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Enigmi

Il mistero della “rotoballa volante”: sparita dalla rotonda, riappare in un campo

Una rotoballa usata dalla Pro Loco Mansio Quadrata come sostegno per un banner è stata spostata misteriosamente oltre la strada. Bravata o prova di forza? Indaga la Polizia Municipale.

Banner proloco con rotoballe a sostegno

Sabato 7 dicembre, Verolengo si è svegliata con un enigma degno di un romanzo giallo. In località Benne, sulla grande rotonda all’ingresso del paese provenendo da Crescentino, una rotoballa utilizzata come sostegno per il banner della Pro Loco Mansio Quadrata è improvvisamente sparita dalla sua consueta postazione. Il cilindro di fieno non si è dissolto nel nulla, ma è stato ritrovato in un campo adiacente, dall’altra parte della strada, vicino alla ferrovia.

Un dettaglio non trascurabile rende l’accaduto ancora più curioso: spostare una rotoballa non è un’impresa da poco. Parliamo di un oggetto che può pesare tra i 3 e gli 8 quintali. Come abbia attraversato la strada per finire nel mezzo del campo resta un mistero, ma di certo non si tratta di un’operazione semplice né improvvisata.

La Pro Loco Mansio Quadrata, accortasi dello spostamento, è intervenuta rapidamente per riposizionare la rotoballa al suo posto. Tuttavia, il direttivo dell’associazione non ha nascosto la propria incredulità e un pizzico di preoccupazione. “Non abbiamo idea di chi sia stato. Se qualcuno lo ha fatto con una motivazione valida, ci informi subito. Nel frattempo, abbiamo fatto segnalazione alla Polizia Municipale, temendo che si trattasse di una bravata che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi”, si legge nella nota diffusa dalla Pro Loco.

Per sdrammatizzare, l’associazione ha ipotizzato che qualcuno possa essersi allenato nottetempo per un futuro Palio, ma il richiamo alla responsabilità non manca. “Se fosse stata una bravata, invitiamo gli adulti a parlarne in casa. È importante far capire quanto sia pericoloso, oltre che stupido, un gesto del genere”.

Resta il dubbio su chi abbia orchestrato il bizzarro spostamento e con quale scopo. Che si tratti di una burla, di una prova di forza o di un esperimento di telecinesi, è evidente che l’impresa non sia stata realizzata da un singolo individuo senza uno sforzo notevole. Forse, come commentano ironicamente dalla Pro Loco, “sarebbe stato meglio utilizzare quelle energie per qualcosa di più utile a tutti”.

Intanto, la “rotoballa volante” è tornata al suo posto, ma il mistero resta. In un paese che si prepara alle festività natalizie, l’episodio è destinato a far discutere ancora a lungo, tra chi lo interpreta come un atto goliardico e chi teme che dietro ci possa essere un intento meno innocuo. Chissà che il colpevole non decida di farsi avanti per svelare i retroscena di questa strana storia.

 

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