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19 Dicembre 2024 - 14:37
Il calvario di Angelo Yuri Barrella per rinnovare la patente di guida, sospesa tra Italia e Francia
Angelo Yuri Barrella, nato a Casale Monferrato nel 1994, vive un’esperienza tanto unica quanto paradossale.
Residente a Briançon, in Francia, e iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) dal gennaio 2023, si è ritrovato intrappolato in un limbo burocratico tra Italia e Francia per il rinnovo della patente di guida.
Nell’autunno 2023, Angelo, chef di talento originario di Brusasco, nel torinese, prende un appartamento a Briançon per avvicinarsi al luogo di lavoro: un prestigioso hotel a quattro stelle a Serre Chevalier, dove ricopre il ruolo di capo cucina.
Con determinazione, regolarizza la sua posizione fiscale e sanitaria in Francia, immaginando di costruire una vita serena tra le Alpi. Tuttavia, una scadenza apparentemente ordinaria – il rinnovo della patente – lo catapulta in una spirale di problemi senza soluzione.
Con la patente in scadenza il 12 novembre 2024, Angelo si rivolge a una scuola guida italiana con largo anticipo, solo per scoprire che, essendo residente all’estero, l’Italia non può più occuparsi del rinnovo. Inizia così una lunga ricerca di risposte.
In Francia, Angelo scopre che la conversione della patente, un processo che un tempo era gestito dalle prefetture locali, è ora centralizzato presso l’ANTS (Agence Nationale des Titres Sécurisés). Questo cambiamento ha portato a un drastico aumento delle tempistiche burocratiche: si parla di attese fino a un anno.
Angelo, costretto a muoversi tra lavoro e casa, si rivolge alle autorità francesi chiedendo almeno un documento provvisorio che gli permetta di continuare a guidare. La risposta è un categorico “no”. Nessun documento sarà rilasciato fino a quando l’ANTS non richiederà la restituzione della patente italiana per procedere con la conversione.
“Ho chiesto agli agenti come dovrei vivere nel frattempo, come dovrei andare al lavoro o fare la spesa. Mi hanno risposto semplicemente: non sappiamo cosa dirle.”
La situazione è surreale. Da cittadino italiano che ha rispettato tutte le regole, Angelo si ritrova intrappolato tra due sistemi burocratici che non comunicano. La sua auto è regolarmente assicurata e il bollo è pagato, ma non può utilizzarla.
La vicenda di Angelo non è un caso isolato. Con la crescente mobilità dei cittadini nell’Unione Europea, emergono problematiche legate alla scarsa armonizzazione dei sistemi amministrativi. Se da un lato il codice stradale europeo è stato uniformato, dall’altro mancano procedure rapide e semplificate per gestire situazioni come quella di Angelo. “Mi sento abbandonato da entrambe le nazioni. Ho sempre rispettato le leggi e contribuito sia in Italia che in Francia, ma ora mi ritrovo senza alcun supporto.”
La sua storia mette in luce le difficoltà pratiche che molti cittadini europei affrontano quando si trasferiscono da un Paese all’altro. Oltre al disagio personale, queste complicazioni possono avere ripercussioni economiche, limitando la possibilità di lavorare e spostarsi liberamente.
Angelo Yuri Barrella
Angelo non chiede privilegi, ma un sistema più efficace. La sua speranza è che le istituzioni italiane e francesi possano collaborare per semplificare le procedure, magari adottando soluzioni come documenti provvisori per chi è in attesa del rinnovo o della conversione della patente.
La vicenda di Angelo è un monito per l’Europa: l’integrazione non può fermarsi ai trattati, ma deve tradursi in soluzioni concrete che rispondano alle esigenze quotidiane dei cittadini.
Fino ad allora, Angelo – come molti altri – rimane bloccato in un limbo, in attesa di una risposta che tarda ad arrivare.
Questa storia, che sembra paradossale in un’epoca di libera circolazione e diritti unificati, è solo una delle tante che evidenziano quanto ci sia ancora da fare per rendere l’Unione Europea davvero al servizio dei suoi cittadini.
Mentre Angelo aspetta, continua a destreggiarsi tra lavoro e ostacoli, cercando di mantenere la sua routine, pur senza la possibilità di utilizzare un’auto che è perfettamente in regola, ma priva del necessario permesso per circolare.
Lui, come tanti altri, non può far altro che aspettare, ma l’attesa non è solo una perdita di tempo: è una battuta d’arresto nella sua vita, una frustrazione che nessuna norma dovrebbe permettere.
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