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Foglie sui marciapiedi, anziani al tappeto: l’autunno implacabile della giunta Piastra

A Settimo Torinese le foglie non si raccolgono, i cittadini si preoccupano e la sindaca risponde… lavorando

 Foglie sui marciapiedi, anziani al tappeto: l’autunno implacabile della giunta Piastra

Settimo Torinese non smette mai di stupire. Come una serie televisiva a puntate, ogni giorno regala una nuova scena. E c'è Elena Piastra, la sindaca del 75% indaffarata a sognare nuovi palazzi (Elena dei Palazzi sigh) mentre fuori impazza l’autunno.

Non bastavano l’erba alta che d'estate raggiunge livelli da safari, la scarsa illuminazione che neanche nel Medioevo, i topi che organizzano rave party notturni nelle strade, l’acquedotto che fa acqua – in tutti i sensi – e la rete del teleriscaldamento che somiglia più ai geyser di Yellowstone. No, a Settimo si aggiungono anche le foglie. Milioni di foglie. Quelle maledette foglie, simbolo di poesia e malinconia, a Settimo sono diventate un incubo.

Via cuneo

parco Luciano Lama

Sui social è un florilegio di foto. L’ultima perla arriva da via Cuneo. Un cittadino preoccupato lancia l’allarme con parole semplici ma efficaci: “Facciamo qualcosa, gli anziani rischiano di cadere”. Un messaggio che pare arrivare direttamente dal buon senso comune. Qualcuno gli risponde? Macché. Su Facebook la sindaca-ego ancora si compiace della sua ultima intervista sulle pagine "nazionali" della Stampa (la donna è in carriera) e sulla pagina del Comune si fa ammaina con la nuova fontana dei "pesci fuori".

Già, perché dalle parti di Palazzo Comunale la priorità resta zittire le proteste, mica raccogliere le foglie.

Tant'è! E mentre i cittadini “spettegolano”, qualcuno prova ad organizzarsi: al Parco Luciano Lama si passa all’autogestione. Qui, tra panchine scrostate e aiuole in stato d’abbandono, un gruppo di residenti si è rimboccato le maniche.

Dopotutto, se il Comune è occupato a “lavorare”, qualcuno dovrà pur farlo sul serio.

Ma la domanda sorge spontanea: lavorare dove, quando e soprattutto come?

Le strade restano un’insidia continua, gli anziani devono trasformarsi in funamboli per evitare di scivolare sulle foglie marce, e i cittadini si chiedono se davvero la giunta Piastra stia “lavorando” o semplicemente aspettando che arrivi la primavera.

Del resto, in una città che sembra aver scelto l'autosufficienza forzata, anche raccogliere qualche foglia diventa un'impresa.

Forse ci vorrebbe un bel progetto finanziato con il PNRR, magari intitolato: “Foglie al tappeto: strategie innovative per l'autunno settimese”. 

Oppure si potrebbe chiedere ai cittadini di dotarsi di ramazza e buona volontà: autogestione per tutti, alla faccia delle tasse pagate.

La verità è che ci manca qualche cazzata dell'assessore Alessandro Raso, tipo quella sugli insetti impollinatori al parco, tipo un elogio alle foglie che fan bene alla salute o lo stupore su un evento eccezionale che tante foglie così tutte insieme non si erano mai viste...

E intanto? Intanto le foglie cadono come han sempre fatto, come fanno tutti gli anni, fedeli come il malcontento dei cittadini. 

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