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Robassomero

Avrebbe compiuto 100 anni a maggio: l'addio alla mamma del sindaco

Felicita Martini ha incarnato i valori di una generazione di donne straordinarie

Felicita Martini aveva 99 anni

Felicita Martini aveva 99 anni. Di sfondo, Strada del Verde

C’è un silenzio che avvolge Robassomero, un silenzio fatto di rispetto e commozione, mentre la comunità si stringe intorno al dolore del sindaco Antonio Massa per la scomparsa della madre, Felicita Martini vedova Massa, una figura che ha rappresentato un simbolo di impegno e dedizione. Felicita si è spenta serenamente il 26 novembre scorso, all’età di 99 anni e sei mesi, lasciando dietro di sé una storia che parla di sacrifici, amore e valori condivisi.

Un talento precoce e una forza straordinaria

La vita di Felicita affonda le radici nella terra e nella semplicità. Nata a Robassomero, in localià Grangia Pol, ha poi vissuto tutta la sua vita in Strada del Verde. Ha trascorso i primi anni tra i campi, dove il duro lavoro ha forgiato il suo carattere. Ma già da bambina, Felicita mostrava una vivacità e un talento innati. Una fotografia in bianco e nero, esposta durante una mostra organizzata dalla Pro Loco, la ritrae a soli 9 anni, mentre recita una poesia davanti alle autorità dell’epoca. Era il 1934, e Felicita, alunna della 4ª elementare, fu scelta dal maestro Teofilo Casale per il suo coraggio e la sua voce cristallina. Quel momento, applaudito con entusiasmo, segnò uno dei primi ricordi indelebili della sua vita.

La fotografia scattata nel 1934 e rispuntata per una mostra di scatti d'epoca

Un amore eterno e una solitudine affrontata con dignità

Nel gennaio 1946, Felicita sposò Guglielmo Massa, con cui condivise un amore profondo e genuino. Dall’unione nacque, tre anni dopo, Antonio, l’unico figlio. Tuttavia, la felicità familiare fu segnata dalla tragedia: nel 1954, Guglielmo venne a mancare prematuramente, lasciando Felicita a crescere Antonio da sola. Fu in quegli anni che Felicita mostrò tutta la sua forza. “Mamma mi ha insegnato il valore della solidarietà, della cultura e del rispetto per gli altri,” ha raccontato il sindaco Massa. “Voleva che studiassi, che avessi una preparazione per costruire un futuro migliore, e quei valori che mi ha trasmesso mi hanno accompagnato nella vita e nella politica.”

Il legame con la comunità e la parrocchia

Nonostante i sacrifici, Felicita trovò sempre il modo di dedicarsi agli altri. La parrocchia di Santa Caterina divenne la sua seconda casa. Qui collaborava con i parroci, occupandosi delle pulizie e del lavaggio degli indumenti. Anche quando gli acciacchi dell’età si fecero sentire, Felicita non rinunciava a inforcare la bicicletta per raggiungere la chiesa. “Non dite a mio figlio che sono venuta in bici,” ripeteva, ostinata e generosa. Durante l’omelia, il parroco David Duò ha ricordato il suo instancabile impegno: “La tua dedizione è stata un esempio per tutti noi. Hai vissuto con semplicità, ma con un cuore grande.”

Il sindaco di Robassomero, Antonio Massa

La gioia della famiglia

Nonostante i momenti difficili, Felicita trovò nuova felicità nella famiglia che si allargava. Il matrimonio del figlio Antonio con Celestina nel 1974 fu per lei un momento di grande gioia, così come l’arrivo dei nipoti Manuela e Fabio e, in anni più recenti, dei pronipoti Adelaide e Stefano. “Mamma, sei stata la colonna portante della nostra famiglia. Il tuo ricordo vivrà nei cuori di tutti noi,” ha dichiarato Antonio, visibilmente commosso durante i funerali.

Un’eredità di valori

Felicita Martini non era solo una madre e una nonna amorevole; era un pilastro della comunità, una donna che ha affrontato le difficoltà della vita con coraggio e dedizione. La sua storia è quella di una generazione che ha saputo trasformare le avversità in opportunità per costruire legami più forti, valori che il sindaco Antonio Massa ha fatto propri nella sua vita personale e professionale. “Saluta papà,” ha concluso Antonio, rivolgendosi idealmente alla madre. “Riprendete insieme il cammino che avete iniziato nel 1946. Noi continueremo a custodire il vostro esempio.”

Con la sua scomparsa, Robassomero perde una testimone preziosa di un tempo che non c’è più, ma il ricordo di Felicita Martini continuerà a vivere nei racconti della comunità e nel cuore di chi l’ha amata.

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