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25 Dicembre 2024 - 19:42
In un mondo che spesso perde di vista il vero significato del Natale, gli studenti dell'Istituto Alberghiero G. Colombatto di Torino hanno deciso di trascorrere il 25 dicembre in modo speciale. Nonostante il freddo e la tentazione di rimanere in famiglia, hanno scelto di dedicare la giornata alla solidarietà, unendo talento culinario e altruismo in un gesto che ha scaldato non solo i piatti, ma anche i cuori.
“Non c’è Natale senza condivisione”, potrebbe essere il motto di questa iniziativa straordinaria, ideata dall’insegnante Claudio Forti, figura ispiratrice che ha sempre creduto nell’importanza di legare la formazione professionale a un forte senso di umanità. Purtroppo, Forti non ha potuto essere presente quest’anno, ma il suo spirito ha permeato ogni gesto di questa giornata.
Insieme a docenti, personale scolastico e agli chef del Dipartimento Solidarietà Emergenze Piemonte, gli studenti hanno preparato 600 porzioni di un raffinato menù natalizio.
Ogni dettaglio è stato curato con amore: dalla lasagna vegetale con zucca, broccoli e scamorza, alla sovracoscia di pollo al limone, passando per la giardiniera di verdure in agrodolce e una mousse al cioccolato con crumble speziato.
Il tutto realizzato con materie prime donate, simbolo tangibile della generosità della comunità.
Il cibo preparato con cura è stato poi consegnato alla Comunità di Sant’Egidio, che lo ha servito a circa 400 persone presso le chiese dei Santi Martiri e di San Giorgio.
Altri pasti sono stati distribuiti agli “amici di strada”, regalando un momento di calore e speranza a chi vive quotidianamente nell’incertezza.
Tra i volontari che hanno reso possibile tutto questo, anche il personale di Eataly, che ha confermato il suo sostegno a questa iniziativa per il secondo anno consecutivo. “La vera ricchezza è condividere”, hanno commentato i rappresentanti dell’azienda, sottolineando l’importanza di essere parte attiva della comunità.
In un'epoca in cui spesso si parla di giovani disinteressati e apatici, gli studenti del Colombatto hanno dimostrato il contrario. La loro partecipazione volontaria e l’entusiasmo contagioso sono un promemoria che i valori di altruismo e solidarietà non sono mai fuori moda. “Abbiamo imparato tanto, ma soprattutto ci siamo sentiti utili”, ha detto uno degli studenti coinvolti.
Questo Natale speciale non sarebbe stato lo stesso senza Claudio Forti, insegnante amatissimo e promotore instancabile di questa iniziativa. Il suo ricordo ha accompagnato tutti durante la giornata, rendendo ancora più significativa l’esperienza.
Insomma, in una Torino resa più fredda dalle difficoltà di molti, i ragazzi del Colombatto hanno acceso una luce. Il loro esempio è un invito a ritrovare il vero spirito delle feste: quello che nasce dall’amore per il prossimo e dalla volontà di donare. Un pasto alla volta, una vita alla volta, la solidarietà si dimostra il piatto più ricco di tutti.
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