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Tesoro medievale ritrovato: una pergamena rubata nel '73 torna a casa

Dopo mezzo secolo e un’indagine internazionale, il prezioso documento medievale rientra nel patrimonio italiano

Tesoro medievale ritrovato: una pergamena rubata nel '73 torna a casa

È una storia di investigazione, diplomazia e cooperazione internazionale quella che ha permesso di riportare in Italia una preziosa pergamena risalente al 1153, sottratta dagli Archivi di Cherasco oltre 50 anni fa.

Il 9 novembre 2024, alle ore 17:00, la pergamena è stata ufficialmente restituita nella sede del Salone Consiliare della città di Cherasco, un evento significativo per la tutela del patrimonio culturale italiano, celebrato dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) con la Medaglia d'Argento al Valor Civile.

Un’operazione complessa e coordinata

Le indagini, che hanno portato al recupero del prezioso documento, sono state condotte dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino e coordinate dalla Procura della Repubblica di Asti. Tutto ha avuto origine dalla segnalazione di alcuni dipendenti degli archivi e dei musei di Cherasco, che hanno identificato una pergamena, di apparente provenienza locale, pubblicata per la vendita su un noto sito di una casa d’aste estera.

Gli elementi sospetti hanno fatto scattare l’attenzione delle autorità e sono emersi grazie a dettagli particolari e sottili. Alcune anomalie grafiche, tra cui una data errata e un numero di catalogazione riferibile a una classificazione antica, sono risultate decisive per stabilire che si trattava proprio del documento rubato a Cherasco nel lontano 1973.

Diplomazia e collaborazione internazionale

Dopo la segnalazione, il Comando TPC di Torino ha attivato una serie di operazioni parallele a livello investigativo e diplomatico, coinvolgendo la magistratura italiana e le autorità internazionali. In stretta collaborazione con i canali di cooperazione internazionale, i Carabinieri sono riusciti a dialogare con la casa d'aste e il venditore privato, arrivando a una soluzione extragiudiziale che ha permesso la restituzione della pergamena all’Italia.

L'accordo raggiunto ha fatto leva sulle norme previste dalla Convenzione UNESCO del 1970, che regolamenta le misure per prevenire l’importazione, esportazione e trasferimento illecito di beni culturali. Grazie a queste disposizioni, la pergamena è tornata a far parte del patrimonio culturale italiano, proteggendo un pezzo di storia che rischiava di andare perduto per sempre.

Un simbolo di impegno per la tutela del patrimonio culturale

Il recupero della pergamena rappresenta non solo una vittoria contro il traffico illecito di opere d'arte, ma anche un importante segnale per la comunità di Cherasco e per l’intero paese. La cerimonia di riconsegna è stata una celebrazione del lavoro costante del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che ogni anno si impegna nella lotta contro la sottrazione e la dispersione di beni culturali italiani nel mondo.

Il segretario del Comune di Cherasco, insieme ai rappresentanti del Nucleo TPC, ha sottolineato l’importanza della restituzione, affermando che questo è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni e la tenacia delle forze dell'ordine possano restituire al pubblico beni di inestimabile valore storico.

Le prospettive per la salvaguardia del patrimonio

L'operazione, coordinata con grande attenzione, ha messo in luce l'importanza della prevenzione e del monitoraggio continuo per contrastare il traffico internazionale di opere d’arte. Il ritorno della pergamena del XII secolo è un simbolo concreto della difesa dell'identità culturale e storica del paese, che continua a ispirare un impegno collettivo per la protezione delle testimonianze storiche.

Con il caso della pergamena di Cherasco, il Comando Tutela Patrimonio Culturale ribadisce il suo ruolo fondamentale nel panorama della protezione dei beni culturali, auspicando che tale recupero rappresenti solo una delle tante vittorie in una battaglia che, nonostante i progressi, è ancora lunga.

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