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Alle porte del Canavese nel 2025 si produrranno 25 aerei per la guerra

Leonardo annuncia un nuovo ordine per l'aeronautica italiana

L'Italia potenzia la difesa

L'Italia potenzia la difesa

La Leonardo di Caselle Torinese, nello stabilimento di strada per Malanghero, sarà protagonista nella produzione e nell'assemblaggio delle componenti per i 25 nuovi aerei da guerra destinati all’Aeronautica Militare Italiana. L’annuncio ufficiale è arrivato lunedì 23 dicembre 2024 dal consorzio Eurofighter e dalla Netma (Nato Eurofighter and Tornado Management Agency), in seguito alla firma del contratto avvenuta a Roma. Pochi giorni prima, un ordine simile di 25 velivoli era stato confermato anche per la Spagna. I dettagli sui costi della commessa non sono ancora stati resi noti.

Gli aerei saranno del tipo Eurofighter Typhoon, progettati per operazioni di combattimento aria-aria e destinati a sostituire i modelli attualmente in uso. Questi velivoli rappresentano un passo avanti in termini di tecnologia, con un ciclo di vita stimato in circa 40 anni. Dotati di sensori di ultima generazione, nuovi sistemi d’arma e capacità di connettività avanzata, promettono prestazioni significativamente superiori rispetto ai loro predecessori.

L’amministratore delegato di Eurofighter, Giancarlo Mezzanatto, ha accolto la notizia con entusiasmo: "La decisione dell’Italia di acquistare 24 nuovi velivoli rappresenta un risultato straordinario." Anche il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, ha sottolineato l’importanza del progetto: "Il programma Eurofighter è il simbolo delle sinergie tra industria e istituzioni, garantendo un altissimo livello di innovazione tecnologica."

Non mancano, però, le polemiche. Da mesi, Leonardo è oggetto di dure critiche da parte dei movimenti pro-Palestina, che organizzano proteste frequenti, specialmente a Torino. Gli attivisti chiedono la fine della produzione di armi e la riconversione dell’azienda. Gli stabilimenti sono stati occupati in diverse occasioni dagli antagonisti, che accusano la Leonardo di essere parte di un sistema industriale al servizio dei conflitti.

In uno scenario che unisce progresso tecnologico e tensioni sociali, la produzione dei nuovi Eurofighter evidenzia il ruolo centrale dell’Italia nel settore della difesa europea e il delicato equilibrio tra innovazione e responsabilità etica.

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