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Trasporti
01 Dicembre 2024 - 12:15
Nel cuore di Torino, due stazioni ferroviarie, Dora e Zappata, attendono da anni di essere portate alla luce. Queste fermate sotterranee, parte del nodo ferroviario della città, sono state costruite "a rustico" nel 2009 con la realizzazione del passante ferroviario. Tuttavia, da allora, sono rimaste incomplete, mancando di collegamenti essenziali, impianti, marciapiedi e accessi. Sembravano destinate a rimanere stazioni fantasma, soprattutto dopo il taglio dei fondi del PNRR che aveva definanziato l'intervento, previsto inizialmente per il 2026.
UN NUOVO INIZIO PER DORA E ZAPPATA
Ma ora, una nuova speranza si profila all'orizzonte. Giovedì scorso, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha pubblicato il bando per la "progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del completamento architettonico, impiantistico e funzionale" delle due fermate. Il valore globale stimato dell'appalto è di 48,6 milioni di euro, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 16 gennaio prossimo. Secondo l'assessora alla mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, "pensiamo che i lavori possano effettivamente partire nel secondo semestre del 2025". Se tutto procederà senza intoppi, le stazioni potrebbero essere operative entro il 2028.
L'asessora alla mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta
UN PASSO AVANTI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
"Siamo molto soddisfatti, il pressing nei confronti di RFI ha funzionato", ha dichiarato Foglietta. "È una bella notizia perché il territorio aspetta da anni questa trasformazione e le due fermate saranno centrali per la mobilità sostenibile urbana e suburbana". Le stazioni di Dora e Zappata non saranno solo parte del sistema ferroviario metropolitano (SFM), ma diventeranno anche importanti nodi di interscambio con altri mezzi di trasporto. Dora sarà collegata con la nuova linea 12, mentre Zappata con il tram 10 e il 4, e in futuro, con la linea della metropolitana 2.
UN NODO CRUCIALE PER TORINO
Le due stazioni si trovano in punti strategici della città. Dora è situata sotto la vecchia stazione di Piazza Baldissera, demolita con il passante, mentre Zappata si trova sotto Largo Orbassano, tra i quartieri Crocetta e Santa Rita. Questi nuovi punti di collegamento per i treni metropolitani sono parte di un piano più ampio delineato da RFI, che prevede l'ampliamento del servizio ferroviario metropolitano. Tra le novità, la creazione della linea SFM5 tra Orbassano San Luigi e Torino Stura, prevista per il 2026, e la costruzione di nuove fermate a San Paolo e nei pressi del centro commerciale Le Gru a Grugliasco.
UN FUTURO DI MAGGIORE EFFICIENZA
Entro il 2028, secondo i programmi di RFI, dovrebbe essere pronta anche una nuova galleria di 4,5 chilometri tra Porta Nuova e Porta Susa, affiancata al passante. Questa infrastruttura servirà a separare i flussi di traffico, consentendo un aumento delle corse e migliorando l'efficienza del sistema ferroviario torinese. In un contesto in cui la mobilità sostenibile diventa sempre più centrale, il completamento delle stazioni di Dora e Zappata rappresenta un passo fondamentale per Torino. Non solo si tratta di un'opportunità per migliorare il trasporto pubblico, ma anche di un simbolo di rinascita per due infrastrutture che, per troppo tempo, sono rimaste nell'ombra. La città si prepara così a un futuro in cui la mobilità sarà più integrata, efficiente e sostenibile, rispondendo alle esigenze di una metropoli in continua evoluzione.
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