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Feletto

L'amianto frena i lavori: tra bonifiche e progetti futuri ripartono i lavori all'ex Asilo

L'ex asilo Fascio si rinnova: bonifica dell'amianto e nuovi spazi per associazioni e cultura

L'ex Asilo Fascio

L'ex Asilo Fascio

Nel cuore di Feletto, un piccolo comune che si distingue per la sua storia e il suo impegno verso il futuro, i lavori di ristrutturazione dell'ex asilo "Fascio" sono ripresi con rinnovato vigore. Questo edificio, che già ospita il Museo dell'Oro nell'ala ristrutturata, è al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione che promette di trasformarlo in un fulcro di attività sociali e culturali.

UN PROGETTO DI RINNOVAMENTO E SICUREZZA
La ripresa dei lavori all'ex asilo "Fascio" non è solo una questione di restauro estetico, ma anche di sicurezza. La scoperta di amianto nel mastice degli infissi ha imposto una pausa nei lavori, ma ora la bonifica è pronta a partire. Sarà la ditta Bonifiche San Martina a occuparsi della rimozione dell'amianto, un passo fondamentale per garantire la sicurezza degli ambienti e delle persone che li frequenteranno. Il sindaco di Feletto, Maria Cristina Ferrero, ha sottolineato l'importanza di rispettare le tempistiche: «Le tempistiche sono state rispettate. I lavori si sono rallentati perché è stato rivenuto dell'amianto nel mastice negli infissi. Si è comunicato la situazione alla Città Metropolitana». Un impegno che si inserisce nel più ampio contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie al quale il comune ha ottenuto un contributo di 900.000 euro, parte di un progetto complessivo da 1 milione e 200 mila euro.

La sindaca Maria Cristina Ferrero



UN FUTURO DI CULTURA E SOCIALITÀ
Ma qual è il destino di questo storico edificio una volta completati i lavori? L'ex asilo "Fascio" è destinato a diventare un punto di riferimento per le associazioni locali e per la comunità. «I 900.000 euro sono stati dati per la ristrutturazione di un teatro e, nel contempo, riusciamo a ristrutturare anche due grandi sale destinate alle attività sociali», ha spiegato il sindaco Ferrero. Un progetto che non solo preserva la memoria storica del luogo, ma lo proietta verso un futuro di inclusione e partecipazione. Il Museo dell'Oro, già ospitato nell'ala ristrutturata, continuerà a essere un elemento centrale, senza interferire con i lavori in corso. «Dopo il 2026, anno cui è necessario terminare, valuteremo come riorganizzare gli spazi. Si ragionerà anche in base alle richieste delle associazioni del paese», ha aggiunto Ferrero, lasciando aperte le porte a nuove idee e proposte.

OLTRE L'ASILO: LA CURA DEL PATRIMONIO STORICO
L'attenzione dell'amministrazione comunale non si limita all'ex asilo. Anche il torrione, una torre civica medievale ben conservata, è al centro di un piano di interventi. «Intendiamo rimettere a posto anche quel fabbricato storico e, infatti, stiamo prestando attenzione a tutti i bandi europei che stanno uscendo», ha concluso il sindaco Ferrero. Un impegno che dimostra come la cura del patrimonio storico e culturale sia una priorità per Feletto, un comune che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. In un'epoca in cui la rigenerazione urbana è spesso sinonimo di modernizzazione, Feletto sceglie di valorizzare il proprio passato, trasformandolo in una risorsa per il futuro. Un esempio di come la storia e la modernità possano convivere, creando spazi che non solo raccontano il passato, ma che sono pronti a scrivere nuove storie.

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