AGGIORNAMENTI
Cerca
San Giorgio Canavese
16 Novembre 2024 - 17:30
Al taglio del nastro, anche il Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto
San Giorgio Canavese ha scritto un nuovo capitolo nella sua storia energetica. Al taglio del nastro del parco fotovoltaico di Cava Toppetti anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin accanto al sindaco Marco Baudino e l’amministratore delegato di CVA EOS Spa, Giuseppe Argirò.
All'inaugurazione ha preso parte anche il Vescovo della Diocesi di Ivrea, Monsignor Edoardo Cerrato.
Una giornata che rappresenta un successo per la transizione energetica italiana, ma che non manca di suscitare riflessioni critiche.
Il parco, realizzato su 13 dei 16 ettari dell’ex cava di argilla, è un esempio di riqualificazione territoriale e di utilizzo di suolo non produttivo. Con una potenza di 11 MWp, è in grado di produrre oltre 18.682 MWh all’anno, soddisfacendo il fabbisogno energetico di oltre 5.000 famiglie. Un progetto da 10 milioni di euro che si inserisce nella strategia dell'azienda valdostana CVA Spa, leader italiano delle energie rinnovabili, e si affianca a impianti già attivi in Alessandria, Valenza e La Tour.
Il sindaco Marco Baudino ha definito il progetto "un’importante riqualificazione ambientale", sottolineando la collaborazione con paesaggisti e agronomi per preservare l’ecosistema locale e favorire la biodiversità. Il Comune, partner dell’iniziativa, beneficerà di un contributo di 50.000 euro per l’efficientamento energetico del bocciodromo e di ulteriori 5.000 euro annui per iniziative sul territorio.
L’idea del parco fotovoltaico risale all’amministrazione dell’ex sindaco Andrea Zanusso, che aveva avviato il progetto durante il suo mandato. "Abbiamo sempre creduto in questa iniziativa", dichiarava Zanusso, sottolineando come questo polo energetico sia solo il primo passo di un disegno più ampio. La prospettiva è di trasformare San Giorgio in un hub strategico per la produzione di energia rinnovabile: "L'intenzione è quella di incentivare la realizzazione di un grosso polo per dire che qui si crea una quantità importante di energie rinnovabili" spiegava Zanusso.
L'ex sindaco Andrea Zanusso
Il diritto di superficie, pari a 10.000 euro l’anno, e le entrate IMU garantiscono ricadute economiche positive per il Comune, oltre a segnare un cambio di paradigma nel riutilizzo del territorio.
La transizione energetica rappresenta una delle sfide più complesse del nostro tempo. Progetti come quello di San Giorgio Canavese sono fondamentali per ridurre la dipendenza da combustibili fossili e raggiungere gli obiettivi climatici europei. Tuttavia, affinché il modello sia realmente sostenibile, è necessario un equilibrio tra innovazione, impatto sociale e trasparenza.
"L’ex cava rinasce come fonte di energia per oltre 5.700 famiglie rispettando il territorio e portando innovazione. Recuperare spazi come questo significa ridurre il consumo di suolo e generare nuove opportunità economiche e ambientali per le comunità locali", ha affermato il ministro Pichetto Fratin. Eppure, la sostenibilità non si misura solo in megawatt prodotti, ma anche nella capacità di un territorio di integrare simili operazioni senza perdere la propria identità.
Il ministro Gilberto Picxhetto Fratin
Pichetto ha aggiunto anche: "L'impianto fotovoltaico nella Cava Toppetti è un esempio concreto di come la transizione energetica possa riqualificare il territorio e produrre energia pulita".
Visualizza questo post su Instagram
Nonostante l’entusiasmo, il progetto solleva interrogativi su alcune questioni critiche:
San Giorgio Canavese si candida a essere un esempio virtuoso per l’Italia. Ma il successo di questo progetto dipenderà dalla capacità dell’amministrazione di coinvolgere la comunità, di monitorare l’effettivo impatto ambientale e di assicurare che i benefici siano distribuiti equamente. Solo così l’ambizione di trasformare un’ex cava in una risorsa per il futuro potrà essere pienamente realizzata.
A realizzare il super parco fotovoltaico è stata la Cva Spa, l'ente energetico della Valle d'Aosta, una delle più importanti realtà italiane nel settore della green energy, "l’unico produttore integrato che opera esclusivamente su sole fonti rinnovabili: acqua, vento e sole" come si legge sul loro profilo aziendale. Le radici sono in Valle d’Aosta, ma la Cva opera in tutta l’Italia.
Sono già tre gli impianti fotovoltaici a terra realizzati dalla Cva e si trovano ad Alessandria, a Valenza e a La Tour. Questi impianti sono ad oggi in grado di produrre energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno di oltre 5.000 famiglie. La produzione annua complessiva è di circa 16 milioni di kWh di energia fotovoltaica.
L'impianto di San Giorgio, con i suoi 13 ettari, rappresenta la sfida più importante.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.