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Nuovo codice della strada: multe più salate e regole più severe. Ecco i primi controlli

A Torino i primi controlli. Il nuovo codice della strada inasprisce le sanzioni per l'uso del cellulare alla guida e altre infrazioni

Foto di repertorio

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Il 15 dicembre 2024 segna una data cruciale per gli automobilisti italiani, con l'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. A Torino, le prime ore di applicazione delle nuove norme hanno già mostrato un cambiamento significativo nei comportamenti degli automobilisti, in particolare per quanto riguarda l'uso del cellulare alla guida. Il comandante della polizia locale, Roberto Mangiardi, ha osservato un "maggiore rispetto del divieto di usare il telefonino alla guida", un segnale positivo che potrebbe contribuire a ridurre il numero di incidenti stradali.

Le nuove regole prevedono sanzioni più severe per chi viene sorpreso al volante con il cellulare in mano. Le multe ora variano dai 250 ai 1000 euro, rispetto ai precedenti 165-650 euro. Inoltre, è prevista la sospensione della patente per una settimana se i punti sono almeno dieci, e per 15 giorni se il numero di punti è inferiore. Nonostante l'inasprimento delle pene, nel primo giorno di applicazione non si sono registrate sospensioni per uso di smartphone, ma sono state elevate circa novanta multe, principalmente per sosta in stalli riservati alle persone con disabilità, con sanzioni a partire da 330 euro.



Il nuovo codice non si limita a colpire l'uso del cellulare. Anche la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti è oggetto di sanzioni più severe. Per un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, sono previste sanzioni detentive e pecuniarie, oltre alla sospensione della patente da sei mesi a un anno, che diventano due anni se il tasso supera 1,5 grammi per litro. Ancora più rigida la normativa per chi guida sotto l'effetto di droghe, con la sospensione della patente per tre anni.

Nonostante le nuove norme, l'Associazione Vittime della Strada (AVS) esprime preoccupazione per la ridotta attenzione alla velocità, considerata un fattore chiave in circa il 30% dei sinistri mortali. Silvia Frisina, vicepresidente dell'AVS, sottolinea che "i dati ACI Istat riferiti ai primi sei mesi del 2024 indicano un aumento delle vittime del +7,9% sulle strade urbane". In Piemonte, il numero di pedoni morti è salito a 24 rispetto ai 15 dell'anno precedente. La Frisina si batte per l'istituzione di zone 30, che il nuovo codice limita, non consentendo l'installazione di autovelox su strade urbane con limiti inferiori ai 50 km/h.

L'assessora Chiara Foglietta rassicura che nella definizione delle zone 30 non ci si limiterà a installare cartelli, ma si interverrà con soluzioni strutturali come nasi e chicane, che favoriscono naturalmente la riduzione della velocità. Questi interventi potrebbero rappresentare una svolta nella gestione della sicurezza stradale, promuovendo un cambiamento culturale tra gli automobilisti. Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza sulle strade italiane. Tuttavia, resta da vedere se le nuove norme saranno sufficienti a ridurre il numero di incidenti e vittime, o se saranno necessari ulteriori interventi per affrontare il problema della velocità e migliorare la sicurezza dei pedoni.

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