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25 Dicembre 2024 - 18:10
Lucio Dalla e Carlotta Thione
Siamo abituati, in questo periodo natalizio, ad augurarci un lieto fine anche nelle storie più difficili da raccontare. In fondo, una storia si basa sul modo di saperla raccontare. Possiamo, addirittura, trasformare una tragica conclusione in un nuovo inizio pieno di speranza. Quello che conta è il valore che sappiamo dare a quella storia, rifacendola rivivere grazie al nostro cammino.
Effettivamente, la morte di Lucio Dalla è stato un evento molto tragico e inaspettato da poter esprimere. Nel 1 marzo 2012 è stato trovato senza vita all'Hotel Plaza di Montreaux, una cittadina svizzera che è sede di uno dei festival musicali più importanti al mondo, qualche giorno dopo il suo concerto a quasi 69 anni. Eppure, la sua anima non si è fermata in quella sala e la sua storia ha preso un nuovo inizio.
Questa è la storia della giovanissima critica d'Arte Carlotta Thione, 25 anni, di Mazzè. Si è laureata in Beni Culturali nel 2021 e in Storia dell'Arte nel 2024.Il suo percorso artistico si è avviato fin dal liceo, diplomandosi nel 2017 con una tesina dedicata al cantautore Lucio Dalla. “ Per la mia tesina di maturità, tenuta all'artistico del Liceo Piero Martinetti di Caluso, ho fatto tutto un percorso incentrato sulla vita di Lucio con i consueti collegamenti con altre materie del corso “, ha dichiarato Carlotta, sottolineando la grande collaborazione in ambito artistico tra il cantautore e uno degli artisti della Transavanguardia. “ Nell'ambito artistico mi sono soffermata al Movimento d'Arte della Terza Avanguardia, fondata da Luigi Ontani negli anni '80, dove Lucio ne ha condiviso quello spirito grazie alla collaborazione con l'artista della Transavanguardia Mimmo Paladino: Dalla aveva in casa sua a Bologna, in Via d'Azeglio, alcune sue opere, ma ha anche lavorato insieme a Palladino per la realizzazione della copertina di un album. “
L'interesse per Dalla si è sviluppato già intorno ai 6 anni quando suo papà le ha fatto ascoltare il brano in vinile di “ Attenti a lupo”. Fu il primissimo "incontro" con Lucio Dalla. Successivamente, nel corso degli anni, si incrementò la conoscenza nei suoi confronti, cogliendo sempre più sfacettature di quell'artista tramite i suoi brani e le varie interviste. “ Lucio era un'artista duttile che esplorava diversi ambiti di ricerca: da quello musicale a quello artistico , ma anche l'ambito teatrale. Per esempio, ha riadattato la Tosca di Puccini con l'inserimento di nuovi personaggi, nuove storie che hanno un sapore Pucciniano.”
Durante una serata evento in casa di Dalla nel 2019, Carlotta ha presentato la sua tesina in compagnia del musicista Stefano Fucili, colui che ha collaborato con Lucio nella scrittura di alcuni suoi testi nei primi anni 2000. “ In quella serata, ho raccontato il mio percorso e come sono entrata in contatto con Lucio anche se non ho mai avuto possibilità di incontrarlo dal vivo“.
Carlotta Thione in casa di Lucio Dalla con Stefano Fucili
In quello stesso anno, ha partecipato al programma radiofonico Radio Spazio Ivrea condotto da Luigi Perona. Nella puntata del 18 dicembre dedicata a Lucio Dalla, Carlotta ha raccontato il percorso professionale e umano del cantautore tramite i suoi brani più inediti.
In questo modo, è riuscita a darne una visione molto umana e immersiva della persona di Lucio. Un artista che è riuscito a portare una visione profonda dell'animo umano in un mondo sempre più frenetico: dall'incessante capitalismo mediatico all'enigmatica tecnologia. Nel mezzo, l'espressione nuda dell'essere umano sostenuta e difesa dallo stesso cantautore .
“ Iscrivendomi all'Università, ho ritrovato la sua poetica in varie discipline: nella letteratura, nelle opere di Leopardi, in opere di alcuni poeti di fine '800 e inizio '900 “, prosegue Carlotta , valorizzandone il proprio cammino professionale in sintonia con Lucio Dalla. “ Mi sono laureata con una tesi di comparazione tra la Tosca di Illica e Giacosa,musicata poi da Puccini,e la versione di Lucio. In quell'occasione, ho ricevuto dei bozzetti inediti realizzati dallo scenografo Italo Grassi, colui che si è occupato all'epoca della Tosca di Lucio. “
Grazie a Carlotta, una parte di Lucio Dalla è ancora fra noi. Quel tragico marzo 2012 ha trovato un nuovo modo di essere raccontato, risentendo il valore della persona del cantautore nel percorso di questa giovane critica d'arte. Da quando aveva soli 6 anni e si ritrovava ad ascoltarlo insieme a suo padre, in una delle tantissime domeniche in studio, fino ad arrivare in casa sua con le sue persone fidate nel 2019, si può evidenziare una sentita conoscenza che è cresciuta nel tempo a tal punto da chiamarlo sempre con il nome. “ Lucio non l'ho mai conosciuto dal vivo, ma è avvenuta con l'emozioni emanate dai suoi testi e le varie storie raccontate su di lui “.
A questo punto, il messaggio di augurio per questo periodo natalizio proviene proprio da Lucio Dalla, riprese da Carlotta Thione, durante la fine della trasmissione del 18 dicembre 2019. “ Dobbiamo avere la speranza di guardare il futuro con serenità. Chissà dove metteremo le mani “. Sicuramente, lo spirito di Dalla ha saputo trovare quel futuro in questa ragazza così immersa nel coltivare l'emotività umana.
L'Immagine in un quadro di Lucio Dalla
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