimostrano i numeri e l'impegno di associazioni come l'AICDC (Associazione Italiana Content and Digital Creators).
Se in passato la televisione ha rivoluzionato la società, creando un legame sempre più forte con le immagini, oggi ci troviamo di fronte a un nuovo paradigma: il mondo dei social. Un esempio di come questa professione possa cambiare una vita è rappresentato da Khaby Lame. Da operaio a star di ogni media, dai social al cinema, il suo successo dimostra la crescente domanda di contenuti immediati e informativi. I dati parlano chiaro: per ogni 100mila abitanti, 82 sono potenziali creator, e il 94,3% degli italiani tra i 16 e i 64 anni è presente sui social. Con una media di ricavi annui per creator di circa 84.023 euro, è evidente che non si tratta più di un fenomeno marginale.
La presidente Sara Zanotelli insieme al commissario dell'AGCOM Massimiliano Capitanio e al Vice-Presidete Mauri Valente per un evento
Eppure, chi produce contenuti sulle piattaforme digitali si trovava ancora in un limbo per quanto riguarda il riconoscimento del proprio lavoro. Per questo è nata l'AICDC. “L'Associazione è nata nell'estate di un anno e mezzo fa, da un incontro con Sara Zanotelli,” racconta il Vicepresidente Mauri Valente. “Sara rappresenta la parte più istituzionale, forte della sua esperienza nel mondo legislativo, mentre io provengo dal mondo dei Content Creator. Dal 2011 conosco a fondo questa professione e ho stretto molte amicizie, tra cui Vagnato, Sespo, Klaus e Campolunghi, figure di grande esperienza e valore. Siamo un’associazione apartitica e laica per poter dialogare con le istituzioni senza alcuna ideologia. Sul nostro sito offriamo uno sportello psicologico e uno fiscale, oltre alla possibilità di associarsi gratuitamente per il primo anno. Vogliamo colmare il gap culturale ed evitare che i nuovi creator vengano additati di non svolgere un lavoro regolare per mancanza di consapevolezza da parte dello Stato”.
Negli ultimi mesi, l'AICDC ha ottenuto il codice ATECO e ha avuto un importante incontro con l'INPS per affermarsi come realtà rappresentativa dei creator e degli influencer italiani. “Siamo orgogliosi di aver ottenuto, insieme a Istat e Eurostat e con la preziosa collaborazione del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, questo risultato, per cui lavoriamo da oltre un anno,” ha commentato la Presidente Sara Zanotelli in occasione dell'ottenimento del Codice Ateco per la Creator Economy, il 21 novembre 2024 a Roma. “Si tratta di una svolta storica per il settore, un primo passo verso un riconoscimento ampio e sistemico di queste nuove professioni emergenti”.
L'incontro tra il Presidente dell'INPS Gabriele Fava e la Presidente dell'AICDC Sara Zanotelli
“Avere un codice ATECO specifico”, aggiunge Valente, “si inserisce nella strategia dell'Associazione volta a definire una regolamentazione fiscale e previdenziale dedicata al settore. Un passo fondamentale!”. All'evento “C come Economy. Risposte concrete ad un mondo virtuale”, tenutosi a Palazzo Wedekind a Roma, dove è stata discussa la bozza di circolare INPS realizzata con il contributo di AICDC e Assoinfluencer (realtà più legata all'ambito legale e commerciale), Sara Zanotelli ha dichiarato: “Siamo fieri di questo traguardo, frutto di oltre un anno di lavoro con l'INPS. È il primo passo di un lungo cammino. In quest'ultimo anno abbiamo avviato un'interlocuzione con molte istituzioni, aprendo nuovi tavoli utili alla categoria. La definizione di questa bozza di circolare si inserisce in una strategia più ampia per la professionalizzazione del comparto e per una regolamentazione sistematica della Creator Economy, elemento fondamentale per garantire uno sviluppo organico”.
“Come dimostrano i dati, il settore della Creator Economy ha un peso rilevante nell'economia nazionale”, ribadisce Valente. “Il numero di creator cresce, le aziende includono sempre più l'influencer marketing nelle loro strategie e quasi la totalità degli italiani è presente online. È fondamentale riconoscere professionalmente queste nuove figure emergenti. Insieme ai nostri 900 associati, dialoghiamo quotidianamente con le istituzioni e le altre associazioni di categoria per creare una nuova cultura digitale e promuovere il settore”.
Valente ricorda anche l'impegno dell'associazione a supporto di Khaby Lame nel suo percorso per ottenere la cittadinanza italiana: “Siamo stati in prima linea per la cittadinanza di Khaby, una figura di respiro internazionale, membro del direttivo e il primo a interfacciarsi con la nostra realtà”.
Oggi Lame è consulente del direttivo, un valore aggiunto per l'Associazione, diventando un punto di riferimento contro ogni forma di discrimin
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