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12 Dicembre 2024 - 12:02
Nonni pasticceri preparano i dolci per i senzatetto
Quest’anno, la magia del Natale ha trovato una forma dolcissima e profondamente toccante: i nonni delle RSA hanno deciso di mettere le mani in pasta per una giusta causa. L’iniziativa, intitolata “Dolce Natale”, ha trasformato le feste in un momento di condivisione e solidarietà, coinvolgendo gli ospiti delle case di riposo gestite da emeis Italia, leader nell’assistenza socio-sanitaria e nella cura delle persone fragili.
Tra le strutture partecipanti, la Casa di Cura Ville Turina Amione di San Maurizio Canavese si è distinta per l’entusiasmo e l’impegno degli anziani ospiti, che si sono calati nel ruolo di pasticceri per un progetto che ha il sapore della generosità. Durante i laboratori di cucina organizzati ad hoc, gli anziani, affiancati da educatori e cuochi, hanno creato una varietà di delizie natalizie: biscotti dalle forme tradizionali, dolci tipici delle feste, muffin e cupcake decorati con i colori del Natale.
Le golose creazioni non erano destinate solo al piacere personale. Ogni RSA aderente ha scelto un ente benefico locale come destinatario delle loro dolci opere. Nel caso di San Maurizio Canavese, i dolci preparati con tanto amore andranno a rendere più dolce il cenone di Natale di persone svantaggiate: famiglie indigenti, senzatetto o ospiti delle mense dei poveri. Un gesto che scalda il cuore e rende il Natale più luminoso per tutta la comunità.
La CEO di emeis Italia, Alessandra Taveri, ha spiegato il senso profondo dell’iniziativa: «Anche quest’anno abbiamo deciso di vivere il Natale con un’iniziativa solidale che punta a coinvolgere i nostri ospiti in un’attività ricreativa che allo stesso tempo li faccia sentire utili e importanti. Gli anziani sono una risorsa per la nostra società e a volte anche un piccolo gesto, come preparare e regalare dei biscotti, può avere un valore immenso per chi lo fa e per chi lo riceve».
I volti sorridenti dei nonni pasticceri raccontano meglio di qualsiasi parola la gioia di partecipare a un progetto che dona dignità, appartenenza e un rinnovato senso di utilità. Non sono mancate le emozioni nei laboratori: mani tremanti per l’età che con delicatezza hanno modellato biscotti; occhi pieni di ricordi legati ai Natali passati; risate condivise mentre si sporcavano di farina e zucchero a velo.
La Festa di Natale si è dunque trasformata in un momento che va ben oltre i confini delle strutture: è diventata un ponte tra generazioni, un gesto concreto di solidarietà capace di ridare valore al ruolo degli anziani nella società. «Non è solo una questione di fare dolci – ha sottolineato uno degli educatori – ma di creare un circolo virtuoso di affetto e supporto che coinvolge tutti, dai nostri ospiti agli enti beneficiari».
È un messaggio importante quello che arriva da San Maurizio Canavese e dalle altre RSA aderenti: il Natale può essere un momento per riscoprire valori fondamentali come l’empatia, la condivisione e il sostegno reciproco. E in questo caso, tutto è partito da una semplice ricetta, arricchita da un ingrediente speciale: il cuore.
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