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Spettacolo

Caluso, uno spettacolo con il botto per il Martinetti

Tra momenti teatrali e colpi di scena inaspettati, lo spettacolo di fine anno della Compagnia Las Màscaras "Garcià Lorca: La poesia non muore mai " all'Aula Magna dell'Istituto d'Istruzione Superiore " Piero Martinetti" di Caluso

La Compagnia Las Màscaras al completo

La Compagnia Las Màscaras nel momento dei ringraziamenti anticipati per il cortocircuito

Non c'è spettacolo senza colpi di scena, ma in questo caso ci siamo superati. Lo spettacolo delle ore 21 di martedi 17 dicembre all'Aula Magna del Martinetti di Caluso è stato sicuramente indimenticabile. La Compagnia Las Màscaras ha saputo coinvolgere meravigliosamente il pubblico, non fermandosi nemmeno quando un cortocircuito ha delimitato l'esibizione. Purtroppo, lo spettacolo si è dovuto fermare lo stesso in quanto gli strumenti tecnici risultavano fuori uso e, responsabilmente, non si poteva rimanere all'interno dello stabile finché il problema non sarebbe stato risolto. Comunque, andiamo con ordine.

Lo spettacolo è stato finanziato dalla Regione con i fondi del PNRR per portare avanti progetti inerenti al benessere scolastico e all'inclusione sociale. Grazie a questi fondi, si è riusciti a riportare al Martinetti una compagnia che si è originata da quell'istituto, ma ha avuto modo di debuttare anche in altri teatri con varie esibizioni quali il Teatro Gobetti di Torino, il Teatro delle Cavallerizze Reali del Teatro Regio di Torino, il Teatro Sant' Andrea di Caluso (TO) , il Teatro Carletti di Chivasso (TO) , il Palaeventi di Mazzè(TO) e il Teatro Belloc di Sangiorgio Canavese.

La Compagnia si è esibita al Festival “ Lingue in scena” di Torino, nel festival concorso “Regina YPA”, vincendo tantissimi premi, e nella rassegna “Ragazzi in gamba”. Nel 2017 , con “ Frida de los colores, Frida de los dolores”, si classifica tra i migliori quattro spttacoli in Italia, Premio “ E.Turroni” Teatro Bonci, Cesena. Le opere rappresentate in questi anni sono state: “ La lengua de las mariposas”, “ Don Quijote videogame”, “ El barbero de Sevilla”, “ Los Locos de Valencia”, “ Tres sombreros de copa”, “ Yo odio estudiar historia”, “ Frida de los colores, Frida de los dolores”, “ Carmen y Carmen”, “Vite di Evita”, “ Don Juan e i dongiovanni”, “ La zapatera prodigiosa “, “ Le Parole sono pietre: STOP bullismi!” e questo spettacolo “ Garcìa Lorca: la poesia non muore mai”.

La Compagnia Làs Mascaras si è originata dal laboratorio in lingua spagnola dell'indirizzo linguistico, ma successivamente ha anche inglobato altri indirizzi. I ragazzi e le ragazze in palco sapranno alternarsi tra lingua spagnola e lingua italiana per avvicinarsi meglio al pubblico. Vi porteremo nella Spagna degli anni'30, poco prima dello scoppio della guerra civile spagnola: quella che si dice essere, un po', la palestra della Seconda Guerra Mondiale.Noi, all'interno della vicenda, siamo ancora nei tempi della Seconda Repubblica Spagnola. La storia sarà narrata all'interno della Compagnia teatrale della Barraca, fondata dal nostro grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca. Ad un certo punto ci sarà un'irruzione dal futuro e poi si vedrà “, ha introdotto la Responsabile Professoressa di Spagnolo Serenella Squarello.

Il momento introduttivo  presentato dalla Preside del Martinetti Katia Milano insieme alla Professoressa responsabile del progetto Serenella Quarello  

L'esibizione è stata davvero molto inclusiva, pienissima di arte come la recitazione, il ballo e il canto. Fin da subito, la Compagnia è riuscita ad abbattere la quarta parete e far dell'intero ambiente il loro palco. È un laboratorio sperimentale che ha portato in scena un meta-teatro pieno di coreografie e colpi di scena, sviluppandosi oltre il semplice palco e la consueta scrittura di testi. Difatti, le varie scene erano svolte in tutta l'Aula Magna e vi erano dialoghi tra i personaggi decritti dall'autore e il poeta. Si è percepito il valore dell'inclusione e della sana espressione artistica personale, al di là delle difficoltà date dai malanni di stagione e imprevisti inaspettati.

Faccio parte della compagnia Las Màscaras della professoressa Quarello dal primo anno di liceo. La mia forte passione è il canto che coltivo fin dalla tenera età di 6 anni. Nel momento in cui sono venuta a conoscenza di questo progetto che mi offriva la possibilità di coltivare la mia più grande passione anche all'interno dell'ambito scolastico, ho voluto subito prendere parte “, ha voluto condividere in questo modo il suo pensiero la cantante Beatrice Calosso: “ Ora frequento il terzo anno di Dams a Torino, ma ogni volta che la professoressa mi offre la possibilità di contribuire, io accetto sempre volentieri. In questo spettacolo ho preso parte con tre brani cantati, ma in generale mi piace molto lavorare con i ragazzi, vederli crescere artisticamente. Ci tengo anche ad aiutarli a preparare i pezzi cantati o semplicemente dar loro un po' di supporto che c'è sempre bisogno. Sono sicura di essere un punto di riferimento per loro allo stesso modo in cui loro sono per me. Sono ragazzi davvero speciali, sensibili e intelligenti”.

Ad aggiungere ulteriore sostegno al laboratorio teatrale, Thomas Guerra, interprete del famoso Poeta spagnolo Federico Garcìa Lorca, ha dichiarato : “ Poter interpretare un grande personaggio come Federico Garcia Lorca è per me, prima di tutto, un onore per la sua grandezza, la sua influenza sulla letteratura e per la persona che era. Purtroppo non molti conoscono questo personaggio perciò portarlo in scena, grazie a questa opportunità, condividendo la cultura, è una pura gioia”.

Durante la scena in cui il grande Poeta spagnolo viene salvato dai ragazzi provenienti dal futuro,prima che quest ultimo si ritrovi braccato e ucciso dalle truppe franchiste,dopo una serie di incomprensioni date dalle generazioni differenti in scena, sono rimaste accese solo le luci di emergenza. Per i molti potevano sembrare un effetto voluto, visto le varie coreografie avvenute precedentemente con il richiamo alla luna ispiratrice, ma l'intervento immediato dalla professoressa ha subito riportato il pubblico all'evento reale che stava avvenendo: un cortocircuito.

Il momento del Cameo 

Nell'attesa di capire il da farsi, c'è stato un piccolo momento di Cameo cantato e suonato da parte di due membri della Compagnia. Successivamente, c'è stato l'invito da parte della Preside Katia Milano di allontanarsi con cautela dalla stanza per precauzione. Poco prima di andarsene dall'Aula Magna, un grande applauso è stato rivolto a tutti gli attori e attrici in scena per aver sostenuto lo spettacolo oltre le difficoltà.

Lo spettacolo teatrale si è dovuto fermare, ma il suo spirito è ancora intatto e pronto ad un nuovo appuntamento all'interno dell'Aula Magna dell'Istituto Martinetti di Caluso per gli inizi del 2025. Esattamente come il suo titolo riferente al valore della poesia che non muore mai, la Compagnia è sempre pronta a ripartire: “ Costi quel che costi, porteremo questo spettacolo alla sua giusta conclusione. Ci vedremo in un momento migliore dove potrete vedere il suo compimento “, ha concluso in questo modo la Professoressa Serenella Quarello.

Il Martinetti è da un po' di anni in forte gemelaggio con gli studenti spagnoli. Questo spettacolo è perfettamente in linea con lo spirito di inclusione e sinergia che l'ambiente scolastico detiene insieme ai suoi colleghi spagnoli. Si è subito attivato in sostegno con l'enorme disastro ambientale avvenuto nelle province di Valencia con tanto di circolare, avvallata dalla Preside Katia Milano, che dichiarava: “ L'Istituto “P.Martinetti”, addolorato per la tragedia che ha colpito la provincia di Valencia, si stringe alle famiglie e all'IES Andreu Alfaro di Paiporta, che hanno ospitato tante volte con straordinaria disponibilità e generosità i nostri studenti,diventando un poco anche la “nostra “ scuola e le “nostre” famiglie. Con la speranza che le forze e lo spirito di iniziativa che le contraddistinguono e che abbiamo spesso apprezzato le aiutino a ricostruire la propria vita, e che possiamo rivederci presto”.

Una circolare tradotta in lingua spagnola e seguita da una raccolta fondi per quei territori spazzati via dal tornado che ha provoncato una forte esondazione di fiume con moltissime vittime, feriti e sfollati.

Questo stesso spirito sarà sempre di grande ispirazione per chiunque vorrà rivederlo in questa Compagnia teatrale vincente. Non poteva che essere così il meraviglioso augurio per l'inizio di un nuovo anno pieno di solidarietà e inclusione.

Beatrice Colosso sul palco 

Il Poeta insieme ai suoi personaggi in scena 

I ragazzi e ragazze provenienti dal futuro insieme ai loro coetanei del'36. Tra le varie scene epiche, il confronto con mezzi differenti come il  cellulare e il telefono. 

Il momento prima dell'interruzione da parte della Professoressa e della Preside, la Compagnia teneva perfettamente il tempo al di là della difficoltà imminente con Thomas Guerra alla chitarra  

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