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Cultura
18 Novembre 2024 - 21:54
La mediatrice professoressa Paola Giordano che presenta Johanna Finocchiaro
Nel salone polifunzionale situato dietro il Municipio di Sparone si è svolto, l'altra sera, un incontro dedicato alla poesia, dove ogni parola è risuonata come un invito a osservare la realtà con uno sguardo più profondo.
A moderare l’evento è stata Piera Giordano, docente di materie letterarie presso il Liceo Artistico di Castellamonte e autrice poetica. Sin dall'inizio, l’ascoltatore è stato guidato in un viaggio emozionale attraverso le quattro opere della poetessa Johanna Finocchiaro, partendo dall'ultima pubblicazione L'Atto Versato: Poesie d'azione (2024) fino al suo primo lavoro, Clic (2020). Tra questi, si collocano Specchi (2023) e Ramificare (2022), componimenti che esplorano le molteplici sfumature della sua poetica.
L’incontro ha preso il via dall’opera più recente, L'Atto Versato, strettamente legata al precedente Specchi. Finocchiaro ha spiegato come questo nuovo lavoro rappresenti una riflessione sull’azione poetica rivolta al mondo esterno:
“L’Atto Versato prosegue l’intento di Specchi di raccontare un’espressione poetica che, inevitabilmente, non può prescindere dall’interiorità. Tuttavia, si focalizza sul cogliere la melma della società per esprimerla e agire di conseguenza”. Il titolo stesso, un gioco linguistico che richiama il detto "non piangere sul latte versato", sottolinea l’urgenza di accettare il reale per trasformarlo in azione.
Con Specchi, invece, l’autrice ha scelto di sostenere una causa sociale importante: un terzo del ricavato del libro è destinato all’Associazione Donatori Midollo Osseo di Torino (ADMO). “Ancora oggi c’è molta confusione sul ruolo di questa associazione,” ha dichiarato Finocchiaro. “Donare costa poco per noi, ma può fare la differenza per chi attende disperatamente una compatibilità, che si verifica in appena 1 caso su 100.000”. L’appello dell’autrice è stato chiaro: “Informiamoci, sosteniamo attivamente questa causa e diamo speranza a chi aspetta una possibilità di salvezza”.
Nelle altre raccolte, Ramificare e Clic, la poetessa si è concentrata maggiormente sull’interiorità. In Ramificare, il tema centrale è l’amore, vissuto come un movimento costante tra radici e chioma, tra profondità e crescita: “Tendiamo a guardare verso l’alto, ma l’albero non potrebbe stare in piedi senza le sue radici. Cresciamo verso il basso tanto quanto verso l’alto, e questa dualità è fondamentale”, ha spiegato.
“Con Ramificare ho voluto raccontare come vivo l’amore quotidiano attraverso questi movimenti opposti ma complementari”.
Infine, Clic, la sua prima raccolta poetica, rappresenta una vera esplosione primordiale del suo animo. Il titolo stesso, un’onomatopea che richiama lo scatto di una luce che si accende, riflette l’inizio del suo percorso poetico:
“Per me, quel clic è stato l’accensione di una luce dentro di me. In queste poesie sono io al 100%, con tutte le gioie e le difficoltà vissute fino al 2020”. Con passione, Finocchiaro ha aggiunto: “Ho sempre percepito il reale in versi, anche quando lo esprimevo in prosa. Questo libro è stato un bisogno urgente di mettere tutto nero su bianco”.
L’incontro ha offerto ai presenti un’esperienza intensa e coinvolgente, mettendo in luce la profondità della poetica di Johanna Finocchiaro, capace di spaziare tra azione sociale e intima introspezione.
La moderatrice Paola Giordano insieme alla poetessa Johanna Finocchiato a Sparone
L'origine della passione
Johanna Finocchiaro è nata a Torino il 7 settembre del 1990. Fin dall'infanzia, si è trovata subito in armonia con quel modo enigmatico di esprimersi. Il suo primissimo incontro poetico è avvenuto dallo studio di un testo di Gianni Rodari: “ La mia passione è nata sin da bambina alle scuole elementari, principalmente, nel momento in cui mi è capitato tra le mani un testo di Rodari da studiare, e mi sono resa conto di quanto la poesia abbia questo modo di esprimersi un po' nascosto, fatato e magico con questa aurea di mistero era affascinante “ - ricorda Finocchiaro, incuriosita fin da subito delle sue potenzialità- “ Mi chiedevo quante cose si potessero nascondere dietro le parole o rivelare perchè la poesia può sia nascondere che rivelare “.
L'effetto di Rodari è stato travolgente all'interno del suo modo di approcciarsi alla realtà. La sua espressione è diventata un punto di approdo di cui si augura che anche altre piccole anime possano interessarsi: “ Rodari è un grandissimo della nostra tradizione poetica italiana che, se venisse solo letto di più sin dalla tenera età, visto la sua grande sensibilità di esprimersi per l'infanzia, saprebbe ancora incentivare le anime più piccole alla poesia “.
Dal 2020 fino ad oggi, la poetica di Finocchiaro si è sempre più diretta alla praticità della sua estetica : “ Preferirei che la poesia agisse, in qualche modo, nella mente delle persone come una miccia che li spinga a riflettere, spostando quello stesso componimento poetico da mero oggetto artistico all'obiettivo dell'arte, per portare utilità nella vita di tutti i giorni “- sostiene la Poetessa, sottolineando anche la difficoltà di appassionarsi ad una scrittura in versi - “ Purtroppo il nostro stesso programma ministeriale scolastico non permette ai giovani di appassionarsi tanto alla poesia. È percepita ancora come quel dialogo troppo complesso rispetto alla prosa, ma questa forma espressiva meriterebbe più tempo e spazio per colmare ancora nel profondo la propria espressività. Ti chiede sicuramente più presenza rispetto a questi tempi frenetici di apparenza, ma risulta ancor più in sintonia con i cambiamenti sociali per chi sa ascoltare “.
Inoltre, la stessa autrice insegna lingue straniere, e risulta impegnata anche nel campo autoriale e giornalistico. Gestisce, infatti, alcuni canali culturali: uno spazio interviste sul blog Condividendo Poesia e una rubrica mensile sul web magazine Torino Oggi. Riceve costantemente importanti riconoscimenti nazionali, tra cui l’inserimento come poeta accreditata su Wikipoesia. È membro dell'Associazione Culturale Poesie Metropolitane.
Oltre tutto questo,si diletta, per di più, nel canto: fa parte della Corale di Bairo e della cover band canavesana Jam Tonic. Infine, da appassionata amante della Natura, è socia della LAV ( Lega Antivivisezione).
In conclusione, attraverso il percorso poetico ben analizzato dalla moderatrice Giordano, il valore stesso delle parole risulta al centro di ogni nostro modo di vedere il reale. Non si può fare a meno di connettere fatti in modo narrativo: “ Le parole sono importantissime perché, al momento giusto,ben calibrate, pensate, parole empatiche che non vogliono semplicemente fare effetto, ma ti raccontano cosa veramente bisogna fare; in qualche modo ti mettono davanti la realtà “ - evidenzia Johanna Finocchiaro, avvisando i presenti su come reagire al sensazionalismo della nostra epoca - “ Dobbiamo saper andare oltre quel continuo rumore di parole che può quasi togliere il valore stesso dell'azione, abituandoci ad un continuo flusso di suoni senza un concetto reale. Sono più che sicura di quanto qualche parola riuscirà a posarsi nel modo giusto e starà a noi, nel nostro quotidiano, saperla valorizzare nel modo corretto e parlarne in maniera attiva “.
La pagina Facebook di Johanna Finocchiaro con i quattro componimenti poetici
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