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Rivarolo

In Canavese un nuovo centro commerciale sulle ceneri di una fabbrica

L'area storica dell'ex Salp, dove venivano lavorate le pelli, verrà ridisegnata cambiando il volto del paese

Rivoluzione Urbana a Rivarolo Canavese: Il Futuro dell'Ex Salp Prende Forma

Rivarolo Canavese si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia: la storica area industriale della Salp, abbandonata da ormai trent’anni, sarà riqualificata e trasformata in un moderno centro commerciale. Una rinascita che, pur segnando una svolta positiva per l’estetica e la fruibilità dell'area, solleva interrogativi sull’incapacità del settore industriale italiano di riprendere vigore, sostituito invece da uno scenario economico dominato dai centri commerciali, un fenomeno ormai comune alle aree industriali dismesse.

Dopo anni di discussioni e pianificazioni, il piano esecutivo è stato approvato dal Comune e il progetto, depositato per la consultazione pubblica, è ora pronto a prendere vita. In Corso Torino, al posto delle rovine industriali, sorgeranno spazi per negozi, attività terziarie e un parco urbano, in un mix di funzioni che punta a rivitalizzare la zona, pur trasformando in modo radicale la sua identità produttiva.

La storia della Salp: un simbolo d’industrializzazione scomparso

L’ex area Salp è una testimonianza dell’evoluzione industriale locale. La sua storia inizia alla fine dell’Ottocento, quando ospitava una conceria sotto la gestione della famiglia Cuccodoro, che trasformò l’attività nella Società Anonima Lavorazione Pelli. Questo stabilimento, che per decenni fu la linfa economica di circa 400 famiglie locali, sostenne la comunità fino agli anni ’80. In seguito, l’area venne convertita per la produzione di vernici fino alla chiusura definitiva nel 1995. A quasi trent’anni di distanza, questa zona che fu centro di innovazione e lavoro, sarà completamente riqualificata, ma non per tornare a essere motore di produzione: al suo posto, nascerà un centro commerciale.

Il progetto di riqualificazione: spazi commerciali e infrastrutture per una nuova era

Il progetto si articola in due blocchi principali. Il primo, un edificio commerciale di 3.595 metri quadrati con parcheggi pubblici e privati, sarà affiancato da un secondo blocco dedicato ad attività commerciali e terziarie, esteso su 3.790 metri quadrati. Entrambi saranno supportati da una rete di parcheggi e da una nuova viabilità, che prevede la costruzione di una rotatoria e una corsia di decelerazione per facilitare l’accesso al centro.

Un aspetto degno di nota è il recupero di elementi storici: la facciata vincolata e il portale d’ingresso della Salp saranno restaurati, preservando parte dell’identità dell’area. Inoltre, il nuovo spazio commerciale accoglierà attraversamenti pedonali su Via Torino, ripristinando la viabilità a due corsie e rimuovendo la corsia di accumulo per l’accesso al McDonald's. L’installazione di elementi di memoria storica, come la scalinata ovale e la scritta “Salp” in caratteri d’epoca, manterrà viva la storia del luogo.

Un parco urbano di 3.410 metri quadrati: un respiro verde per la comunità

A complemento delle aree commerciali, il progetto prevede la creazione di un parco urbano di 3.410 metri quadrati, pensato per offrire ai cittadini un luogo di svago e relax. Questo spazio verde non solo arricchirà l’offerta di servizi nella zona, ma promette di migliorare la qualità della vita in un’area che, con l’aumento della fruibilità e dell’attrattiva commerciale, si candida a diventare un punto di riferimento per la comunità.

Investimento e prospettive: un futuro sostenibile o un’occasione mancata?

L’importo totale delle opere di urbanizzazione è di circa 2.318.353 euro, una cifra significativa che sarà compensata dagli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per un valore di circa 682.283,50 euro. Questo investimento, pur rappresentando una ventata di novità per il tessuto urbano, segna anche la resa di fronte al declino del settore industriale, sostituito da un modello di sviluppo orientato al commercio e ai servizi.

L’ex area Salp diventerà dunque un emblema di come le aree industriali dismesse possano trasformarsi in spazi commerciali capaci di attrarre visitatori e di generare indotto. Tuttavia, non si può ignorare la nostalgia di un’epoca in cui l’industria rappresentava la forza propulsiva dell’economia locale.

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