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01 Novembre 2024 - 15:51
Tumori e salute pubblica: la sfida di Torrazza Piemonte e dei comuni limitrofi
Nel dicembre 2017, i comuni piemontesi di Verolengo, Torrazza Piemonte e Rondissone si unirono per un ambizioso studio epidemiologico volto a indagare la presenza e l’incidenza dei tumori nelle loro comunità. Il progetto, promosso dall’Osservatorio Socio Ambientale Trinese sotto la guida di Christian Salerno, nasceva come una risposta alle crescenti preoccupazioni ambientali e sanitarie sollevate dalla popolazione locale, che vedeva nei tassi di mortalità per tumori un campanello d’allarme per la salute pubblica.
Tuttavia, mentre Torrazza Piemonte ha proseguito con lo studio, Verolengo e Rondissone hanno scelto di interrompere il percorso, lasciando aperti molti interrogativi su un’iniziativa che avrebbe dovuto fornire risposte cruciali per i cittadini.
Lo studio epidemiologico avviato nel 2017 era visto come un primo passo verso una consapevolezza condivisa delle problematiche sanitarie che interessano queste aree, che negli ultimi anni sono state esposte a crescenti pressioni ambientali.
I risultati preliminari, già evidenziati da Christian Salerno nel 2018, avevano fatto emergere una situazione critica. La decisione di Verolengo e Rondissone di ritirarsi dal progetto, però, ha frenato il percorso di ricerca, rendendo impossibile ottenere un quadro epidemiologico completo per tutto il territorio.
Torrazza Piemonte, con il sindaco Massimo Rozzino riconfermato, è l’unico comune a proseguire l’indagine, mentre Verolengo e Rondissone, sotto le amministrazioni di Rosanna Giachello e Antonio Magnone, hanno optato per non continuare.
Il tema della salute pubblica è riemerso durante la campagna elettorale a Torrazza Piemonte, con Martina Gavazza, capogruppo di Futuratorrazza, che ha criticato l’inazione dell’amministrazione attuale. "Lo studio era stato promesso come una priorità," ha dichiarato Gavazza, aggiungendo: “Quando si intenderà cominciarlo realmente?”
La consigliera ha sottolineato come non ci sia alcuna previsione di spesa per il progetto nel bilancio 2025, evidenziando il rischio che tale priorità si riveli soltanto una dichiarazione pre-elettorale. "È una promessa mancata che non possiamo ignorare," commenta Gavazza, che insiste sull’importanza di mantenere gli impegni presi verso la comunità.
Studio sull'incidenza dei tumori
Secondo Gavazza, senza uno studio epidemiologico approfondito è impossibile ottenere un quadro chiaro della salute pubblica a Torrazza Piemonte. "Il benessere della comunità deve rimanere una priorità assoluta," afferma, richiamando l’attenzione sulle pressioni ambientali che storicamente hanno interessato l’area, tra cui emissioni e inquinamento che potrebbero contribuire all’elevato tasso di tumori riscontrato nelle prime fasi dello studio.
La mancanza di un’indagine completa lascia i cittadini senza risposte, impedendo di adottare misure di prevenzione basate su dati concreti e aggiornati.
La capogruppo di Futuratorrazza ha inoltre chiesto maggiore trasparenza e responsabilità all’amministrazione, esortando il sindaco e la giunta di Torrazza Piemonte a spiegare pubblicamente le ragioni per cui lo studio è stato avviato e poi sospeso. "Non possiamo permetterci che una questione così cruciale per la vita delle persone resti nell’ombra," ha affermato Gavazza, aggiungendo che è essenziale che i cittadini possano contare su un’amministrazione che metta la salute pubblica al primo posto.
La sua richiesta include l’avvio di tavoli di lavoro che coinvolgano tutti gli attori interessati, dalla sanità pubblica agli enti ambientali, fino ai rappresentanti delle comunità coinvolte.
Con ottobre, mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione, Gavazza e il gruppo Futuratorrazza sottolineano l’importanza di affrontare il tema della salute pubblica con serietà e determinazione. "La salute dei cittadini di oggi e di domani deve essere una priorità," conclude Gavazza, lanciando un appello affinché le promesse fatte non restino solo parole su carta.
La capogruppo ribadisce la necessità di avviare azioni concrete che vadano oltre le dichiarazioni, garantendo uno studio epidemiologico completo e fondi adeguati per portarlo a termine.
L’obiettivo, sottolinea Gavazza, non è solo scoprire le cause e le correlazioni dei casi di tumore, ma fornire alle future generazioni un ambiente più sano e sicuro. "Questa non è solo una questione di salute," conclude, "ma una questione di giustizia e responsabilità verso chi abita e vivrà su questo territorio."
La richiesta è quindi quella di non lasciar cadere nel dimenticatoio un impegno preso nei confronti dei cittadini, che meritano risposte chiare e azioni concrete per la tutela della loro salute e del loro futuro.
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