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Pizza
28 Ottobre 2024 - 12:05
Torino potrebbe essere la prossima tappa della "rivoluzione gastronomica" firmata Flavio Briatore. E dove potrebbe mai approdare un locale che serve pizze da 17 euro (e anche più!) se non in Via Roma, l’indirizzo dello shopping di lusso nel cuore della città? Eh sì, perché se aprire un "Crazy Pizza" significa portare nel mondo la "vera essenza" della pizza – o almeno, quella che Briatore immagina – a Torino non si può certo scegliere un quartiere qualunque. E Via Roma sembra proprio perfetta per un locale che promette di abbinare impasti sottilissimi a DJ set e pizze lanciate in aria come frisbee da abili pizzaioli acrobatici.
Dopo aver conquistato il cuore (si fa per dire) di Napoli, l’imprenditore di Saluzzo sembra determinato a sbarcare sotto la Mole. E qui, i ben informati dicono che Torino potrebbe essere il prossimo passo di una strategia di espansione che ha già visto le sue pizzerie sbocciare un po’ ovunque. Briatore si è già lanciato nella Grande Mela, New York, aprendo un locale nella prestigiosa Soho, e non dimentichiamo Montecarlo, Forte dei Marmi e l’onnipresente Porto Cervo. Niente male per un concetto di pizza che molti continuano a definire con affetto "un cracker condita", a causa della sottigliezza dell'impasto.
Torino, quindi, si prepara a fare spazio a questo ennesimo capolavoro imprenditoriale, e c'è già chi immagina frotte di clienti impazziti per prenotare un tavolo (anzi, meglio farlo subito per non rischiare il sold out). A Napoli, Briatore è riuscito a fare il botto, ma non senza una generosa dose di polemiche. Gino Sorbillo, icona della pizza napoletana, ha commentato che Briatore vende uno "show" più che una pizza, mentre sui social non sono mancati i commenti taglienti che lo accusano di aver trasformato un piatto popolare in una trovata di marketing per milionari. Ma attenzione, non tutti sono critici: il locale è già sold out fino a ottobre, dimostrando che l'idea di una pizza da VIP, servita in un contesto da nightclub, ha il suo pubblico.
Eppure, nonostante le critiche – o forse proprio grazie ad esse – Briatore continua imperterrito a espandere il suo impero del lievito (o meglio, dell’impasto senza lievito), puntando su nuove aperture. Dopo il recente debutto a Belgrado, ci aspettiamo che Torino possa essere il prossimo gioiello nella corona del "Crazy Pizza". A Via Roma, tra boutique di lusso e vetrine scintillanti, il locale di Briatore potrebbe aggiungere quel tocco di glamour che, evidentemente, mancava nel capoluogo piemontese.
Naturalmente, le polemiche non mancheranno nemmeno qui. I torinesi, noti per la loro sobrietà e il rispetto delle tradizioni culinarie, accoglieranno con entusiasmo una pizza che costa quanto una cena per quattro in una pizzeria tradizionale? O vedranno in questo nuovo progetto solo un altro tentativo di trasformare un piatto simbolo della cucina italiana in un'esperienza esclusiva e fuori portata per i più?
Non resta che aspettare. Nel frattempo, se vi piace l'idea di mangiare una pizza con Pata Negra in un ambiente dove la musica vi farà dimenticare quanto avete speso, Crazy Pizza potrebbe fare al caso vostro. Torino è pronta?
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