Cerca

A volte ritornano

Rieccoli: Pedrale e Masoero tentano di rientrare dalla finestra

Si sono candidati per esser nominati nei consigli d'amministrazione degli enti partecipati dalla Regione

Rieccoli: Pedrale e Masoero tentano di rientrare dalla finestra

Luca Pedrale (Forza Italia) e Renzo Masoero (Fratelli d'italia)

VERCELLI. Il potere, come certi stupefacenti, dà assuefazione: una volta che lo si è provato è difficile starne lontano. Ne sono testimonianza vivente due ex-potenti del Vercellese, che avendolo perduto a causa di disavventure giudiziarie, dopo alcuni anni si ripropongono per qualche poltrona: incarichi di sottogoverno, non prestigiosi e remunerativi come quelli a cui erano abituati, ma sempre meglio che stare a casa.
Il presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, che ha iniziato quest'estate il suo secondo mandato, sta per nominare 168 persone in enti “partecipati” dalla Regione stessa: si va dal Diritto allo studio alle Pari opporunità tra uomo e donna, dalle Agenzie territoriali per la casa alle Servitù militari, dal Csi all'Ires. Consigli d'amministrazione per i quali, a seconda dei ruoli, sono previsti emolumenti o “gettoni di presenza”.
La Commissione consultiva per le nomine del Consiglio regionale nelle scorse settimane ha ricevuto le candidature: 1214 per 168 incarichi. Ma attenzione: i candidati sono molti meno di 1214, perché alcuni si sono proposti per più enti. Fra i candidati – poveretti, come s'offrono – ci sono anche alcuni nomi noti alla politica locale e regionale, fra i quali molti trombati alle recenti consultazioni elettorali e alcuni vercellesi da tempo esclusi dalla spartingaia ma che in questo modo, confidando nel fatto che il presidente della Regione è di centrodestra come loro, sperano di rientrare nel “giro”.

Uno di questi è Luca Pedrale, crescentinese, 62 anni, il cui cursus honorum era iniziato da vicesindaco democristiano di Crescentino dal 1987 al 1990, per poi diventare consigliere provinciale e quindi, passato in Forza Italia, regionale (era capogruppo del Pdl quand'è scoppiato lo scandalo dei rimborsi indebitamente percepiti dai consiglieri). Negli ultimi anni era stato messo da parte, cercando più volte di riemergere: nel 2019 aveva fatto il diavolo a quattro, commissionando e diffondendo sondaggi, per farsi candidare sindaco dal centrodestra a Vercelli; non essendoci riuscito, aveva chiesto l'iscrizione a Fratelli d'Italia, ma era stato rimbalzato: «Non intendiamo diventare una discarica della vecchia politica», aveva dichiarato l'allora segretario provinciale del partito Emanuele Pozzolo. Nel 2021 si è fatto nominare coordinatore provinciale dell'Udc: altra esperienza durata poco, perché nel 2022 ha parlato con Clemente Mastella e si è fatto nominare presidente regionale di “Noi di centro”. Nel 2024 è tornato all'ovile: candidato da Forza Italia alle regionali nel collegio vercellese, in tutta la provincia ha raccattato poco più di cinquecento preferenze: trombato. Ora ha inviato in Regione la propria candidatura per farsi nominare in qualche ente. Non ha mandato una domanda sola, ne ha mandate sei, sperando che qui o là un posto per lui ci sia. Dunque: Pedrale chiede di essere nominato in uno dei tre consigli d'amministrazione delle Agenzie Territoriali per la Casa (Piemonte Nord, Piemonte Centrale, Piemonte Sud. van bene tutte), oppure in quello dell'Ente per il diritto allo studio universitario, o in quello dell'Ires (Istituto per le ricerche economiche e sociali), oppure ancora in quello dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale interregionale. Evidentemente è un uomo dalle competenze universali, dalle case popolari alle patologie degli animali, e con generosità e spirito di servizio le mette a disposizione della collettività.

Un altro aspirante consigliere d'amministrazione in qualche ente partecipato dalla Regione è Renzo Masoero di Livorno Ferraris, 60 anni, già sindaco del suo paese e presidente della Provincia di Vercelli (Alleanza Nazionale) fino al 2010, quando è stato arrestato per concussione in flagranza di reato e, dopo un periodo ai domiciliari, ha poi patteggiato una condanna a 24 mesi di reclusione con la condizionale. Rientrato al suo posto di ragioniere nella pubblica amministrazione (prima nel Torinese, poi al Comune di Ronsecco dov'è sindaco il suo compagno di partito – Fratelli d'Italia – e suo successore alla presidenza della Provincia Davide Gilardino, poi a Livorno Ferraris con puntatine a Saluggia), ora Masoero ha inviato in Regione la candidatura per entrare nei cda di una delle tre Atc, dell'Edisu e dell'Ires (esattamente come Pedrale) ma anche in quello del Csi, Consorzio per il Sistema Informativo della Regione. Altro multiforme genio leonardesco, insomma, competente in tutti i campi oltre che modello di specchiata virtù.

Le nomine spettano a Cirio, che in queste ore sta trattando con i rappresentanti dei partiti che lo sostengono, per “bilanciare” e cercare di non scontentare nessuno. Pedrale e Masoero, che in Regione conservano antiche amicizie, sperano che qui o là una cadrega per loro salti fuori. E noi dal Vercellese, provincia che sforna questi campioni, attendiamo trepidanti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori