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25 Comuni torinesi rivoluzionano gli orari degli asili nido: ecco la lista completa

La Regione investe oltre un milione per le famiglie

Asili nido aperti più a lungo

Asili nido aperti più a lungo: 25 Comuni della Città Metropolitana di Torino beneficiano del nuovo bando regionale

La Regione Piemonte ha annunciato una misura significativa per sostenere le famiglie e promuovere l’occupazione femminile. Con un investimento di oltre un milione di euro, l'assessorato all’Istruzione e Merito, guidato da Elena Chiorino, ha destinato risorse a 68 Comuni piemontesi, di cui 25 appartenenti alla Città metropolitana di Torino. L’obiettivo è il prolungamento degli orari di circa 90 asili nido comunali, mantenendo invariate le tariffe per le famiglie.

Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale all'Istruzione e Merito

L’iniziativa mira a favorire una migliore conciliazione tra lavoro e famiglia per le mamme lavoratrici, incentivando al contempo la natalità. “Vogliamo continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie. L'ampliamento degli orari dei nidi comunali è un segnale di attenzione verso le necessità delle mamme lavoratrici e delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida di far quadrare tempi e impegni. Al tempo stesso, si tratta di un investimento per contrastare il fenomeno della denatalità e promuovere una crescita equilibrata nei nostri territori, soprattutto quelli montani e più marginali”, ha dichiarato Elena Chiorino.

La misura offre ai Comuni la possibilità di scegliere come modulare il prolungamento degli orari, ad esempio ampliando l’orario settimanale, aggiungendo l’apertura il sabato mattina o durante le pause didattiche e natalizie. L’arco temporale di riferimento va dal 7 ottobre 2024 al 31 luglio 2025.

Nella Città metropolitana di Torino, l’importo complessivo stanziato ammonta a 356.226 euro. Ecco l’elenco dei Comuni beneficiari e i fondi assegnati:

  • Perosa Argentina: 6.300 euro
  • San Secondo di Pinerolo: 5.180 euro
  • Lanzo Torinese: 5.880 euro
  • Collegno: 25.900 euro
  • Beinasco: 18.480 euro
  • Brandizzo: 17.302 euro
  • Rivalta di Torino: 11.200 euro
  • Piossasco: 6.160 euro
  • Caselle Torinese: 5.460 euro
  • Giaveno: 3.920 euro
  • San Maurizio Canavese: 5.460 euro
  • Chivasso: 36.572 euro
  • Moncalieri: 9.520 euro
  • Casalborgone: 12.600 euro
  • Carmagnola: 9.520 euro
  • Candiolo: 5.064 euro
  • Nichelino: 53.760 euro
  • Rivarolo Canavese: 5.320 euro
  • Roletto: 16.800 euro
  • Druento: 11.480 euro
  • Orbassano: 18.200 euro
  • Carignano: 11.200 euro
  • Torre Pellice: 18.200 euro
  • Settimo Vittone: 14.348 euro
  • Settimo Torinese: 22.400 euro

Sono molto soddisfatta di questa misura che mostra una grande sensibilità verso le donne e che si profila come un prezioso aiuto alle famiglie ed un importante sostegno alla natalità, ha commentato Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. “La Città metropolitana di Torino ha visto l’adesione di 25 Comuni, un segnale positivo per il territorio e le comunità che ci vivono. L’impegno della Regione è concreto e va nella direzione giusta, sostenere le famiglie significa guardare in modo costruttivo e positivo al futuro”, ha concluso.

Alessandra Binzoni

La misura rappresenta un passo importante non solo per il miglioramento dei servizi alla prima infanzia, ma anche per combattere lo spopolamento delle aree montane e marginali, dimostrando come investimenti mirati possano generare benefici significativi per le comunità locali.

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