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Rivara
04 Novembre 2024 - 12:10
Sfondano la parete del muro del bagno dei dipendenti per entrare nel supermercato.
E' successo questa notte a Rivara. Il supermercato Borello di via Busano 21, parte della catena fondata dall’imprenditore Fiorenzo Borello, è stato teatro di un rocambolesco tentativo di furto.
L’assalto al punto vendita aperto il 20 maggio 2021 e con una superficie di 700 mq, è avvenuto con una precisione allarmante. I ladri sono penetrati nella struttura passando passando dalla zona della caldaia, un vano non protetto da allarme, e confinante con i bagni dei dipendenti. Con audacia e rapidità, hanno sfondato un muro, creando un varco per entrare direttamente nel negozio. Una volta all’interno, hanno distrutto tutti i sensori antifurto. Poi, indisturbati, si sono messi in azione.
Il buco aperto dai ladri per entrare nel supermercato di via Busano 21 a Rivara
«L’allarme ha suonato solo per quattro minuti», ha riferito Luca Saggiorato, braccio destro di Borello. I ladri sono riusciti a portare via due cassaforti situate sotto le casse, ma la loro sorpresa è stata amara: entrambe erano vuote. «Le svuotiamo ogni sera e le lasciamo aperte proprio per scoraggiare eventuali malviventi», ha spiegato Saggiorato, lasciando intendere che la prontezza dell’azienda ha evitato una perdita più grave. Eppure i ladri si sono rimboccati le maniche e hanno sradicato le due casseforti vuote portandole via.
Il danno, non si limita al furto fallito. Le strutture interne hanno subito danni significativi e l’intero impianto d’allarme dovrà essere ripristinato. Fiorenzo Borello, 71 anni, ha espresso la sua amarezza e preoccupazione: «Ormai è chiaro. C'è qualcuno che ce l'ha con noi. Questo è il sesto assalto ad uno dei miei punti vendita in appena due settimane. E poi non sfugge che qui a Rivara i ladri, sapevano muoversi molto bene. Agivano con consapevolezza».
Fiorenzo Borello, 71 anni, titolare dell'omonima catena di supermercati che conta oggi 52 punti vendita
Questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di colpi che hanno colpito i 52 punti vendita della catena Borello, distribuiti tra Torino, la cintura e il Canavese. Borello, che è anche assessore al Bilancio nel comune di Castiglione Torinese, racconta la crescente pressione subita: «Mi sento preso di mira: prima c'è stato un furto in corso Moncalieri a Torino, poi in corso Racconigi e in via Pilo: tre negozi in 15 giorni. Poi è stata presa di mira la sede amministrativa di Castiglione, poi casa mia, poi Rivara, tutto in due settimane e mezzo».
Mentre alcuni tentativi si sono conclusi con perdite significative, come in corso Racconigi e via Pilo, dove i ladri hanno sottratto ingenti somme di denaro, altri furti, come quello in corso Moncalieri, sono stati disturbati dalle forze dell’ordine, lasciando dietro di sé solo danni e devastazione.
La Notte di Castiglione: Una Turbolenza Senza Fine
La tensione ha raggiunto il culmine con gli eventi accaduti nella sede amministrativa della catena, situata alla Piana di Castiglione. Erano le 23:03 quando Borello è stato svegliato bruscamente dall'allarme: i ladri stavano tentando di forzare l’ingresso principale. «Devo dire che per fortuna si è risolto tutto solo con i danni subiti alla porta d’ingresso della sede amministrativa, che hanno buttato giù», ha raccontato Borello. L’intervento tempestivo dei Carabinieri e della pattuglia di Sicuritalia ha impedito ulteriori danni, costringendo i malintenzionati a fuggire.
Ma la notte non era ancora finita. Poco dopo le 3 del mattino, un altro tentativo ha scosso l’abitazione privata di Borello. Anche in questo caso, l’allarme ha funzionato alla perfezione, costringendo i ladri a ritirarsi senza ulteriori conseguenze. «Oggi occorre fare sempre più attenzione, perché sono situazioni assolutamente sgradevoli da vivere», ha dichiarato l’imprenditore, sottolineando la necessità di misure di sicurezza sempre più rigorose.
La serie di furti e tentativi ha messo in evidenza l’urgenza di potenziare i sistemi di protezione e la sorveglianza. Borello, uomo abituato a superare le difficoltà, si trova ora a fronteggiare una minaccia che colpisce non solo le sue attività economiche ma anche la sua serenità personale.
I DANNI A CASTIGLIONE
LA STORIA DI FIORENZO BORELLO
E’ un miracolo italiano quello di Fiorenzo Borello, 71 anni, imprenditore partito da Castiglione Torinese cinquantadue anni fa e arrivato a costruire una realtà forte e solida nel settore della distribuzione alimentare. Un fiore all’occhiello, per il Piemonte ma non solo.
Oltre settecento dipendenti sono numeri da capogiro per chi è partito dal nulla.
“Avevo quindici anni e mezzo quando ho iniziato a fare il macellaio, erano altri tempi”.
A Fiorenzo Borello s’illuminano gli occhi nel ricordare gli inizi.
“Il segreto di tutto, se esiste un segreto, è stata la mia famiglia: eravamo tutti insieme, io e i miei fratelli. Il primo negozio a Rivodora, io ero nella macelleria…”.
Sorride e quasi si commuove, seduto nel retro del suo 52esimo punto vendita del torinese aperto a Chivasso, in piazza d’Armi 7, solo la scorsa settimana.
L'inaugurazione di Chivasso con le autorità locali
“Arrivavo dalla campagna, ho usato le mance che mi davano quando servivo al ristorante per tirare su il primo negozio. Le materie prime non costavano come oggi, era tutto diverso”.
Tutto diverso. Tranne la sua visione: chiara nel 1972 come nel 2023.
"Dal 1996 ho trovato i partner giusti e da lì abbiamo iniziato ad aprire un punto vendita dietro l’altro. Quando si trova la squadra giusta, quando si ha a che fare con le persone giuste, tutto viene naturale... Ho sempre vissuto il lavoro con passione, impegnandomi al massimo fin da giovane. Ci vuole passione, ma anche un po' di coraggio e follia. E’ quello che cerco di trasmettere ai miei ragazzi e a chi inizia un percorso professionale con me”, raccontava Borello al nostro giornale in un'intervista di qualche tempo fa.
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