Cerca

Lavoro

Leonardo offre 1.500 euro ai dipendenti per reclutare nuovi talenti

La strategia per attrarre personale specializzato, che incontra però le resistenze sindacali e accende il dibattito sulle relazioni industriali

Leonardo

Leonardo: 1.500 euro ai dipendenti per reclutare nuovi talenti

In un panorama lavorativo in continua evoluzione, dove le dinamiche di assunzione e licenziamento si intrecciano in modi inaspettati, la multinazionale italiana Leonardo ha deciso di adottare una strategia innovativa per attrarre nuovi talenti.

La società, attiva nel settore aerospaziale e della difesa, ha lanciato un'iniziativa che prevede un premio fino a 1.500 euro per i dipendenti che riescono a segnalare candidati idonei da assumere. Questa mossa, che potrebbe sembrare una ventata di freschezza nel tradizionale approccio alle risorse umane, ha però sollevato non poche polemiche, soprattutto tra le fila sindacali.

Il contesto in cui si inserisce l'iniziativa di Leonardo è quello di un mercato del lavoro piemontese in pieno fermento. Con un giro d'affari di circa 4 miliardi di euro e 14 mila addetti, il settore aerospaziale nella regione sta vivendo un periodo di grande espansione. L'ex Finmeccanica, oggi guidata da Roberto Cingolani, ha registrato nel primo semestre del 2024 una crescita dei ricavi del 15%, raggiungendo gli 8 miliardi di euro, con un EBITDA in aumento del 17% a 503 milioni di euro. Tuttavia, nonostante questi numeri positivi, la difficoltà nel trovare personale qualificato rimane un nodo cruciale.

Roberto Cingolani, ad Leonardo

Leonardo non è sola in questa sfida. Anche altre aziende del calibro di Thales faticano a reperire le figure professionali necessarie per sostenere lo sviluppo tecnologico e industriale. Tra le posizioni aperte nel gruppo Leonardo si trovano ruoli altamente specializzati come program controller, test engineering specialist, addetti al collaudo, CTO specialist, delivery system engineer e construct integration. La domanda di tecnici e impiegati è alta, ma l'offerta di candidati qualificati non sempre riesce a soddisfare le esigenze delle imprese.

La proposta di Leonardo ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte della FIOM CGIL. Ugo Bolognesi, rappresentante del sindacato a Torino, ha espresso preoccupazione per il metodo adottato dall'azienda, ritenendolo lontano dalla logica della trattativa sindacale. "Siamo contenti che il settore aerospace cresca e assuma operai e tecnici specializzati", ha dichiarato Bolognesi, "tuttavia non ci piace il metodo utilizzato perché instaura relazioni industriali lontane dalla logica della trattativa sindacale".

La strategia di Leonardo potrebbe rappresentare un nuovo paradigma nelle relazioni industriali, dove il coinvolgimento diretto dei dipendenti nel processo di reclutamento diventa un elemento chiave. Tuttavia, questo approccio solleva interrogativi sulla sostenibilità e sull'efficacia di tali pratiche nel lungo termine. È possibile che un incentivo economico possa realmente sostituire le tradizionali dinamiche di negoziazione tra azienda e sindacati? E quali potrebbero essere le implicazioni per il clima aziendale e la coesione tra i lavoratori?

In un periodo in cui molte aziende, come Stellantis, offrono incentivi per l'uscita volontaria dei dipendenti, la proposta di Leonardo appare come un'opportunità allettante. Essere pagati per contribuire all'assunzione di nuovi colleghi è un lusso che, soprattutto a Torino, nei giorni degli esodi incentivati, è difficile rifiutare. Tuttavia, resta da vedere se questa strategia riuscirà a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e se potrà essere replicata con successo in altri contesti aziendali.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori