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25 Novembre 2024 - 12:12
Il Presidente Sergio Mattarella. Sullo sfondo i binari della linea ferroviaria Chivasso-Asti
"Lo smantellamento delle linee ferroviarie minori è un danno e un tema non eludibile da chi ne ha la responsabilità".
Riprendiamo le parole pronunciate dal Presidente Sergio Mattarella in occasione del suo intervento all’assemblea Anci che si è tenuta a Torino il 20 novembre scorso.
Il suo discorso ha disegnato perfettamente la situazione attuale nelle cosiddette aree interne, dove “l’unità del Paese trova un aspetto di fragilità, per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento di infrastrutture realizzate con sacrificio in passato”.
Il riferimento è rivolto direttamente alle linee ferroviarie minori, che hanno avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei territori delle aree interne e che troppo frettolosamente sono state accantonate, definendole prima rami secchi e poi facendole sprofondare nell’oblio dopo una lenta agonia fatta di corse annullate, coincidenze non rispettate, orari mal programmati, mancanza d’informazioni alla clientela.
Le parole del Presidente Mattarella conferiscono perciò nuova linfa alle istanze che da sempre abbiamo proposto in contrasto ad un’impostazione che da anni ha privilegiato un approccio ragionieristico, dimenticando forse che l’argomento riguarda un servizio pubblico che interessa molte persone ogni giorno.
Dobbiamo ripartire da ciò che esiste per programmare un futuro migliore a favore della salute dei cittadini, della cura dell’ambiente e del suolo, diminuendo il numero dei veicoli circolanti e promuovendo il trasporto pubblico come valida alternativa.
In questo momento proprio l’unità del Paese citata dal Presidente Mattarella è minata dalla mancanza di servizi, che costringe le persone ad una migrazione verso i centri più grandi ed organizzati, abbandonando allo spopolamento quelli più piccoli.
In Piemonte, negli ultimi due anni qualcosa è migliorato: due linee ferroviarie sono state riattivate ed altre due sono state programmate, ma sono ancora 10 quelle sospese che meriterebbero nuova attenzione e considerazione, come anche quelle che subiscono ancora i tagli dovuti al Covid, lasciando molte aree e centri importanti, vedi Casale Monferrato, Ovada e Nizza Monferrato, privi o con scarsi collegamenti nei fine settimana.
Non si deve più pensare però per singola tratta bensì ad una rete che comprenda i treni, i bus ed i mezzi privati, privilegiando quelli a locomozione senza motore al fine di creare un sistema fluido ed agevole che possa permettere a residenti e turisti di spostarsi da e per ogni area della nostra Regione.
Allora ripensiamo e riprogettiamo la stazione di Chivasso come vero nodo e porta verso tutte le destinazioni: Torino e Milano sicuramente le principali, ma anche Ivrea ed Aosta, gli aeroporti, Casale Monferrato ed Alessandria, riproponendo con decisione la riattivazione della Asti – Chivasso, che collega e lega i Comuni ed i territori lungo il Po Chivassese oltreché del Basso Monferrato con la città e da qui verso destinazioni nazionali ed internazionali, anche per i residenti dei luoghi più lontani, collegati alle fermate del treno con bus in adduzione.
I collegamenti a media/lunga distanza sono importanti, ma se poi le persone arrivano a Chivasso e non trovano il modo per proseguire verso le aree interne, visto che in molti casi nei fine settimana nemmeno il servizio su gomma è attivo, come si può realizzare un’offerta che soddisfi sia gli operatori che vi lavorano ed investono, sia chi si vuole muovere in sicurezza, comodità e nel rispetto dell’ambiente?
Questa dovrebbe essere una priorità anche dalle amministrazioni pubbliche locali. Per molte lo è. Investiamo su un futuro più sostenibile e responsabile.
Come sempre, siamo disponibili a collaborare con le Istituzioni per progettare un sistema di trasporti migliore che possa rispondere alle esigenze di tutti.
Fulvio Bellora
Co.M.I.S.
Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile
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